domenica 25 gennaio 2009

Le conce…


Vista la nevicata di ieri e le previsioni di oggi… eravamo entusiasti più che mai per questa gita…

Ritrovo in 24 a Sampeyre nel bar (mmm non ricordo il nome, nel parcheggio del supermercato) ma fa un cappuccino con tanto di disegno fantastico… “ ‘n darmage ruvinelu”…

Lasciamo le auto a Pontechianale… nel parcheggio della seggiovia… ci “addobbiamo” a puntino… e attraversata la strada iniziamo la salita verso la nostra meta… il pendio si fa subito ripido così che ci  scaldiamo in fretta… dieci minuti dopo ci inoltriamo in un ambiente fatato… ormai il paese e alle spalle, i rumori spariti, sentiamo solo il ritmare delle nostre ciastre e del fiato che man mano diventa insistente… passiamo tra i larici... in alto due bellissime baite… sarebbe bello passarci qualche periodo in tranquillità e solitudine… staccando da tutto e da tutti…

La neve fresca caduta il giorno prima è leggermente pesante, ma per fortuna seguiamo una traccia già battuta il mattino presto… scopriremo che è stata fatta da due snowbordisti…

La manna dura poco, dopo un po’ siamo costretti a lasciarla per dirigerci verso la meta…

Alla nostra destra il bosco di abeti che termina sulla cresta Savarensc e ancora carico di neve… un detto piemontese racconta che la neve verma sugli alberi attende altra neve… chissà domani…

La coltre di neve fresca aumenta insieme al dislivello… dopo un’ora e mezza di cammino e 400m metri siamo già a 25cm…

La nostra via e tutta da tracciare e i volontari pochi… così che dopo  il contributo di Monica e Marco, restiamo io, Mario e Bartolo alternandoci a tracciare…

Dopo quasi tre ore arriviamo alle Conce… il punto panoramico  con vista sul Re di pietra del sentiero alto che dall’arrivo della vecchia seggiovia porta al Rifugio Vallanta…

È stata una bella sfacchinata, dopo circa 850m, ma ne vale veramente la pena… il sole caldo è molto piacevole… a volte gioca a nascondino con le nuvole… ma illumina di una luce particolare il versante ovest del Monviso…

Da qui la vista spazia dal vallone di Vallanta con il rifugio ben visibile in fondo… al bivacco Berardo… al canalone che porta ai laghi delle forciolline, al vallone delle Giargiatte …

Alle spalle il Pelvo, la Marchisa, il “nostro” Faraut, Cima Colla Lunga, Monte Salza, Tour Real, Rocca Niera, Roccoa Bianca, il colle Saint Veran…

Il silenzio è padrone di questo momento… ognuno di noi gode a modo suo dello spettacolare anfiteatro delle nostre montagne… chissà quali i pensieri che passano per la testa…

Pranzetto al sacco, come dessert la Torta della nonna di Mula e quella al cioccolato di Marco Lamberto…

Alle 14.00 riprendiamo la discesa… appena passati i tratti ripidi diamo sfogo alla nostra fantasia nel tracciare il proprio sentiero… il pendio sembra arato… breve pausa per apprezzare l’ultimo sole e rientrare dalle macchine già in ombra da parecchio…

La curiosità ci porta fino a Chianale per vedere la slavina caduta prima di Natale su alcune case dell’abitato…

Impressionante…

La furia della neve ha buttato giù muri, divelto tetti, spazzato balconi, si è infilata nelle stanze facendo scoppiare porte e finestre…

Per fortuna è caduta prima delle feste… evitando le persone…

Come consuetudine concludiamo la giornata al bar per qualcosa di caldo programmando già la prossima gita…

A presto allora…

Mula

 

 

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