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martedì 17 febbraio 2015

Rifugio Unerzio - Racconto - 26-27-28 dicembre 2014

VENERDI' 26/12/2014

L'indomani mattina della classica "maratona natalizia a tavola" in cui ci si abbuffa a dismisura tra mille portate a partire dai deliziosi antipasti per concludere con gli strabilianti dolci... Quale medicina migliore se non quella di trascorrere tre giorni in montagna a smaltire gli eccessi accumulati?? Sì perché Natale è così... Si sa l'ora in cui ci si siede ma non quella in cui ci si alza perché il menu proposto è un vero e proprio iter culinario articolato stile pergamena!! Sarebbe un vero peccato saltare solo una delle fantastiche fantasie preparate con tanta cura ed estro...
Ma ora... FERMI TUTTI!!! RIMANETE INCOLLATI QUI ALLO SCRITTO!!! "Ma perché??" vi starete domandando con un bel punto interrogativo stampato sulla fronte... Faccio un passo indietro come i gamberi e vi svelo l'idea dell'Unerzio. Durante un'uscita a dicembre ci troviamo per colazione all' "Orso Bianco" a Borgo San Dalmazzo. Mentre osservo pacchetti di biscotti e biscottini Forest mi chiama ed abbraccia Maura e me esclamando: "26,27 e 28!!". Ed io: "Già mi piace!! Dove andiamo di bello??". Il Grande Capo: "Tre giorni all'Unerzio!!". Ed io: "Considerami già iscritta!!". (Spiacenti... Nessun terno secco sulla ruota di Torino!!).
E così alle 8:30 primo ritrovo a Saluzzo per Monica & Beppe, Maura, Forest, Maicol, Maurizio & Margherita e la sottoscritta!! Meeting conclusivo odierno alle 8:50 al "Jack Bar" di Dronero insieme a Gian & Maria, Lu & Gimmy . All'interno del locale stiliamo la lista della spesa tenendo conto di alcune provviste portate da casa. Uscendo seguiamo il pifferaio magico Forest con l'elenco in pugno e restando sulla piazza varchiamo la soglia del Maxisconto riempiendo alla grande il carrello con bontà a non finire... Prima di ripartire acquistiamo sulla piazza una cassetta di clementine di ben kg. 11 (by Maria che è riuscita a strappare un prezzaccio!!). Lungo la strada ci fermiamo a San Damiano Macra a prendere il pane e la focaccia bianca al rosmarino per l'escursione in programma il giorno successivo. Poco più tardi raggiungiamo il Rifugio Unerzio e ci sistemiamo. Come formichine laboriose prepariamo tavola perché è giunta l'ora di pranzo. Attenzione, Attenzione!! Rullo di tamburi e squilli di trombe perché ora vado ad annunciarvi il delizioso pranzetto che ci siamo concessi dopo gli sforzi spesi durante il faticoso ed estenuante viaggio... (Macché!! Raggiunto il punto base comodamente in auto!! Ci siete cascati come pere cotte, non è vero??). Salatini misti portati da Lu (IPER BUONI!!). Cara Lu, non abbiamo sentito la mancanza di quelli con il wurstel perché quelli che hai preparato erano COME LE CILIEGE!! ANZI DI PIU'!! A seguire polenta a fette (by Monica & Beppe) con tanto di fonduta in superficie (CI TRATTIAMO BENE NOI!!). E per concludere un'insalata fantasiosa (by Maria) a base di arance naturali, finocchi, gherigli di noci e toma di capra. A dir poco LECCORNIOSA!!! Chissà se esiste questo aggettivo... Spero non ci sia nessun prof. di italiano altrimenti sono guai seri!! Facciamo così... Mi rimando da sola a settembre senza passare dal via!!
Per domani è prevista neve e così Beppe, Gian, Gimmy e Maicol decidono di portare i bolidi a Chialvetta a scopo precauzionale. Quale migliore occasione per fare quattro passi raggiungendoli a destinazione... E così, con cronometro alla mano, scattano i preparativi per la grande uscita con tanto di regolazione ARVA, sostituzione rondelle "termiche" (mi piace chiamarle così come gli pneumatici da neve...). Ragazzi, ho provato la sera prima senza risultato... GRAZIE FOREST!! Per il momento raggiungendo Chialvetta sono sufficienti i bastoncini anche se... abbiamo pattinato alla grande!! Per un soffio non abbiamo strappato l'oro a Carolina!! Nessun incerottato alla Gatto Silvestro!! Una volta tornati alla base, proseguiamo con le nostre fantastiche ciastre verso il Rifugio Vivière, che rivisitiamo con piacere, scoprendo che dallo scorso marzo è stato ampliato al suo interno. Un locale sempre delizioso ed accogliente. Il 2014 è stato l'anno del crodino + porto mentre quest'anno è stata la volta del punch al mandarino. (Per me un bel the verde senza limone... Anche quest'anno vi è andata male!!). Tra una chiacchiera di qui ed una risata di là è ora di tornare al Rifugio ed una volta rincasati prepariamo cena con fusilli al sugo (arrabbiata ed olive) e spinaci. Come frutta... CLEMENTINE!!! Al tatto vitamina C in cubetti per Maura e me... Grazie 1000 + 1000 Beppe che le hai scaldate nella stufa per noi!!! Dopo aver riordinato cominciamo ad avvertire in parte la stanchezza della giornata ma solo temporaneamente perché... l'esperienza della fontana come preparazione in vista della notte ci desta prontamente e torniamo ad essere pimpanti come non mai... SUPER MEGA BRRRR!!! La notte è ancora giovane e parte in quinta un dibattito alquanto "animato" tra Maria e Maurizio. Tema della disputa tirato in ballo da Margherita... LA LAVASTOVIGLIE!!! Favorevoli Marghe e Maria, contrario Mauri, il quale: "Ma quando hai un piatto, un bicchiere e due posate ma cosa te ne fai??". La discussione si quieta perché altre persone prossime all'arrivo e soprattutto ignare di cosa attenderà loro verranno interrogate sulla questione in corso e così andiamo a nanna.
Nell'oscurità della camerata sono illuminata a giorno da due belle luci (una rossa ed una verde) e candidamente domando: "Chi spegne il semaforo??": E Forest a velocità supersonica: "Guarda che quello è il riscaldamento!!". Ed io: "Ok scherzavo, mi giro dall'altra parte!!".
Di lì a breve entriamo nel mondo dei sogni confidando al risveglio in una nevicata copiosa... "E sognerò di te..." by "Buonanotte giorno"...

SABATO 27/12/2014

All'alba delle 6:30 quando siamo ancora tra le braccia di Morfeo ci destiamo dolcemente con la sveglia del cellulare di Monica. Si tratta della canzone "Come un pittore" dei Modà. Visto?? Quest'anno sono più preparata. La bellezza di quasi 365 giorni di studi certosini ed approfondimenti serali spesi in biblioteca!!! "Ciao semplicemente ciao... rosso come le cose che mi fai provare...". (IPER ROMANTICA!!!). Nonostante la sveglia è ancora presto per alzarsi e riprendiamo i nostri sogni lì dove li abbiamo lasciati... Alle 8:30 scatta "l'ora x" con sveglia ufficiale a tutti gli effetti... Armati di spazzolino pronto all'uso con dentifricio incorporato da un lato ed asciugamano dall'altro ci dirigiamo come tanti Speedy Gonzales (ANDALE ANDALE ARRIBA ARRIBA) verso la nostra "amatissima" fontana, non prima di aver accolto con gioia l'arrivo di Lorena & Ivo. Quando si dice che i sogni diventano realtà... Nulla di più vero!! Uscendo tantissimissimi fiocchetti di neve volteggiano sinuosi nell'aere... SUPER NEVICAAA!!!
Mega colazione energetica e pronti più che mai ad affrontare la tormenta che man mano aumenta. La rotta prevista per oggi è il ricovero Escalon. Breve tappa nei pressi del Rifugio Vivière, dove una volta arrivati mi viene in mente la focaccia al rosmarino!! Che testa... Notare che avevo appena finito colazione e pensavo già al pranzo... Guardo Monica e dico: "Non ho messo la focaccia nello zaino!!". E lei: "Ce la siamo divisa noi negli zaini. Bisogna tenere d'occhio Maicol!!". Ripartiamo ed i fiocchetti diventano fiocconi con un signor vento che, ragazzi miei, non scherza per niente... Ad un certo punto salutiamo la nostra meta ancora lontana e facciamo inversione di marcia preferendo pranzare al calduccio... abbracciando la stufa!! Solo ora noto che siamo tanti bei pupazzetti di neve, cosa che in salita dato il "vento forza quattro" è stato pressoché impossibile.
E' un attimo vedere davanti a me Beppe compiere un bel "capitombolo"... da statuetta!! Niente di grave, fortunatamente!! (Caro Beppe, è giusto prendersi ogni tanto una pausa lungo il cammino per ripartire più sprintosi di prima!!). Arrivo poi io gongolante pensando: "Adesso tocca a me!! Il volo è assicurato!!". Con spettatori esultanti poco più in basso. A mia insaputa ho fatto il tutto esaurito!!! Per un attimo ho rivisto la scena dell'anno scorso e tra me e me: "Vai che faccio il bis!!". Maurizio: "Buttati che è morbido!!". Ed invece per un disegno divino indecifrato sono rimasta in piedi!! Spiacente per chi ha acquistato il biglietto... NON E' RIMBORSABILE!!! Poco più tardi torniamo al Rifugio con un appetito da lupacchiotti... Dopo esserci cambiati tutti a tavola con focaccia, affettati misti e... per dessert una crema cioccolatosa preparata dalla super mamma di Beppe, la signora Marta (IPER BUONISSIMA!!!) da spalmare prima sul panettone e poi vai sul pane!! Dopo aver riordinato ancora quattro passi verso Chialvetta, dove Ivo lascia la macchina e riceviamo news aggiornate dalle tre donzelle Eliana, Francesca e Secondina che ci raggiungeranno per cena. Poco prima di arrivare osservo incuriosita una casetta ristrutturata veramente deliziosa. Balcone angolare con addobbo natalizio luccicoso alla ringhiera, tendine a 3/4 con un tenero cuore pendente in stoffa e... caminetto acceso!! La tentazione è quella di fare "dlin dlon" sull'uscio di casa immaginando di essere accolti dalla proprietaria la quale: "Prego accomodatevi. Desiderate una cioccolata??". Insieme a Lorena, Maura e Forest mi fermo ad ammirare accanto alla chiesa sotto il porticato il presepio allestito in una carriola e la capanna ricavata da una sella di cavallo e l'albero. Su un leggio a lato sfogliamo con piacere un album fotografico con copertina lignea, contenente scene di vita quotidiana delle famiglie abitanti il Vallone Unerzio nel periodo compreso tra fine '800 ed inizio '900.
Monica ci informa successivamente che le tre fanciulle ci raggiungeranno intorno alle 20:30 nonostante le previsioni meteo avverse, perché a quanto pare a Piasco sta nevicando. Tornati all'Unerzio, Forest tiene una lezione a Maura e me sui nodi. Me ne ricordassi uno in questo momento... Tabula rasa... Forest urge da parte mia un mega ripasso!! Con estrema calma cominciamo ad organizzarci per la pappa serale tenendo conto di aggiungere tre coperti. "Sorteggio pilotato" di "due fortunati" che andranno incontro alle tre pulzelle: Ivo e Maicol, i quali dopo un po' si incamminano. Allo scoccare delle 20:35 taglia per prima il traguardo varcando la soglia la nostra super Francy con pila frontale accesa: "Ehilà ragazzi, tutto bene!! I piatti poi li lavo io che non ho fatto niente!!". E Margherita: "Francesca, spegni la luce!!". E lei fa per spegnere quella della stanza. La tavolata insorge: "Non quella!!". Da spaccarsi veramente in due!! Segue l'arrivo della nostra "dietista" (solo in settimana) per accogliere infine la temeraria Secondina, che ha sfidato un manto stradale super innevato!! GRANDISSIMAAA!!! Questa sera la cucina propone un succulento risotto con salsiccia e porri (BIS PER TUTTI!!! TROPPO BUONOOO!!!). E poi provviste varie da ultimare tra cui una mega tavoletta di cioccolato bianco e pistacchi della Venchi servita sempre come antipasto portata da Maria e quel che resta della crema al cioccolato di mamma Marta...
Non è mancato l'intervento di Marghe sull'elettrodomestico ormai noto, la quale però non ha incontrato pareri favorevoli come in Maria. Mauri... hai stravinto!!! Nota scherzosa da parte di Maura è stata la realizzazione da parte sua di naso, orecchie ed occhi sulla scatola del Mandorlato Balocco indossata da Forest pinzato da un flash vagante!!! 4 + 4 + 4 chiacchiere e tutti in camerata per una nuova ed avvincente giornata...!!!

