giovedì 12 novembre 2009

NOTTURNA PIAN MUNE'

La LUNA

La luna un richiamo forte ha lanciato,
“Spettacolo in vetta v’ho preparato;
Salite più in alto elevatevi un po’,
io a schiarire il passo starò”.

Il giorno geloso, pesante ha scherzato,
pensando alla luna che ci avrebbe abbracciato;
ordine ha dato a nuvole e nebbia,
chiudete il sipario, inizio non abbia.

Ma quando la luna sorride e promette,
nessuno riesce a metter manette;
Partiamo, siam pochi, sembriamo gli eletti,
di certo sappiamo che non siamo perfetti.

Salendo voltiamo a respirare la valle,
è un peccato marciare volgendo le spalle;
quanta energia sentiamo arrivare,
osservando la valle ch’è tutto un brillare;
pensiamo ai rimasti col Grande Fratello,
a farsi appiattire il rimasto cervello.

Si sale e la luce sembra aumentare,
ogni dettaglio riusciamo a scrutare;
il viso d’ognuno diverso ci appare,
quasi che l’anima riusciamo a vedere.

Spente le pile, in zaino riposte,
vediamo più cose, di giorno nascoste;
Il fresco via via più freddo si fa,
non è certo questo che ci fermerà.

Si passa fontana che acqua non butta,
consola l’idea che in ogni zaino una but(t)a;
Licenza poetica, l’AE ha confermato,
da Trinca Maria lui s’è diplomato!


Si arriva alla meta, nessuno ci attende,
qui tutti ormai han levato le tende;
ma per magia un’ara compare,
e tutti intorno c’invita a restare.
I posti son otto, son di misura,
questo è un miracolo della natura
La Luna là in alto manda un segnale,
S’accendan le luci, si cominci a sognare.

Con torce, faretti e la luna migliore,
il palco d’incanto è tutto un bagliore;
salami e formaggi a sacrificio sull’ara,
per dolci e plum kake è giunta ormai l’ora.
Mundaj e poi vino padroni di scena,
il freddo a scacciar da ogni piccola vena.

Corona a tal festa sarebbe il caffè,
ma una granDona ha portato il brulè;
quasi un ricordo il freddo del posto,
nello zaino-compagno, ogni cosa riposto.

C’illumina ancora il viso a la mente,
mentre pian piano giù si discende.
Il viaggio è finito, andiamo a dormire,
ma al prossimo fischio pronti a partire,
la Luna che ammicca, vieni con me,
Unerzio, Viviere, oggi……… Pian Munè!


RALLENTA. RESPIRA. VIVI.



L’INDIOS

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