DOMENICA 28/12/2014

Ancora avvolti nell'oscurità della notte che regna come sovrana incontrastata, ciascuno nel proprio mondo fatato protagonista di un sogno dolcissimo... Questo lo scenario quando ad un tratto... in una sorta di dormiveglia odo in lontananza un chiacchierio, spalanco gli occhietti e chi mi ritrovo sul sacco a pelo come due pappagallini appollaiati sul trespolo?? Maura e Forest!! "Ma cosa ci fanno??" penso senza capire perché non sono ancora connessa... Sì perché sono le 4:00 e i due personaggi sopracitati sono alla disperata ricerca del cellulare di Eliana che ha la sveglia attivata. La proprietaria del dispositivo tecnologico di ultima "generation" dorme della grossa con i tappi ma la svegliamo affinché possa disattivarla perché non è di quelli che dopo un po' si fermano da soli. Tranquilli, ho avviato le ricerche ingaggiando "due mastini" rintracciati su "segugio.it" per scoprire chi le ha fornito gli efficacissimi tappi isolanti. La "dietista" al risveglio mi dice: "Grazie, funzionano proprio bene!! Non sentivo niente!!". Ops... Scusate!! Sono stata io... La prossima volta le dirò di averli dimenticati a casa... (Un mega abbraccio Eliana!!). Che bellezza!!! Regna di nuovo il silenzio e ripiombiamo in un sonno profondo. Ore 6:30 sveglia di Monica come ieri da sorvolare e fuori dal sacco a pelo alle 8:30 per colazione.
La meta di oggi è Colle della Gardetta. Ci incamminiamo in fila indiana. L'arietta è decisamente "polare"... per la serie incontreremo orsetti e pinguini!! Super Monik ci rende partecipi della temperatura da brividi....: -10°C. BRRR + BRRR + BRRR!!!  Il team prosegue compatto fino a Prato Ciorliero (m. 1.955) dove una volta arrivati Monica & Beppe, Lu & Gimmy, Secondina preferiscono tornare al Rifugio in vista della preparazione per il rientro a casa. Gli impavidi rimasti sul campo proseguono capeggiati da Forest e Ivo, il quale consiglia di salire ancora per un tratto e di scendere allo scoccare delle 11:00. Dopo la foto a  -10°C effetto Vigorsol "a fresh air explosion" virata per raggiungere i nostri amici al calduccio!! Meritato relax e pranzo conclusivo della vacanza a base di fusilli con sugo misto e spuntini vari per ultimare le provviste ed essere così più leggeri alla partenza (VOLARE OH OH) raggiungendo le "voitures" a Chialvetta. Ordine variegato tra cui anche quello dello zaino!! All'andata è tutto perfetto, ben piegato nelle varie buste... Al ritorno si butta tutto alla rinfusa nella speranza di riuscire a chiuderlo. Alle 14:00 ci avviamo "a pieno carico" come chiocciole con prima e seconda casetta incorporata dopo aver documentato il tutto con servizio fotografico... "all inclusive"!! Chialvetta è dietro l'angolo... e così via le ciastre!! Mi slaccio la prima ma lo scarpone "fa orecchie da mercante" perché non vuole proprio saperne di scollarsi e PUFF!! Mi ritrovo come "Toro Seduto"!! Attendo la consegna del Tapiro ma di Valerio neanche l'ombra all'orizzonte... Sarà forse rimasto bloccato per neve... Ti aspetto la prox!! Non tarderà un volo rocambolesco e fantozziano come questo... Ragazzi, siete avvisati!! Rimanete nei paraggi per non perdervi lo show!!! Grazie Secondina per avermi aiutata ad alzarmi!! La macchina di Ivo "rianima" quella di Maicol ed insieme a quella di Beppe cerca di fare altrettanto con quella di Lu. Ma questa vuole ancora godersi una giornata di vacanza in alta montagna a differenza delle altre che devono rincasare.
Sosta conclusiva da Rolando per deliziarci con una bevanda corroborante e rientro in carovana a Saluzzo. Grazie a tutti ragazzi per le mille risate in questi giorni da manuale!!! A presto!!!

lunedì 12 gennaio 2015

MONTE BRACCO domenica 21.12.2014

Ed eccoci giunti all'ultimo mese dell'anno: DICEMBRE. Per eccellenza l'emblema della stagione "freddolosa" (BRRRRR!!) in cui ci vestiamo alla stragrande con guanti, berretto, cappello avvolti dal tepore di un leggero e soffice piumino ed assomigliamo a dolci e goffi pinguini (CHE TENERONI!!). E nel suo splendore il paesaggio circostante candido e puro è ovattato... Come se non bastasse oggi è il 21!!! A detta del calendario è così... Mancano quattro giorni al magico Natale... Ma dove??
Al mattino, quando scendo in cortile, vengo avvolta da un'ondata di "aria tropicale" ed incredula per la stagione penso: "Oggi sui monti boccheggeremo come pesciolini...". Il diretto Moncalieri-Saluzzo è prossimo alla partenza ed arriva "in stazione" puntuale come un orologio svizzero alle 7:55. Tutto calcolato nebbia inclusa lungo il tragitto!! Tranquilli ragazzi... Ultima... Ma arrivo sempre!!!
Allo scoccare delle 8:00 suona la campanella e Monica spunta dalla lista i nove presenti in piazza: Beppe, Donatella, Eliana, Francesca, Livio 1, Livio 2, Massimo ed io (l'ultima!!).
 I piloti di F1 (Beppe, Livio 1 e Dona) scaldano i motori e sfrecciamo alla volta di Sanfront  per compattarci ai restanti compagni d'avventura di oggi: Lorena & Ivo, Mario 1, Maura e Forest. Dopo baci ed abbracci vari ci dirigiamo trastullanti al Bar "Marron glacés". Sulla soglia guardo Beppe e dico: "Niente male...". MARRON GLACES... Ma quanto sono buoni??? Mamma mia... Quando penso a queste assolute delizie immagino di essere in Piazza San Carlo a Torino con il naso incollato alla vetrina di una pasticceria a scelta tra il "Caval 'd Brons", "Stratta" o "Caffè Torino". Vetrine ricolme di ogni golosità per il palato con pacchetti e pacchettini e come per magia in una vetrina a lato i protagonisti indiscussi della scena sono loro, disposti su un'alzatina in ceramica con in superficie violette candite... Mi piace un mondo viaggiare con la fantasia!!!
 Ops... Aiuto!! Ho perso il filo... A che punto sono arrivata?? Ah sì ci sono... Al Bar Goloso!! Colazione variegata per tutti con Monica che raccoglie le quote per l'Unerzio... (Anche qui mantengo il primato di ultima!!).
E' tempo di andare perché la montagna ci attende impaziente. E l'allegra carovana riparte sul "nastro d'asfalto che corre dritto verso il blu...".
Lasciamo le auto a lato della chiesa di San Nicolao di Rifreddo (m. 450) ed una volta equipaggiati a puntino, partiamo baldanzosi seguendo la strada asfaltata sulla destra. Il clima primaverile ed insolito per il mese corrente ci lascia attoniti, noi che oggi come da tempo avremmo voluto calzare le ciastre... E invece no!! Siamo costretti a pazientare ancora... No problem!! "La pazienza è la virtù dei forti". Arriveranno anche i tanto sognati ed amati fiocchetti di neve...
La salita si fa presto sentire, complice anche il clima "caldo" e ben presto ci ritroviamo in maniche corte. Break ristoratore all'ombra della cappella di San Bernardo (m. 764), che ogni anno è meta di un pellegrinaggio da parte dei devoti di Revello e Rifreddo.
Dall'alto osserviamo nitidamente la vallata sottostante scorgendo anche una parte di Torino, tra cui la Basilica di Superga e a detta di Ivo anche la collina di Moncalieri... Peccato che mi sia sfuggita... Nuovamente con lo zaino in spalle riprendiamo il cammino sui "Sentieri di Leonardo", in quanto nel 1511 quest'ultimo scrisse a proposito del Monte Bracco e della pietra caratteristica del luogo impiegata per costruzioni monumentali.
Giungiamo alla cosiddetta "Scala Santa" (m. 1.014), tratto decisamente ripido ed impegnativo con in testa Livio 1 e Livio 2, forze trainanti il Cai di Saluzzo dotati di un'atleticità innata. Abbiamo avuto modo di conoscere le loro prodezze sul campo innevato sul monte Cervetto in occasione della prima uscita lo scorso inverno, durante la quale in salita Monica domanda: "Ma i due Livio hanno mangiato uova e spinaci per colazione??". Ed io: "Sicuro!!". E invece no, perché loro sono proprio "SPORTIVONI!!".
Ben presto raggiungiamo la croce di Rifreddo (m. 1.187) per il flash di gruppo e dietrofront alla volta della croce di Envie, dove ci attende il tanto sospirato ed agognato pranzo. Desiniamo al cospetto del Re di Pietra, che ci osserva attento nella sua maestosità, imponenza e fierezza. Mi si illuminano gli occhietti quando dallo zaino di Beppe vedo uscire una bella ed invitante bottiglietta di Coca-Cola e subito penso: "Quasi quasi verso la fine gliene chiedo un po'... ". Scopro poi che è vino. Ma a me rimane impressa l'etichetta!! Poche storie... Per me è Coca-Cola a tutti gli effetti!! E la mia mente cancella il fatto che sia "spremuta d'uva" ed imperterrita gli chiedo la Coca-Cola. Un mondo di risate è ancora poco!! Per la serie devo sempre farmi riconoscere...
Dopo tanta salita ci aspetta una considerevole "discesona" di grande rilevanza alquanto "avventurosa". Mi sono sentita come Indiana Jones!! Tra "sali di qui e scendi di là" abbiamo collezionato un dislivello complessivo di m. 1.196 (fonte autorevole di Livio 1).
COMPLIMENTONI A TUTTIIII!!!
E' sempre un piacere assoluto tornare alle auto per riporre gli scarponi, oggi più che mai con grande orgoglio da parte dei presenti per la "giornata iper sportiva" trascorsa insieme. E adesso cosa manca? Ma ovviamente tappa conclusiva al bar sulla piazza di Rifreddo, dove con immensa gioia ho ordinato una Super Coca-Cola!! E come la mia, altre lattine rosse sul tavolo. Che piacere è stato poterla bere, bella frizzantina e dissetante. Me la sognavo già in vetta!! C'è stato anche chi anelava ad una bella Lemonsoda (Livio 1) ed invece suo malgrado ha dovuto optare per la Coca-Cola (da parte mia OTTIMA SCELTA!!!). Tra mille bevande è atterrata sul tavolo anche una bella pizza speck e formaggio già pronta a fette che ci è stata gentilmente omaggiata dai proprietari del locale (IDEONA DI BEPPE!!). E così collezioniamo un'altra giornata fantasmagorica sui monti!!
 La montagna è un insieme straordinario di bellezza, di pace e di contemplazione che racchiude "sensazioni uniche ed indescrivibili" perché fanno parte di ognuno di noi. Siamo noi distintamente a "farle nostre" facendoci messaggeri di così tanta beltà ad ampio raggio circoscrivendole nel nostro cuore. Attimi che non vorremmo mai che terminassero, in quanto magici e speciali come quando siamo distesi al sole ed il cielo è solcato da infiniti passaggi di aerei . Viene da chiedersi: " Chissà dove andranno...". Poco importa, perché non si vorrebbe essere in nessun altro luogo al di fuori di quello in cui ci troviamo in quel momento insieme...
Saluti misti ed auguri di Buon Natale all'uscita del bar ed ancora COMPLIMENTI A TUTTI RAGAZZI BELLI BELLI!!! Alla prox!!

RAFFA

mercoledì 3 dicembre 2014

FORESTO-MADONNA DELLA NEVE-CROCE CIAMPAGNA DOMENICA 16/11/2014 - RACCONTO

La pioggia torrenziale di sabato 15/11/2014 non avrebbe mai lasciato presagire una giornata incantevole da un punto di vista meteorologico e non solo come quella che si è rivelata essere l'indomani mattina, quando il maltempo ha lasciato campo libero ad un clima da sogno... In special modo a cominciare dalla scorsa estate (ahimè solo sul calendario) da quando da sempre le previsioni meteo la fanno da padrone e fino all'ultimo si spera in una domenica "possibilmente asciutta" ed azzarderei anche soleggiata... Perché no!! Sempre pensare in positivo!! Le previsioni per domenica danno bel tempo e così mando speranzosa un sms a Monica in attesa di news incrociando le dita... Bisogna sempre guardare avanti, mai fermarsi alle apparenze transitorie perché il meglio è lì pronto che ci aspetta... "Domani è un altro giorno", frase tratta da un celebre film quanto mai realistica che calza a pennello... Monica mi conferma che è prevista un'uscita (E VAI COSI'!! GRANDE FESTA!!) ed a ruota avviso Francy, che aveva avuto la mia stessa idea dicendomi che domenica sarebbe stato bello. Persino papà mi telefona sabato sera chiedendomi: "Ma allora domani vai??". Ed io: "Certo che vado, domani è bello!!". Notare che pioveva ancora a dirotto, il classico "tempo da lupi" per cui sarebbe meglio stare a casa . E invece no!! "Saluzzo sto arrivando!!". E così alle 8:00 ci incontriamo... Dove?? Oggi non ve lo dico perché siete stati bravissimi ad indovinare la scorsa volta... Semmai ve lo rammenterò nelle prossime puntate... Siate fiduciosi... L'appello è presto che fatto e le persone presenti oggi si contano sul palmo di una mano: Monica & Beppe, Mario 1, Francesca ed io. Questa volta mi sono ricordata di elencarmi...!! Da segnare sul calendario a caratteri cubitali!! Ci suddividiamo in due macchine, Monica & Beppe sulla prima; Francesca ed io su quella di Mario 1. Una volta calzati gli scarponi e pronti con i nostri inseparabili bastoncini, mi soffermo ad osservare di fronte a me due montagne candide ed esclamo: "Chi di voi ha un cucchiaino?? Sembra panna!!". E Monica: "Aspetta che arrivo anch'io... Lasciamene un po'!!". E dire che ero abbondantemente "colazionata"... E' ora di imboccare il sentiero guidati dalla nostra "number one in salita". Il tragitto che percorriamo è incantevole, un tappeto di foglie multicolor che celano certe pietre... (Tranquilli, non è successo nulla di grave e per tutta la giornata siamo rimasti in verticale...!!). Durante la salita incontriamo diversi piloni votivi che ci soffermiamo ad osservare con devota contemplazione, simbolo della nostra cristianità che troppo spesso viene dimenticata e mal vista nel resto del mondo... La nostra nazione, culla del Cristianesimo... Queste immagini sacre le portiamo a casa con il flash di Beppe. Visitiamo anche qualche baita abbandonata. Una in particolare al cui interno si trovano i resti di un letto e di una tenerissima culla con in un angolo quel che resta di un focolare. All'uscita intorno a noi... Un incontro di tonalità uniche: il cielo in parte terso ed a tratti impreziosito da qualche nuvoletta "pannosa", il candore e la purezza incontaminata delle nostre amate montagne ed una tavolozza autunnale data dagli alberi... Magia delle magie... Dopo aver calpestato un mare di foglie... ECCO LA NEVE!!! TANTISSIMISSIMA!!! OVUNQUE!!! WOW!!! Tripli salti carpiati dalla gioia!!! Si respira aria di festa, di Natale, il profumo della cioccolata calda (con un mondo di panna). Gli abeti intorno sono carichi di neve e Mario 1 dice: "Neve chiama altra neve". Sempre più un sogno... La stagione sulle ciastre è alle porte... MERAVIGLIOSOOOO!!! La cima innevata del Monviso che abbiamo visto raggiungendo l'agriturismo "Lou Chirun" a Pian Vasserot era già un segno tangibile. Guardando gli alberi viene voglia di decorarli a festa con un mondo di luci ad intermittenza e non, con addobbi di ogni tipo insieme all'immancabile presepio... IL NATALE... Proseguiamo il cammino immersi in questo mondo fiabesco e vediamo saltellare agilmente tantissimi camosci ed osservandone uno in particolare (il più agile del team) esclamo: "Scende come me!!". E partono le risate!! Dopo aver raggiunto Croce Ciampagna scendiamo per pranzare senza neve. Tra l'altro il dislivello in giornata è stato di m. 800. Durante una breve pausa in lontananza vedo diversi pietroni imbiancati in superficie. (Sembrano rettangoli di cioccolato glassati). Prima le montagne di panna, adesso il cioccolato glassato... Carissima Eliana, cosa dici?? Devo preoccuparmi, non è vero?? Pausa pranzo in bel praticello con un tavolone in pietra fatto su misura... Perfetto nella sua naturalezza... A prova di merenderos!!! Ottimi i dolcetti che hai portato Beppe!! Dopo pranzo ripartiamo e guardando Beppe esclamo: " Camoscette in marcia!!". (Francesca ed io). Le allieve del corso invernale 2014 durante la discesa rimangono indietro un po' a cianciare e Beppe chiede se stia andando tutto bene e Francy: "Camoscette con artrite!!". Dopo un po' Mr. Mulassano ci indica un prisma a 12 facce, atto a rilevare lo smottamento del terreno che in questa zona è particolarmente franoso. Mentre ci avviciniamo dico: " Assomiglia ad un autovelox!!". Quel congegno tanto "amato" da noi automobilisti per cui viaggi con un occhio incollato sul conta/km e l'altro sulla strada pensando: "Speriamo in bene!! Sarà acceso o spento??". Non vi dico i commenti... Le espressioni sui volti intorno a me parlavano da sole... Che storia!! Tornando alle auto passiamo in un paio di borgate ristrutturate dove le abitazioni "ex novo" sono straordinarie... Sbirciamo all'interno di una di queste e il soggiorno è bellissimo. Palchetto, pareti rivestite di quadretti con immagini tratte dal mondo ornitologico e montano, tavolo in legno massello con candela centrale a tre stoppini impreziosita da girasoli, una scala imponente che conduce al piano superiore ed un divano molto accogliente. Il classico interno di uno chalet di montagna dove trascorrere il periodo natalizio durante il quale ci affacciamo alla finestra notando con estremo piacere che siamo sommersi dal candore che ci circonda avvolti dal calore di un caminetto crepitante in pietra angolare... Fotografiamo con gli occhi suddetta magia e ripartiamo. Raggiungiamo le auto ed ora è piacevole sedersi su una panchina comoda comoda per cambiarci gli scarponi. Per concludere come sempre in bellezza la giornata sui monti, tappa ristoratrice e festaiola in un bar lungo la strada, dove si è anche parlato di episodi successi con autovelox... Complice il prisma a 12 facce?? Chissà... Grazie ed ancora grazie di cuore a voi CARISSIMI MONICA & BEPPE!!! A dir poco SIETE FANTASTICI!!! Come faremo senza di voi!!! Aiuto... Le camoscette ringraziano anche Mario 1 naturalmente!! Altrimenti la prossima volta che mi vede mi tira le orecchie!!! Alla prossima!! Con orecchie salvate in extremis per il rotta della cuffia!!! Meno male...
Raffaella!
Album Foresto, Madonna della neve, Croce di Ciampagna

giovedì 30 ottobre 2014

Monte Omo.. Racconto!

La nostra ultima ascesa in calendario a Pic Foréan risale a poco più di un mese fa e per la precisione al 21/09/2014. Ma... E' già trascorso un mese?? Anzi di più!! Cosa dico!! Sembra solo ieri quando ci siamo salutati all'uscita dell'agriturismo "Lou Chirun" a Pian Vasserot... "Il tempo scorre inesorabile...", parole di una famosa canzone quanto mai reali... E così alle 7:30 ci ritroviamo più carichi che mai con una grande voglia di stare insieme pronti a trascorrere una gradevole giornata all'insegna della massima allegria e spensieratezza... Indovinate un po' dove?? Bravissimi!! Risposta esatta!! Alla stazione dei treni della deliziosa ed accogliente città di Saluzzo ... "Un autentico gioiello incastonato tra le montagne". Per me è stato così... "Amore a prima vista!!!". Lo so che morite dalla voglia di sapere chi c'era in piazza... Conosco bene i miei polli!! (In senso metaforico naturalmente... Vi voglio tanto bene!!). Tranquilli, vi accontento in un batter d'occhio e vado a presentarvi "per il momento" una prima parte del team: Luigi, Monica & Beppe, Mario 1, Luca, Maicol, Maurizio & Margherita, Pasquale, Eliana, Secondina, Paola "Fisio" (Bentornata, quanto ci sei mancata!!), Elisabetta, da Revello Eliana e Beppe, Pedro, Valerio 2, Claudia, Paolo con la stracucciolona Maya (la "grande tenerona" eletta a maggioranza "mascotte del gruppo"!!), tre signore nuove delle quali mi perdonino due ma ricordo solo un nome: Raffaella. Sarà un caso?? Ed io!! La vostra cronista!! Cavolini di Bruxelles... Stavo dimenticando di mettermi in elenco!! E così dopo aver caricato tutto l'occorrente ed esserci compattati partiamo a scheggia alla volta della pasticceria "Agnello" a Demonte per unirci alla seconda ed ultima tranche del gruppo. Calma, calma, adesso ultimo l'appello. Lorena & Ivo, Francesca, Lu & Gimmy e Valerio 1. Una volta "colazionata" con caffè, succhi alla pesca, al mirtillo e mega croissant l'allegra combriccola può ripartire ora al completo. Durante il viaggio le nubi celano solo per un breve lasso di tempo i caldi raggi solari che irradiano d'un tratto il cielo ed illuminano a gran festa le nostre amate montagne... E la giornata s'accende come per magia... Alle 9:45 imbocchiamo il sentiero capitanati da Luigi raggiungendo la sommità (m. 2.615) alle 11:10. Il panorama della Val Cavera di cui godiamo dalla vetta è ammaliante: un susseguirsi di catene montuose a 360° dalla bellezza disarmante che, data la perfezione nel loro insieme, sembrano pennellate. L'unico desiderio è quello di sedersi godendo in pieno di tanta magnificenza, di questi meravigliosi momenti che ci vengono offerti in cui la mente comincia a vagare senza sosta e senza destinazione solo con la grande smania di spaziare a dismisura... La nostra fotografa ci desta da questo sogno ad occhi aperti per il click di rito entrando anche noi a far parte della bellissima visione d'insieme che ci circonda... E' giunta l'ora di scendere per pranzare e così nuovamente in fila indiana seguiamo fedeli la nostra guida. L'oretta di pranzo si rivela essere sempre un momento di assoluto relax ed allegria avvolti da un sole decisamente piacevole con barzellette e canti da parte di Pedro accompagnato dal secondo capogita Valerio che ha dato prova di elevate capacità canore... Non sono mancate anche foto in assoluta scioltezza con prove ginniche di salti in aria e lanci di zaini. In tre parole: una bella banda!!! Alle 14:00 è ora di ripartire ma si sta troppo bene ancora sdraiati oziando dolcemente solo con il desiderio di essere cullati dal tepore dei raggi solari che non ci abbandonano. Ma ahimè siamo costrette nostro malgrado (Eliana, Francesca ed io) perché i grandi capi reclamano a gran voce... Sulla via del ritorno Eliana di Revello ad un certo punto avverte dolore alla pianta del piede. No problem perché estraiamo dal cilindro la "nostra magica Francy" che le indica due accorgimenti da seguire e credetemi Eliana riparte più spedita che mai. Alle mie spalle Eliana, la nostra "dietista dal lunedì al venerdì ovviamente" mette giustamente in evidenza la presenza fondamentale all'interno del gruppo della nostra tenera Francy. "Mi raccomando, non devi mai mancare!!". Ci associamo tutti in coro!!! Seguono poi suggerimenti importanti sull'alimentazione da parte della nostra esperta finché all'orizzonte ecco riapparire le "machines". Con alcuni ci salutiamo e con i restanti torniamo da "Agnello" ma siamo costretti a cambiare perché tutto pieno. E così sulla via del ritorno sostiamo in un altro bar dove alcuni ordinano qualcosa di veloce sgranocchiando un grissino (Mario 1) accompagnati da fette di salame (Secondina). E' ancora presto per salutarsi all'uscita perché la tappa conclusiva è Saluzzo e così ancora in viaggio ma ben presto torniamo al punto di ritrovo del mattino. Ora è proprio giunta l'ora di tornare a casa, SIGH!!! Come poter riassumere questa incredibile giornata autunnale di fine ottobre? Si concentra in un'unica parola... AUTUNNO!! La vasta famiglia delle latifoglie in questo periodo offre a noi escursionisti scenari da cartolina. Questa stagione è un insieme straordinario di magia, contemplazione ed intense emozioni, un tripudio di calde ed avvolgenti tonalità che riscaldano e fanno vibrare in profondità il cuore di una gioia incontrollata come il dono inaspettato di un dolcissimo sorriso, come la semplicità di un gesto che racchiude in sé ogni cosa, il "Tutto". L'autunno con i suoi colori sfavillanti che accendono le nostre giornate ed i deliziosi sapori del sottobosco... La forza prorompente della natura e la sua bellezza che ci avvolge in un tenero abbraccio che noi esseri umani racchiudiamo ogni giorno nello scrigno magico del nostro cuore... E per concludere... Un saluto pieno d'affetto con tutto il cuore a coloro i quali, impossibilitati dal presenziare non hanno potuto godere della giornata trascorsa in nostra compagnia, ma attraverso questo racconto mi auguro abbiate potuto assaporare la magia dei luoghi insieme alle sensazioni percepite... Vi aspettiamo prestissimo a braccia aperte!!!
Raffaella

venerdì 26 settembre 2014

Pic Forèan - Racconto

Ed anche quest'anno come da calendario la stagione autunnale ha fatto il suo ingresso trionfale in questa penultima domenica di settembre in cui ci diamo appuntamento come di consueto alla stazione di Saluzzo alle 6:45 per fare colazione insieme con un caffè od un succo di frutta veloci al Segnavia di Brossasco poco più tardi. Eccovi una rapida carrellata dei presenti: Monica & Beppe, Donatella, Ivo (Carissima Lorena ti aspettiamo presto!!), Ermerina & Aldo, Lu & Gimmy, Valeria, Eliana, Francesca, Secondina, Ester, Lucrezia, Lucia & Luigi (Alla prossima!!), Alberto, Valerio, Marco ed io. A Saluzzo Eliana, alzando la mano, domanda "speranzosa" sorridendo se tra i presenti ci sia qualcuno che come lei non si ferma alla merenda sinoira. In realtà la ragazza nella sua mente è convinta di trovare almeno una persona tra tante... ma si sbaglia proprio di grosso!!! Nessuno di noi è intenzionato a rincasare prima del previsto a maggior ragione in previsione di un momento di aggregazione così piacevole condividendo ottime portate... E così, suo malgrado, è costretta ad arrendersi ed a seguirci!! (Carissima Eliana ti vogliamo tutti un mondo di bene!! Ed ancora di più!!). Per rimanere in argomento durante il viaggio in auto in compagnia di Monica, Beppe, Eliana e Valerio ad un certo punto Beppe ci indica il luogo che raggiungeremo a fine giornata per la merenda con uno sguardo del tutto "disinteressato"... Gli occhietti gli brillano come quando zio Paperone si tuffa nei suoi amati dollari... Una volta arrivati a destinazione riflettiamo un po' se scendere subito o aspettare un attimo perché a detta di Beppe fuori ci sono solo 4°C ma ci "catapultiamo" ugualmente e l'impatto con l'esterno è più positivo di quanto si fosse pensato all'inizio... La sommità è avvolta dalla nebbia, l'arietta è decisamente pungente ed alle 8:30 ci vestiamo di tutto punto nonostante ci attendano m. 600 di dislivello con la nostra Monica in prima fila ed a chiudere alternati Lu e Beppe. Incontriamo una tenera marmottina incurante della nostra presenza ed incuriosita dal nostro passaggio allo stesso tempo... Il sentiero è un tappeto di magnifiche stelle alpine!! Un dislivello di m. 600 "concentrato" tanto è che all'andata... testuali parole di Francesca: "A chi mi dice ancora che sono solo m. 600 di dislivello gli tolgo l'amicizia!!". (Dolcissima Francy ti abbracciamo con tanto e tanto affetto!!). Ci attende anche una "dura" prova, ovvero una piccola parete rocciosa con tanto di corda laterale sotto la super visione all'inizio della scalata da parte di Beppe ed in cima immortalati dal flash di Monica con Dona al suo fianco tra "mega sorrisi" (per la serie... tutto qui??) o tra "volti sofferenti studiati ad arte" per rendere memorabile questa esperienza d'alta quota entrando così a far parte della leggenda dell'alpinismo... Raggiungiamo la cima e come da programma imperdibile foto di gruppo. Scendiamo e per pranzo, dopo aver incontrato meravigliosi laghetti color smeraldo, troviamo una "location" da favola... Un bellissimo prato vista lago!! Prima di metterci di nuovo in cammino Ivo e Beppe aiutano Francesca a regolare lo zaino (alza di qui, stringi di là) RISATE A CREPAPELLE!!! Una volta portata a termine con successo la missione "Lo zaino di Francy" avanti tutta in vista del ritorno alle 4 ruote. A tratti un timido sole fa capolino tra le nubi e la giornata si mantiene sempre bella fresca pensando già alla giacca invernale e al thermos caldo nello zaino... E' ora di togliersi gli amati scarponi per concedersi una fumante tazza di the in un rifugio poco distante ma... ahimè è chiuso! E così in carovana scendiamo con tutta calma tra mucche, pecore e caprette raggiungendo alle 16:00 l'agriturismo "Lou Chirun" a Pian Vasserot per una merenda sinoira luculliana!! La cima del Monviso sul versante Nord è innevata!!! GRANDIOSO!!! Ci aspetta una super stagione sulle ciastre!!! SUPER WOW!!! "E' ora di mettere le batterie all'ARTVA" (by Monica). La giornata tutto d'un tratto diventa soleggiata e prima di sederci a tavola incameriamo una bella quantità di calore all'ingresso dell'agriturismo circondati da verdi e lussureggianti vallate... La sala che ci ospiterà tra poco è molto accogliente con un delizioso caminetto angolare in pietra sul lato sinistro e travi a vista. Alle 16:30 prendiamo posto per dare inizio ai bagordi culinari suddivisi in tre allegre tavolate. Mi rivolgo ora agli assenti golosi: "Ragazzi, mettetevi comodi perché la lista è decisamente appetitosa...". Affettati e formaggi a iosa, cipollotti in agrodolce, insalata di riso, torta salata con bietole, salatini misti, polenta concia con spezzatino di vitello e salsiccia, yogurt (STRABUONO) con un duetto di marmellate (pesche e fragole) e miele di castagno, crème caramel (PARADISIACO). Tutto rigorosamente fatto in casa come il succo di pere Madernassa e la birra artigianale. Per dovere di cronaca la carissima Eliana si è difesa egregiamente bene rinunciando a nulla con una cucchiaiata finale di crème caramel formato XXL che le ho offerto già sapendo che l'avrebbe accettato con gusto... (Mi è bastato mettere al centro il piatto ed ho visto partire in velocità il suo cucchiaio...!!). La nostra cara "dietista" dal lunedì al venerdì... ovviamente!! A tavola pianifichiamo altri imperdibili appuntamenti gastronomici che per il momento non mi è dato svelare mantenendoli rigorosamente "top secret"... Usciamo per tornare alle auto e Beppe esclama: "Salve, mi chiamo Eliana e sono una ex dietista!!". E giù a ridere come non mai!!! Rincasiamo come sempre ultra felici per l'incantevole domenica trascorsa in allegria dandoci appuntamento alla prossima escursione insieme!!! A prestissimo ragazzi e ragazze!!!
Raffaella

venerdì 12 settembre 2014

GIRO DEL MONVISO "in rosa" . . .23-24 agosto 2014

SABATO 23/08/2014

Ore 5:50 ritrovo alla stazione di Saluzzo questa volta "solo donne" in occasione del 150° anniversario della prima ascesa femminile al Monviso da parte di Alessandra Boarelli (1864-2014). Un breve scambio di saluti con alcune amiche della domenica tra le quali le nostre cape Monica, Lu e Donatella e presentazioni con volti nuovi. Scatta così l'ora della partenza (ore 6:00) ed un bel serpentone di auto si mette su strada con destinazione prima tappa Piazza Statuto a Paesana. Una volta arrivate, ci uniamo alle restanti compagne di avventura (Maria, Eliana, Manuela, Valeria, Maura,...) ed altre nuove partecipanti. Si riparte sotto una pioggia battente alla volta di Pian del Re (m. 2.020). Il "magico trio" provvede alla distribuzione di due magliette a ricordo dell'evento che ognuna di noi mette nello zaino. La prima uguale per tutte bianca con logo centrale sferico fucsia e blu e la seconda a scelta tra rosa, verdone e blu con scritta di Lynn Hill che recita: "Sulla roccia tutti sono uguali, almeno così mi sembrava..." ed una cartolina su cui apporre il timbro dei rifugi dove passeremo per ricevere a casa l'attestato di partecipazione. E' ora di mettersi in marcia (ore 7:40) sotto una leggera pioggerellina con tanto di coprizaino e giacca antipioggia con Monica in testa (COMPLIMENTI PER L'OTTIMO PASSO!!!). Fortunatamente la pioggia ci abbandona in fretta anche se il cielo rimane coperto... l'ideale in salita!! Non possiamo attraversare il Buco di Viso in quanto inagibile per lavori ed intorno alle 10:00 raggiungiamo il Colle delle Traversette (m. 2.950). Come sempre, ogni tanto, qualche break e verso le 12:00 arriviamo al Refuge de Mont Visò (m. 2.469) dove ci fermiamo un'ora per una pausa pranzo soleggiata!! Foto ricordo con magliette + primo timbro e riprendiamo il sentiero. Partite da poco qualcuna urla: "Chi ha dimenticato una borraccia verde sul tavolo?". Mi giro come le mie vicine e sorpresa... scopro essere la mia!! Corro a riprenderla dalle mani di Teresa che la stava sventolando a destra e a manca!! Grazie cara!!! Saliamo al Colle Vallanta (m. 2.811) per raggiungere alle 17:00 il Rifugio Vallanta (m. 2.460), nostro punto base per la notte. Le lancette scorrono veloci ed è ora di sedersi a tavola per una cena di tutto rispetto. Come primo a scelta tra pasta al sugo e crema di verdure con crostini. Segue il secondo con arrosto di vitello e salsiccia con contorno di fagiolini in umido e cipolline in agrodolce e funghetti. Per dessert crème caramel o ananas. Chi prima chi dopo tutte noi in camerata ci arrendiamo e crolliamo in un sonno profondo non prima di aver ascoltato un po' di disco music dal cellulare di Secondina pronte per affrontare al meglio l'indomani.

DOMENICA 24/08/2014

Ore 6:15 suona la sveglia!! Ricca colazione alle 7:00, immancabile foto ricordo sulla scalinata del rifugio che da lì a breve avremmo lasciato alle nostre spalle. Primo scatto e via la prima t-shirt, già pronta sotto la seconda per il flash seguente!! E secondo timbro. Alle 7:40 tutte in fila seguiamo Donatella in testa ed a chiudere come sempre la dolcissima Lu. Scendiamo alle Grange Gheit (m. 1.912) dove sostiamo per uno spuntino. Ripartendo torna in pole position Monica, la nostra campionessa in salita raggiungendo il Passo San Chiaffredo (m. 2.764). Nota maschile della giornata: incontriamo tre ragazzi stupiti ed affascinati al tempo stesso nel vedere un gruppo così numeroso di sole donne su per i monti... (eravamo in 34!!). A seguire ulteriore sosta nel Vallone delle Giargiatte, la cui particolarità risiede nel fatto che le rocce sono posizionate in verticale. Uno scenario suggestivo ed unico!! Scendiamo ancora al Passo Gallarino (m. 2.727) per raggiungere per pranzo il Rifugio Quintino Sella (m. 2.640). Sotto un tavolo vedo accucciato un tenerissimo cane della razza Akita protagonista del film "Hachiko" con Richard Gere e così chiedo al padrone il permesso di poterlo accarezzare. UN MAXI COCCOLONE!!! Ci ritroviamo a tavola e per iniziare pasta con un sughetto raffinato a base di pomodoro e tenere erbette e come dolce crostata (dolce preferito da Dona) a scelta tra confettura di fragole (la prima ad essere stata "spazzolata" al mio tavolo in compagnia di Dona, Monica, Eliana, Maria, Secondina) e confettura di albicocche con coffee finale. Consegna delle cartoline a Monica con terzo ed ultimo timbro. Anche ultima foto ricordo all'ingresso del rifugio e comincia la discesa che ci riporterà al punto di partenza. All'arrivo Donatella con a fianco Lu e Monica dopo averci ringraziato per aver partecipato a questo evento "unico e memorabile" consegna l'attestato di partecipazione che portiamo a casa con entusiasmo... Segue la lettura di una poesia scritta da alcune nuove all'ora di pranzo che recita:
"Il 23 agosto partite per il giro in rosa
questa volta nessuna si è messa in posa
se non per foto doverosa
e non per femminilità vanitosa.
In 34 il Re di Pietra abbiamo circumnavigato
senza perdere né passo né fiato
e lui con sguardo imperioso
dall'alto ha seguito il nostro cammino silenzioso
ciò per la Boarelli onorare
e lui sempre un po' di più amare.
Grazie alle nostre guide attente
che non ci han fatto andare né troppo in fretta né troppo lente
siccome siam passate in territorio francese
diciamo dal nostro Bel Paese
au revoir mon vieau
merci de ce cadeau".
                                                              By Giro in Rosa

Un sincero e caloroso ringraziamento con tutto il cuore ai nostri tre "angeli custodi" (Dona, Lu e Monica) che ci hanno assistito passo dopo passo e ci hanno permesso di trascorrere due giorni indimenticabili... Nonostante sia stato un evento al femminile permettetemi di estendere saluti affettuosi alla compagine maschile del Cai Saluzzo cominciando da Luigi (colonna portante) per proseguire con Beppe (mitico A.N.E.), Angelo, Bart, Ivo, Mario 1, Mario 2, Forest, Mauri, Maicol, Luca e Valerio. Grazie a tutti voi, ragazzi e ragazze con Paola "The President" che con grandissimo impegno ed un'innata passione ogni domenica offrite la possibilità di andare in montagna a tutti gli interessati (veterani e nuovi arrivati del venerdì sera) sempre in piena sicurezza e nel massimo rispetto della natura in ogni stagione... La montagna... una meraviglia assoluta dal valore inestimabile!!!

Raffaella





giovedì 4 settembre 2014

CHIALVETTA - BOSCASSO 29-30.03.2014

Dieci partecipanti alla due dì (tra l'altro dieci erano i posti disponibili da Rolando): Monica, Mario 1, Forest, Maura, Gian & Maria, Lu & Gimmy, Eliana ed io. Ritrovo alla ormai famosissima stazione di Saluzzo alle 13:30. Quando arrivo, sono già lì ad attendermi con un sorrisone Durban's Maura e Forest. Tranquilli , sono arrivata in orario (13.25). Segue l'arrivo di Mario 1 e via a recuperare Monica sotto casa. Giunti a destinazione intorno alle 15:00 salutiamo gli altri e via sulle ciastre. La giornata è invitante ed è un vero peccato non cogliere l'occasione per fare quattro passi allegramente sulla nostra amatissima neve... Abbiamo anche la fortuna di incontrare un dolcissimo Terranova scodinzolante, che tenerone... Maura ha così l'occasione durante il tragitto di vedere l'Unerzio e cammin facendo, arriviamo in un rifugio, il bellissimo rifugio di Viviere, dove ci fermiamo per un aperitivo a base di speck e crodino + porto (per me solo crodino anche se hanno tentato in tutti i modi di convincermi a farmi aggiungere il vino). Si son fatte le 17:00 e così ripartiamo per tornare alla base dove ci aspetterà una succulenta ed abbondante cena a base di pasta con panna, formaggi e patate, spezzatino di vitello e maiale con patate, carote e piselli e dulcis in fundo a scelta tra mille leccornie, torta di mele con frutta secca (STREPITOSA) e meringa con panna. Indovinate un po' quale dolce ho ordinato... Non si capisce vero? Dopo cena facciamo ancora due passi e seguendo Forest attraversiamo un ponticello sommerso di neve per addentrarci in una frazioncina "Gheit" dove le case in pietra e legno ristrutturate ad arte sono un vero spettacolo e ci lasciano incantati... Torniamo così in camerata per prepararci per l'indomani. Dopo Chamberyon-Champignon (che ridere!!!) è dura addormentarsi perché la voglia di chiacchierare è tanta...
La dolcissima sveglia di Monica suona alle 6:45 con una canzone di cui non conosco il titolo, so solo che è dei Modà e comincia:" Ciao semplicemente ciao, disegno l'erba verde come la speranza, come frutta ancora acerba..."BELLISSIMA!!! E così giù dalle brande per un'abbondantissima colazione in vista della conquista della vetta Boscasso con un dislivello di m. 1.100!!! Siamo partiti da poco quando a Gian scivola un bastoncino in un punto talmente ripido che, ragazzi miei, fosse stato il mio l'avrei lasciato lì senza alcun rimpianto. Assistiamo impotenti e preoccupati al recupero da parte sua. Credetemi quando dico che Rambo ha tutto da imparare da Gian... Proseguiamo e passo dopo passo, giungiamo in punta per pranzo alle 12:30. Un'oretta di meritato relax e dopo inizia la discesona... WOW!!! Una vera goduria!!! Sono intenta a scendere (Eliana dietro di me) quando ad un tratto mi ritrovo per terra e con tutto il gruppone esultante che assiste alla scena... Quanto affetto ragazzi, grazie!!! Sembra di essere allo stadio e di assistere alla vittoria dei granata sui gobbi!!! Non sono mica di parte io... Una volta giunti alle macchine, torniamo da Rolando per una bibita fresca ed un'altra fettona di super torta tanto sognata durante la mega discesa... I due giorni sono letteralmente volati ma ce li portiamo a casa nel cuore...
Care ed amate ciastre senza di voi non avremmo mai conquistato così agevolmente le vette previste in calendario e non avremmo potuto godere della bellezza dei paesaggi innevati ed incantevoli che solo la montagna può offrire ai nostri occhi in ogni periodo dell'anno... Alla prossima stagione!!!

Raffaella

lunedì 18 agosto 2014

COLLE DELL'ISCHIATOR - domenica 27 luglio 2014

Finalmente il meteo promette una domenica senza nubi e così siamo in tanti a ritrovarci alle 6 a Saluzzo per la gita proposta da Mario e Bartolo. Il gruppo aumenta ancora a Demonte dove facciam tappa per la consueta golosa colazione; oggi con noi c’è persino una ragazza di Arezzo che ha deciso di approfittare di alcuni giorni di vacanza dalle nostre parti per gustare un po’ delle nostre montagne…
La meta di oggi è il colle dell’Ischiator e, siccome il dislivello che ci aspetta è di quasi 1300 metri, non resta che affrettarci a ripartire alla volta dei Bagni di Vinadio da cui proseguiamo oltrepassando la borgata Besmorello e arrivando sulla strada sterrata fin ove consentito. Equipaggiati di zaino e scarponi (e per una volta anche un po’ di crema solare!!) siam pronti a partire.
A passo spedito iniziamo il cammino lungo la strada che conduce al rifugio Migliorero non disdegnando di tanto in tanto qualche scorciatoia e, in poco più di un’ora ci ritroviamo ai piedi del Rifugio, che spicca così fiabescamente adagiato tra i pascoli, poco distante dal lago inferiore dell’Ischiator.
Dopo una necessaria pausa ristoratrice, in cui diamo spazio a barrette, frutta e cioccolato, riprendiamo il nostro cammino, costeggiando il lago e iniziando a risalire il pendio che ci porterà al passo, lasciandoci alle spalle il rifugio, che di tanto in tanto ci voltiamo ancora ad ammirare nella sua maestosità.
Il sentiero sale deciso e ben presto il fiatone si fa sentire, ma pian piano il gruppo sale arrivando in prossimità della deviazione per il Becco Alto d’Ischiator che avrebbe dovuto essere la nostra meta, non fosse per la troppa neve ancora presente in questi giorni di luglio!
Anche sul nostro cammino, però, incontriamo ancora parecchia neve, tanto che dobbiamo far ricorso all’abilità dei nostri AE per riuscire ad oltrepassare alcuni tratti non proprio facili facili!!
Finalmente la nostra fatica è premiata e ci ritroviamo ad ammirare il lago Superiore dell’Ischiator che con i suoi colori ci ricorda più un paesaggio artico che non un semplice lago delle Alpi! Qualcuno vorrebbe fermarsi qua, incantato dalla bellezza del luogo, ma i capigita ci incitano a proseguire..manca poco per arrivare al colle!
E così, dopo qualche rapida foto, eccoci riprendere il passo per salire l’ultimo tratto che ci porterà finalmente al tanto sospirato colle: lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è di quelli che resteranno a lungo impressi nella memoria e che riescono d’incanto a far dimenticare la fatica necessaria per arrivare fin quassù.
Dedicato il giusto tempo ad immortalare il panorama, ognuno si sceglie il posto più adatto per mangiare e, al tempo stesso, continuare a godere della bellezza di questo paesaggio, reso ancor più incantevole dal sole e dal cielo limpido che finalmente quest’estate ci regala. Non mancano le solite prelibatezze, dal vino al caffè ai dolci casalinghi e le chiacchiere diventano via via più animate ed allegre.
Troppo presto è ora di riprendere la strada del rientro: il percorso è stato impegnativo in salita, ma non lo sarà meno in discesa, soprattutto nei tratti innevati che già all’andata ci han dato qualche pensiero. Per fortuna, salvo qualche batticuore di troppo, tutto va per il meglio e, raggiunti gli amici che si erano fermati un po’ più a valle, ritorniamo al rifugio che nel frattempo si è davvero popolato di escursionisti alla ricerca di un po’ di relax.
Ci concediamo una pausa un po’ più lunga nei pressi del rifugio e alla fine riprendiamo la marcia verso le auto. Anche oggi la giornata si conclude nel migliore dei modi e i nostri visi sorridenti ne sono la conferma. Non resta che darsi appuntamento per le prossime escursioni, sperando in un meteo favorevole, e c’è già chi propone qualche gita un po’ più in là… perché no, in Toscana?
Ma-Ester

PUNTA FIUTRUSA - 13 luglio 2014


Anche per oggi le previsioni non sono il massimo, ma la voglia di andare su per i monti resta e così alcuni di noi accolgono l’invito di Forest che oggi ci porterà alla punta Fiutrusa, in val Varaita. La sveglia suona presto e alle 7 siamo già tutti al Segnavia per una veloce colazione con le facce ancora un po’ assonnate… Raggiungiamo rapidamente sant’Anna di Bellino dove lasciamo le auto e ci prepariamo al cammino. Fin dall’inizio il gruppo si presenta un po’ indisciplinato, tant’è che perdiamo subito di vista Gian che si attarda un po’ per far delle foto o studiare il percorso o …chissà cos’ha per la testa! 
Ricompattato il gruppo e approfittando della sosta per togliere qualche maglione di troppo, iniziamo a risalire il vallone costeggiando la Rocca Senghi e raggiungendo pian piano una serie di grange presso le quali ci prendiamo una meritata pausa ristoro. Il panorama che si presenta lungo il cammino ricorda un po’, dato il verde brillante e le tonalità del cielo, quello di certe cartoline di paesaggi irlandesi…forse merito della pioggia caduta in questi giorni!! Ci ritroviamo in un’ampia conca quasi pianeggiante dove la fioritura è davvero incantevole e pian piano arriviamo al bivio per il Bivacco Boerio.
Lasciando a sinistra la via per il Bivacco, iniziamo a risalire sulla destra verso il Colle, procedendo un po’ a caso, visto che il sentiero si perde un po’: ognuno procede un po’ come ritiene più opportuno, tenendo fisso lo sguardo su chi lo precede e sulla nostra meta. Durante la salita la fatica si fa sentire e, ben presto, i più giovani e scattanti distaccano di un bel po’ il gruppo di coda che comunque non demorde…
Nell’ultimo tratto incontriamo anche un po’ di neve che superiamo con attenzione: ormai i primi son già sul colle e con rapidi cenni ci indicano la via migliore da seguire… ed eccoci finalmente al colle: solo un gigantesco cippo di pietre sta ad indicare che ci troviamo al passo e purtroppo non possiamo godere di un gran panorama, visto che la nebbia sta iniziando a salire. Ci rimettiamo in marcia per cercare di raggiungere la vetta, ma non tutti continuano nell’impresa: i più audaci perseverano e, nonostante la fatica e la nebbia incombente, riescono a fotografarsi in punta, pur non potendo ammirare il panorama promesso; io ed altri, invece, decidiamo di tornare indietro e, raggiunta Manu poco sotto il colle, ci sistemiamo per il pranzo. Nel frattempo seguiamo, per quanto lo consentono le nubi e la nebbia, la discesa dalla vetta dei nostri amici. Ricompattato il gruppo e indossato qualche pile in più, ci prepariamo a tornare: durante la discesa non manca qualche tana di marmotta insidiosa per le caviglie di qualcuno e qualche spruzzata di pioggia che ci costringe a fermarci per attrezzarci e non bagnarci troppo. Il morale resta comunque alto e poco importa se qualcuno non è riuscito a raggiungere la cima o se le nubi hanno impedito di ammirare il panorama… Al rientro ci fermiamo come di consueto per una sana merenda, felici per la piacevole giornata trascorsa in amicizia, nonostante le bizze di questo tempo davvero poco estivo! 
Ma-Ester

venerdì 20 dicembre 2013

Al chiaro di luna con le ciastre... Sabato 14 dicembre 2013

Qualcuno sostiene che una delle cose più belle della vita sia camminare con le ciastre ai piedi, in una notte di luna piena, su per le montagne innevate… evidentemente si è in tanti a condividere questo pensiero visto che sabato ci siamo ritrovati in più di 40 per la consueta notturna con le ciastre con cui si conclude ogni anno la stagione ufficiale delle gite dell’escursionismo.
Quest’anno punto di partenza è stato il santuario di Valmala dove lasciamo le auto pronti ad avviarci verso la croce del monte San Bernardo, dopo aver rigorosamente indossato l’artva (nostro inseparabile compagno di viaggio) ed esserci attrezzati il più possibile per combattere la fresca aria dicembrina!
Allegri e pimpanti ci incamminiamo dietro i nostri apripista, chiacchierando del più e del meno e cercando di riconoscere tra berretti, occhiali e “Buff”…le persone che ci stanno accanto! Ben presto raggiungiamo il punto in cui il nostro percorso incrocia la pista da fondo e, docili come agnellini, obbediamo all’invito di metterci in fila indiana a bordo pista, per evitare di rovinare il manto nevoso ed attirarci le ira degli sciatori dell’indomani. Formiamo davvero un bel serpentone, che si snoda su per la montagna distinguendosi bene alla luce della luna che si riflette sul manto immacolato… Ogni tanto qualcuno si arresta improvvisamente e con il naso all’insù scruta il cielo alla ricerca di qualche stella conosciuta, mentre i più si godono il panorama che si apre sulla valle, con le luci delle borgate che ricordano quelle dei presepi…
Per fortuna c’è chi, come Bart, non si lascia distrarre troppo da chiacchiere e panorami e ci riporta sulla retta via, facendo sì che anziché proseguire verso il colle della Ciabra prendiamo la giusta direzione… Come in ogni gita che si rispetti ci concediamo una pausa ristoro nei pressi di un tavolo con panchine che sembra invitare proprio a trattenersi un po’: c’è chi ne approfitta per bersi un po’ di tè, chi scatta due foto (senza veder cosa riprende, ma poco importa…qualcosa verrà, vero Paola?) e chi continua a stare con il naso per aria cercando disperatamente Orione e il Toro… che sembran farlo apposta a non farsi individuare!!! Il gruppo riprende la marcia per l’ultimo tratto che ci separa dalla croce e anche i più ritardatari devono affrettarsi a lasciar perdere le stelle per non farsi rimbrottare…e, finalmente, a pochi passi dalla croce ecco che anche Orione e Toro diventano visibili…spettacolo! Attorno alla croce è tutto un meravigliarsi per lo splendido panorama che si presenta ai nostri occhi, sia sulle nostre teste, sia davanti a noi, con il Monviso che la fa da padrone…e come rendere ancor più suggestivo tutto ciò? Ma semplicemente sorseggiando un bicchierone di caffè caldo gentilmente offerto da Sandro, che non sa di aver creato un precedente per cui d’ora in poi…gli toccherà provvedere!

Sarebbe bello attardarsi ancora un po’ qui, ma ci tocca rientrare…ci aspettano per la cena!! Lesti lesti riprendiamo il cammino divertendoci come bambini a scivolare nell’ultimo tratto sulla neve che sembra quasi una montagna di zucchero… Non resta che concludere la serata con una piacevole ed abbondante cena presso il ristorante “Da Piero”, dove c’è spazio per ulteriori, chiacchiere, risate e “spetteguless”… peccato manchi una chitarra per terminare in allegria con una bella cantata! Vorrà dire che ci rifaremo in altre occasioni, intanto ci salutiamo con i migliori auguri per un sereno Natale ed un felice anno nuovo, con la certezza che ci offrirà numerose altre occasioni per vivere la montagna in amicizia e allegria come stasera.
Me_Ester

sabato 22 giugno 2013

Croix de Bouque - Introd - Val di Rhemes 16 giugno 2013

Carissimi amici... le nostre due scrittrici ufficiali hanno dato il loro meglio per il racconto della gita di domenica scorsa... lascio spazio alle loro parole e all'immaginazione di chi non ha potuto essere con noi... con l'augurio che Vi abbiano incuriosito a partecipare alle prossime gite con noi... e per i partecipanti il ricordo di una bella giornata... 

Ma_Ester racconta...
La consueta gita annuale in Valle d’Aosta con il gruppo del corso di Escursionismo, ci porta quest’anno all’imbocco del Parco Nazionale del Gran Paradiso, ad introd, nella valle di Rhêmes. L’atmosfera di pace e serenità che caratterizza questa località (non per niente scelta più volte come luogo di vacanza da parte degli ultimi Pontefici) ci pervade fin da subito, appena scesi dal pullman… e con le facce ancora un po’ assonnate (sarà forse per la levataccia cui siamo stati chiamati?!?) ci mettiamo buoni buoni al seguito di Pino ed Ornella che oggi ci guideranno fino alla Croix de Bouque.  Lasciato il pullman alle nostre spalle nella frazione Crè, ci incamminiamo lungo un comodo sentiero che sale intersecando più volte la strada carrozzabile che sale a Les Combes… tanto che la domanda vien spontanea: ma perché fare a piedi ciò che si poteva comodamente fare in auto? Vabbè, senza ulteriori indugi continuiamo a salire, benedicendo l’ombra che ci viene regalata dal bosco e che allevia un po’ il caldo estivo che finalmente è arrivato! Pian piano il panorama si apre ed eccoci arrivare nella zona di Les Combes: con una piccola deviazione ci avviciniamo alla nota residenza estiva di Papa Giovanni Paolo II ora allietata dalle voci dei ragazzi dei campi estivi dei salesiani e, mentre ci godiamo la bella vista sul monte Bianco, qualcuno ricorda le escursioni fatte lassù (a sfidare i ghiacciai!!!) e altri, più semplicemente, tornano con un po’ di nostalgia  ai tempi trascorsi su per i nostri monti ad animare ragazzi nei centri estivi… del tutto simili a quelli che ora son ospiti qua! Quasi quasi… Riprendendo il nostro cammino sul sentiero, in breve ci ritroviamo in una radura da cui si gode un bellissimo panorama sull’intera valle: Pino e Ornella ci spiegano che qui il Papa veniva spesso per momenti di preghiera, lettura, riflessione in solitudine… di certo favorito dalla bellezza e dalla quiete che si respira quassù.
Ormai la meta è vicina, si  continua a salire, servendosi a tratti anche dei comodi “scalini” che testimoniano la cura con cui ci si dedica da queste parti alla manutenzione dei sentieri,  e finalmente ecco comparire la tanto attesa croce: maestosa si innalza nel punto più panoramico e, poco distante, trova spazio anche un altare di pietra a ricordare come qui si coniughino perfettamente il benessere fisico dato dal camminare a quello spirituale… Terminate le foto di rito, ci accampiamo poco più in là per goderci il meritato pranzo: qualcuno già pensa alla “merenda sinoira” che ci aspetta al pullman, ma intanto già fin d’ora non ci facciam proprio mancare nulla! La siesta post-pranzo viene interrotta dal richiamo degli AE che ricordano la necessità di esercitarsi un po’ con la bussola… alcuni allievi rispondono prontamente al comando, altri nicchiano un po’, ma alla fine si lascian convincere e in men che non si dica eccoli alle prese con carta e bussola per scrutare le vette, calcolare azimut, nominare le cime… sembra facile ma… forse è meglio lasciarci guidare ancora dagli AE per un po’!!! Terminata la lezione siam pronti per il rientro per buona parte del quale siam accompagnati da 3 splendide caprette nere, che non ne voglion proprio sapere di staccarsi dal gruppo… chissà, forse han saputo della merenda che ci attende al pullman!
La discesa avviene senza intoppi, a parte il caldo che rende sempre più forte il desiderio di una sorgente d’acqua… finalmente, all’arrivo, ecco la tanto attesa fontana che in un attimo viene presa d’assalto! Non resta che liberarsi di zaino e scarponi e… apparecchiare la tavola! Eh sì, perché dal pullman, ben custoditi in borse frigo, ecco emergere ogni ben di Dio: formaggi, salumi, torte salate e non, pizze, focacce, salatini, pavesini, crostate, fragole, albicocche, ciliegie... per non parlare dei vini (d’ogni tipo e d’ogni colore!) e dei digestivi! Povero autista… non può far altro che osservarci mentre noi ci deliziamo il palato prima con il salato poi con il dolce, senza tralasciare nessun assaggio… ovviamente solo per non offendere chi generosamente ha portato! Alla fine del banchetto son ben pochi gli avanzi e, prima di risalire sul pullman, non resta che salutare Pino ed Ornella ringraziandoli di cuore per la bella escursione che ci hanno organizzato regalandoci davvero una piacevole giornata!

La Maestra a Quadretti racconta...
Valle d’Aosta... sinonimo di gita escursionistica alternativa ai panorami già noti, di ritrovo con gli amici Pino e Ornella e... “comme d’habitude”... di gran buffet o ricca “merenda sinoira” (così mettiamo d’accordo i piemontesi “nostrani” e ci adeguiamo alla lingua autoctona della regione che ci ospita!)
Dal casello autostradale di Aosta i due amici valdostani, precedendo in auto il pullman, ci scortano fino al capoluogo Introd e, più precisamente, alla frazione Cré dove, in un panoramico parcheggio, ci prepariamo per iniziare la camminata.
La lettura del materiale informativo consegnatoci dagli accompagnatori ci istruisce sul fatto che Introd significa “entre-eaux”, ovvero “tra le acque” e che è conosciuto per essere stato un luogo particolarmente amato dai Pontefici. Qui hanno trascorso le loro vacanze, favoriti dalla quiete e dalla bellezza del luogo, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI; all’indimenticabile figura del Papa polacco è anche dedicato un museo: la “Maison Museé Jean Paul II”.
L’afa e la prima calura decisamente estiva ci accompagnano fin da subito; qualcuno già si lagna, ma altri ricordano che è d’obbligo “sopportare e tacere” considerando che appena una domenica fa toccava far i conti con temperature quasi invernali.
Fitte abetaie ombrose e scalini in legname e pietra che agevolano la progressione addolcendo i settori di percorso più impegnativi, consentono una salita tranquilla ed appagante.
Sostiamo in prossimità di una struttura adibita a colonia estiva dove, all’interno del perimetro, Pino indica l’abitazione che è stata dimora estiva dei due pontefici. Quando già il vociare allegro dei ragazzi lì in vacanza va scemando, una seconda sosta è d’obbligo nei pressi del luogo scelto da Giovanni Paolo II per le sue merende, riflessioni meditative e preghiere: effettivamente l’amenità del luogo ci permette di comprendere bene tale predilezione.
Decisamente suggestivo il panorama che osserviamo dalla Croix de Bouque, nei pressi della quale si trova anche una statua dedicata al pontefice a cui la comunità locale ha voluto rendere omaggio.
Panorama di ampio respiro e cerchia di montagne di tutto rispetto con impagabile vista sul Monte Bianco e sul Rosa.
È d’obbligo ricordare che questa gita, di fatto, rappresenta un’esercitazione pratica per gli allievi iscritti al corso i quali vengono dunque invitati a prendere in mano bussole e cartine.
Non tutti si dimostrano subito disponibili ad abbandonare la “pennichella”, ma la capacità persuasiva di Maicol riporta anche gli allievi più svogliati ai loro doveri.
La discesa a valle viene allietata dalla compagnia di tre caprette, desiderose di seguire il gruppo e animate da una buona dose di testardaggine derivante probabilmente dalla speranza di ricevere qualche ricompensa. L’intervento tenace di Bartolo permette di farle desistere con il plauso di molti che già tremavano all’idea di vederle razziare il nostro tavolo da pic-nic imbandito a festa.
A conclusione di questa giornata, non resta dunque che indugiare proprio sulla tanto attesa “merenda”, definita come tale in modo alquanto improprio dal momento che si rivela una carrellata di delizie salate e dolci da lasciare tutti non solo “appagati” ma, come sempre, viste le “limitazioni non ammesse e non concesse”... anche “provati”.
Oltre alla scelta sempre gradita di formaggi e salumi, meritano una menzione d’onore il bollito con “bagnet vert” di Margherita e Clemente, le melanzane in pastella di Ivo (cuoco provetto!), un già di per sé memorabile pane alle noci offertoci da Pino e Ornella, arricchito con lardo di Arnad e miele locale, frittate varie e torte salate, deliziose crostate con marmellate fatte in casa alle quali, considerando la mia predilezione, ho fatto fatica a dire basta... (dopo la terza fetta!!!)
Giri ripetuti di “pusa café”, anche se il caffè non è mai salito, devono aver reso poco lucido il pensiero di chi si è rivolto all’autista insistendo perché ci facesse compagnia con un bel bicchierino.
Meno male che la professionalità dello “chauffeur” non ha vacillato nemmeno per un istante e... forse un po’ stupito per l’insolita proposta che sicuramente voleva essere sinonimo di cortesia, ha prontamente ribadito: “Inutile prendere un pullman se il conducente cede alle tentazioni!”
E così... siam tornati a dimora col cuore sicuramente più leggero, ma... cosa più importante... in tutta sicurezza!

 
 

lunedì 3 giugno 2013

MONTE RUBBIO _ 2 GIUGNO 2013

Complice la voglia d’estate e le temperature finalmente gradevoli, per nulla spaventati dalla levataccia mattutina ci ritroviamo in 60 su per la val Maira per la terza uscita del corso di escursionismo. La gita di oggi, da Camoglieres verso il monte Rubbio, ci offrirà anche l’occasione per conoscere qualcosa di più della cultura alpina e approfondire quanto già ascoltato alle lezioni del corso. Certo, essere così numerosi non aiuta…e ci troviamo ad improvvisare un simpatico (quanto poco utile) telefono senza fili per far giungere anche ai fanalini di coda i nomi dei vari fiori che incontriamo lungo il percorso e che sapientemente Angelo (con il supporto di Carla e di Eliana) ci descrive…non ce ne vogliano i nostri maestri, ma con questi nomi latini siamo davvero un po’ in difficoltà! Ognuno ci mette del suo e alla fine…è già tanto che ricordiamo che si tratta di orchidee (selvagge, dice qualcuno… ma forse quello era un film…)! Ma l’abilità e la pazienza degli insegnanti è tale che a fine giornata qualcuno ricorderà di aver visto…l’orchidea che non fa la fotosintesi ma vive in simbiosi con un fungo (neottia nidus avis), o quella dai vistosi fiorellini bianchi (cephalanthera) o ancora quella tutta verde dal nome un po’ strano che avrebbe sicuramente ispirato qualche battuta o canzoncina al nostro Ago (coeloglossum viride - celoglosso verde). La voglia di imparare è tanta, per cui durante la salita, tra una pausa e l’altra, ci si ritrova (volenti o nolenti!) ad ascoltare spiegazioni che toccano un po’ tutti gli argomenti: si va dalle “lezioni” di geologia di Carlino sulle rocce calcaree, a quelle di Matteo sui ragni (maschi o femmine?) e sulle talpe, per poi concludere con un po’ di cultura alpina ascoltando Paola e Luigi parlarci dei terrazzamenti visibili accanto alle baite e della cospicua presenza di ortiche segno evidente della presenza in passato di letamai e dunque pascoli e bestiame… Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti! Il tutto condito da un panorama di tutto rispetto che si offre alla vista non appena usciamo dal bosco e dai profumi tipici dell’ambiente montano che tra una folata di vento e l’altra ci avvolgono piacevolmente… Il serpentone di escursionisti, guidato da Angelo e dalla nostra mascotte Francesco, pian piano si avvicina alla meta e, dopo un po’ di sali-scendi (secondo alcuni più sali che scendi!), ecco finalmente la croce, che possiamo solo osservare a distanza  ma che ci appaga comunque della fatica fatta per arrivare fin qua! Non resta che sistemarsi per il pranzo, ricco e abbondante come sempre, con vino e dolci a volontà… addirittura confezionati in porzioni singole per facilitarne la distribuzione (davvero gli allievi stanno superando se stessi!). Dopo un po’ di siesta ascoltiamo gli avvisi di Beppe per poi rimetterci in marcia e prendere la via del ritorno… la discesa è più veloce, ma offre comunque occasioni per chiacchierare, scherzare e conoscersi un po’ di più… arrivati alle baite Carla si distacca per accompagnare alcuni direttamente a san Damiano Macra  seguendo la strada ben segnalata, mentre il resto del gruppone continua sul sentiero dell’andata… Qualche goccia di pioggia rinfresca l’ultimo tratto di strada, ma è davvero poca cosa, utile giusto a verificare l’utilità di copri zaini e k-way! Arrivati alle auto ci diamo appuntamento a Dronero per concludere con la solita merenda e far la “gioia” di una giovane barista che sicuramente non si aspettava la pacifica invasione di 60 escursionisti: come sempre sappiamo farci perdonare e le diamo una mano (Dona si rivela un’ottima cameriera!)...ma forse la prossima volta conviene avvisarla prima…

Ma-Ester

martedì 28 maggio 2013

Punta Sellassa - domenica 19 maggio 2013


Questa imprevedibile e capricciosa domenica di metà maggio si caratterizza per l’estrema mutevolezza e variabilità oltre che di meteo,  anche di programma.
La pioggia torrenziale che inonda la Valle Po fino alle prime ore del giorno, non è certo di buon auspicio, ma le previsioni assicurano tempo sereno a partire dalla mattinata. Alle sette, effettivamente, le promesse si concretizzano: l’inconfondibile piramide del Re di Pietra e i suoi satelliti sono baciati dal sole, ma anche ammantati da una spessa coltre di neve fresca.
La quota neve inizia ben più a valle di quanto immaginato, tanto che le auto, ormai sprovviste di pneumatici invernali, cominciano a dare segni di cedimento poco oltre le Meire Miribrart di Ostana.
Nonostante l’intoppo iniziale, la meta resta quella da programma: Punta Ostanetta.
Fiduciosi...  iniziamo la marcia, senza sapere che oggi... le previsioni non verranno rispettate: poco sopra Pian del Ciarm, una perturbazione improvvisa ci regala i primi fiocchi di neve, che, a dire il vero, assumono la forma di minuscole sfere ghiacciate.
Che fare? Rapido consulto tra i grandi “capi” e... dietrofront... in direzione della più tranquilla Balma Boves, per un’anticipo di lezione sulla cultura alpina.
Ma ecco che, prima della deviazione per Punta Sellassa, la situazione meteo muta nuovamente e indirizza la marcia verso questa meta alternativa.
Il manto nevoso cresce passo dopo passo, ma il gruppo di testa, ostinato ed irraggiungibile, batte la traccia senza mostrare segni di cedimento e senza chiedere il cambio: complimenti ai nostri “martiri”!!
Prima della croce di vetta, neve, vento e sole si danno battaglia senza sosta, ma nessuno sembra più farci caso, perfino quando cerchiamo di difendere i nostri panini dall’ennesimo attacco di sfere ghiacciate che, sulla pagnotta... paiono granelli di sale grosso.
Saranno forse l’audacia e il coraggio di Gian e Maria che... sfidando la nevicata, immolano al cielo, prima di addentarla, una succosa fetta di melone, sarà solo fortuna, ma... dopo pochi minuti... l’ennesima tregua lascia spazio ad un orizzonte da cartolina: un oceano di cumuli biancastri che si rincorrono trasformandosi repentinamente.
Scendiamo alle auto soddisfatti per la giornata imprevista (dicono che un po’ di imprevedibilità renda la vita più interessante) domandandoci però: Punta Ostanetta o Sellassa? Corso di escursionismo estivo o in ambiente innevato? Sentiero polveroso o 35 cm di neve? Melone o cioccolata calda? Cappello con visiera o passeggiata romantica sotto l’ombrello come insegnano Mario2 e Ivo?

Poco importa, anche perché la giornata non è ancora conclusa e dobbiamo scendere prima a Paesana per salutare e ricordare i nostri amici Carlo e Marina, per poi continuare a ridiscendere la valle fino a Sanfront, dove, con la scusa di far conoscere le famose “crescentine di Ernesto” ai nostri nuovi amici albesi, banchetteremo tutti insieme in allegria.

La Maestra a Quadretti

mercoledì 8 maggio 2013

MONTE RICORDONE _5 MAGGIO 2013


Puntuale come ogni anno ecco che riparte il nuovo corso di escursionismo estivo... gli iscritti non mancano e domenica mattina ci ritroviamo davvero in tanti (una cinquantina tra allievi, istruttori e simpatizzanti) per la prima uscita del corso. La meta è il monte Ricordone, in Valle Varaita, da cui (a detta di chi c’è già stato) potremo godere di un’ottima vista sull’intera valle, sempre che le condizioni meteo siano favorevoli! Come ormai consuetudine la prima tappa è al Segnavia di Brossasco dove tra un cappuccino, un caffè e una brioche si inizia a fare un po’ di conoscenza con i nuovi arrivati o se ne approfitta per salutare chi da un po’ non si fa vedere alle gite… quindi, cercando di compattare al massimo le auto, eccoci in partenza per Rore, borgata Puy, da dove prenderà inizio l’escursione vera e propria. Calzati gli scarponi e sistemati gli zaini, veniamo divisi in 2 gruppi che, sotto la guida dei nostri AE, si incamminano lungo l’evidente sentiero che parte dalla borgata. Durante il cammino c’è spazio per ascoltare le spiegazioni degli istruttori e per cimentarsi nella conduzione della gita, alternandosi alla guida del gruppo per dare il giusto passo. Oggi abbiamo anche la fortuna di avere con noi una giovane promessa della Scuola di Escursionismo, il piccolo Francesco, che, con precisione svizzera, dà il cambio turno agli allievi nel condurre il gruppo… e guai a chi sgarra! Non mancano le soste durante la marcia… vuoi per ammirare il bel pilone segno della devozione popolare, vuoi per fare un piccolo spuntino al riparo delle baite della frazione Culet (nome che offre lo spunto per graziose foto ricordo…) o anche solo per riprendere fiato! Il paesaggio intorno a noi pian piano cambia e, dai boschi di querce e faggi, ci ritroviamo a calpestare un tappeto di aghi di larici per arrivare alla fine su un bel pendio erboso rallegrato qua e là dalle macchie colorate dei crocus fioriti.. Ormai davanti a noi è ben visibile la croce posta in vetta al Ricordone a perenne memoria di quanti persero la vita nel lontano 1885, quando il distacco di una valanga causò la distruzione di 3 borgate di Frassino… Un ultimo sforzo e finalmente siamo in vetta, veloci a scattare le foto ricordo e a trovare una buona sistemazione per goderci il meritato pranzo. Il tempo finora è stato clemente e ci consente così una siesta prolungata, per alcuni ottima occasione per sonnecchiare, per altri perfetta per chiacchiere e risate… Ma siccome oggi siamo qui anche per imparare qualcosa di più… ecco che gli AE ci organizzano un’anticipazione della lezione di primo soccorso, con una dimostrazione pratica del salvataggio di Lu che, a dire il vero, appare davvero poco “infortunata”… Terminate le operazioni di soccorso non resta che prepararsi a ripartire, prima che i nuvoloni diventino più minacciosi… Il rientro verso le auto avviene rapidamente e senza intoppi e, in men che non si dica, rieccoci alla borgata di partenza… appena in tempo! La pioggia inizia a scendere… ma ormai poco importa… non resta che ritrovarci  al Segnavia, per una rilassante merenda, dandoci appuntamento per le prossime escursioni.
Ma-Ester

martedì 5 febbraio 2013

Becetto - Baita del Lupo - domenica 27 gennaio 2013


Tra allievi del corso invernale, alla seconda uscita sul campo, accompagnatori più o meno graduati, semplici simpatizzanti, partiamo in quarantuno divisi in due gruppi (chi sarà stato separato a metà?).
La temperatura che, a sentir il meteo “profetico”, doveva essere “da brivido”, ci lascia invece allacciare scarponi e ciastre senza dover sfregare mani e saltellare sul posto.
Or dunque, lasciata la stradina innevata che prosegue diritta verso il Colle del Prete seguiamo il sentiero che si inoltra con percorso sinuoso nel boschetto di larici e betulle. La neve è farinosa e l’incedere non è poi così faticoso. Il percorso viene spesso frazionato da soste informative, culturali e riflessive su tutto ciò che riguarda la neve, le situazioni di pericolo, le possibili soluzioni: oggi viene chiesto agli allievi di essere “attenti osservatori”!
Così, tutti ne approfittiamo per ripassare la struttura dei fiocchi di neve ed i loro metamorfismi, le cause che potrebbero generare distacchi di masse nevose e le opportune azioni da svolgere per ridurre il più possibile la percentuale di rischio. Un’escursione in ambiente innevato presuppone il saper utilizzare il materiale in dotazione; Beppe ci ricorda che è necessario conoscere gli strumenti che, a volte, capita di indossare con aria di disappunto, ma... occorre aver presente... potrebbero salvarci la vita!
Nei pressi della Baita del Lupo, sono gli allievi a doversi destreggiare sull’uso di ARTVA, pala e sonda. Uno alla volta, in modo preciso e meticoloso, cercano di mettere in pratica quanto appreso durante la lezione teorica. Viene sicuramente riconosciuto l’impegno e, considerando che si trovano alla prima esperienza, non si procede a cronometrare il tempo impiegato, anche se si ribadisce l’importanza di restare sotto i quattro minuti.
La discesa, accompagnati da un cielo appena velato, è rapida ed allietata dalle “birbonerie” di alcuni che fanno fatica a mantenere la fila e procedono da autodidatti sul manto nevoso ancora immacolato.
Per fortuna Bartolo osserva, ma è clemente... Non solo non veniamo ammoniti, ma ci regaliamo anche una bella cioccolata calda o qualche “dolcetto” in allegra compagnia!
La maestra a quadretti!

sabato 19 gennaio 2013

Befana sulle ciastre 2013


Come ormai tradizione, a conclusione del periodo natalizio, ecco la consueta befana sulle ciastre! Quest’anno la meta prescelta è stata Pian Munè e, in particolare, la baita a Pian Croesio, dove i gestori accolgono gli escursionisti in un clima di familiarità e allegria e hanno organizzato per oggi un concerto de “I Polifonici del Marchesato”.  Siamo in tanti alle 8 alla stazione di Saluzzo pronti a condividere una giornata in buona compagnia e il gruppo aumenta ancora quando si fa la consueta pausa colazione al bar a Paesana… cappuccini, brioches, saluti e abbracci e poi via verso Pian Munè desiderosi di iniziare a camminare. In breve siamo pronti per la prova Artva e ci incamminiamo a passo spedito verso Pian Croesio…il primo tratto è un po’ gelato (forse servivano i pattini?), in alcuni punti la neve manca proprio, tanto che c’è persino chi non indossa nemmeno le ciastre, preferendo calpestare il sottile strato di neve con i soli scarponi! Continuiamo a salire, a passo spedito, godendoci il panorama che pian piano si presenta ai nostri occhi e concedendoci ogni tanto qualche pausa per ricompattare il gruppo, sgranocchiare qualche biscotto (Plasmon, ovviamente!) e bere un po’ di tè caldo… man mano che si sale la neve per fortuna aumenta, tanto che veniamo anche superati in marcia da chi, armato di sci o tavola, si appresta a godersi una bella discesa.
Tra una chiacchiera e l’altra, in breve risaliamo il versante seguendo la seggiovia (tristemente ferma) ed eccoci finalmente in vista della baita: siamo in perfetto orario! Alleggeriti da ciastre e zaini, ci sistemiamo al caldo per gustarci un bel piatto di polenta in attesa che il concerto abbia inizio... A mezzogiorno, puntualissimi, i coristi entrano in scena e noi, svelti svelti, usciamo a prendere posto per goderci lo spettacolo insieme al numeroso pubblico giunto nel frattempo. Che dire, il panorama mozzafiato e la splendida giornata offrono una cornice di tutto rispetto per un concerto e i coristi non deludono le nostre aspettative, anzi! Per un’ora filata ci allietano con il loro vastissimo repertorio, emozionandoci con le loro calde note, la loro allegria e semplicità…impossibile trattenersi dal canticchiare a mezza voce o semplicemente seguire il ritmo e battere il tempo e gli applausi sgorgano numerosi e spontanei! A concerto concluso, dopo esserci concessi chi un altro caffè, chi ancora 2 passi sulla neve, ci rimettiamo in marcia per ritornare a valle… il sole sta pian piano sparendo alla vista e, lasciando la baita alle spalle, il gruppone inizia la lenta discesa, fermandosi di tanto in tanto per assaporare ancora un po’ lo splendido panorama e tentare di riconoscere qualche paese in lontananza o qualche cima innevata.
In breve siamo alle auto e non resta che salutare chi deve scappare in fretta o darci appuntamento da Natale a Paesana per fare ancora merenda insieme… Anche oggi è stata una bella giornata e sicuramente ciascuno di noi rientra a casa con serenità e tranquillità in abbondanza per affrontare in modo più lieto la settimana che ci aspetta… merito degli organizzatori della gita, degli ospitali gestori di Baita Pian Croesio e dei Polifonici del Marchesato che han saputo offrire una splendida colonna sonora a una rilassante domenica sulla neve… alla prossima!
Ma-Ester

martedì 11 dicembre 2012

BAGNOUR 9 DICEMBRE 2012


Come conciliare il desiderio di andare su per i monti in buona compagnia con lo sgomento all’idea di dover mangiar pranzo consumando un panino al freddo di questi giorni? Semplicemente aderendo alla proposta di Monica: una bella gita al rifugio Bagnour dove ci attende una fumante e gustosa polenta! Siamo in tanti ad aver accolto l’invito e, dopo la rituale sosta al Segnavia per una rapida colazione, eccoci tutti e 25 in borgata Alboin, pronti ad indossare scarponi, ciastre e artva, e ad imbacuccarci per bene con guanti e berretto per ripararci dall’aria pungente di questa mattina. Son le 9 quando, superata la prova cancelletto fatta da Bartolo, ci inoltriamo nel bosco dell’Alevè attraversando la piccola borgata… la neve in questo primo tratto non è molta e qua e là riaffiora il letto di aghi di pino che ricopre il sentiero… Più si sale, però, più la neve aumenta ed inizia dolcemente a scricchiolare sotto le nostre ciastre, contribuendo a rompere il silenzio che avvolge il bosco. La fatica della salita ci fa sentire meno il freddo (che a dire il vero è meno pungente di quanto temessimo) e, quando ci fermiamo per sgranocchiare qualcosina presso le grange, molti si son già liberati di diversi strati d’abbigliamento! Proseguiamo verso il Lago Secco, superando il bivio che ci riporterebbe a Castello: il capofila Maicol accelera un po’ il passo (forse teme di non arrivare in tempo per l’aperitivo?) ma prontamente viene invitato a rallentare da Lu (proprio lei!! sottolinea Maicol) per recuperare il resto del gruppo, come insegnan da sempre i nostri bravi istruttori… Breve sosta per la foto di rito “sul lago” ed eccoci pronti ad affrontare l’ultimo tratto che ci porta dritti dritti al rifugio: 2 ore di cammino e ora non resta che gustare la famosa polenta! Ci godiamo il sole che illumina questa giornata e attendiamo con pazienza (quasi tutti: c’è anche chi, forse per timore di qualche cane nei paraggi, addenta il panino che ha ancora nello zaino…) di venire invitati dai simpatici gestori ad accomodarci: l’attesa è breve e in men che non si dica ci ritroviamo comodamente seduti al calduccio, con davanti a noi gustosi e abbondanti piatti di polenta… Anche il vino non manca (come sempre del resto) per cui in poco tempo l’atmosfera si fa particolarmente allegra, soprattutto nella prima tavolata dove, tra non poche risate, si apre addirittura una “campagna acquisti” in vista del prossimo corso di ciastre: ma qui i pareri non son concordi, c’è chi lamenta troppe presenze femminili e chi minaccia di non tenere il corso in presenza di troppi maschietti! Chissà chi l’avrà vinta? Terminato il pranzo lasciamo il posto agli escursionisti arrivati dopo di noi e ci godiamo ancora un po’ il tiepido sole, finchè l’aria sempre più pungente ci ricorda che è ora di rimetterci in marcia. Per il ritorno seguiamo una via alternativa, scendendo per un tratto verso Castello per poi  riprendere il sentiero che si ricongiunge al bivio per il Lago Secco… e così ci tocca, a malincuore, un altro po’ di salita… ma bisognerà pur smaltire la polenta, no? C’è chi brontola per la deviazione, chi se la ride, chi semplicemente si gode la discesa sulla neve e, in circa due ore, ritorniamo alle auto… qualcuno prosegue la gita con la classica merenda al bar, qualcuno torna subito a casa, ma tutti abbiam la certezza di aver trascorso una bella giornata, in buona compagnia, godendo di un panorama capace di farci dimenticare per un po’i soliti guai e tormenti di ogni giorno…
Ma-Ester