martedì 26 maggio 2009

14°CORSO DI ESCURSIONISMO - 2ª uscita: S.Lucia della Vardetta - 24 maggio 2009 (By Ago)

I partecipanti alla seconda uscita del corso sono quarantacinque.

Nonostante il rado sole oggi fa veramente molto caldo(!)… mentre ci prepariamo alla salita e cerchiamo in lontananza il famigliare profilo del Monviso, che però è nascosto da vaghe nubi.

Alle 9,30 iniziamo l’escursione in val Po nei pressi delle Grange Inferiori di Calcinere (930), la meta di oggi è la chiesetta alpina di “Santa Lucia della Vardetta” a quota 1618.

Con i diciannove allievi divisi in due gruppi procediamo inizialmente su di un’ampia strada sterrata (che incroceremo poi di nuovo più in alto) per poi proseguire su una facile mulattiera che s’inerpica tra prati e rada vegetazione di castagni, noccioli, grandi faggi e le immancabili betulle.

Peccato manchi un pò di venticello a rallegrare la comitiva che, dopo le spiegazioni degli istruttori riguardo l’orientamento nei pressi delle grange Superiori (1060), sale accaldata verso la vetta.

Poco prima di incrociare nuovamente la strada sterrata a quota 1350 (ore 10,50) incontriamo un orbettino che si mimetizza sul ciglio del sentiero e che, disturbato dal nostro passaggio, se la squaglia velocemente pur essendo cieco!

Verso le 11,45 raggiungiamo la meta: su di un ampio spiazzo erboso c’è una maira già adibita a piccolo ovile e la bella Chiesa di Santa Lucia della Vardetta qui eretta nel 1936.

Il panorama è bellissimo, tutto attorno possiamo ammirare la verde vallata sottostante, lo sguardo spazia fino alla pianura: in primo piano c’è il Monte Bracco circondato dalla verde campagna punteggiata dai centri abitati.

Sul versante opposto l’abbondante neve del passato inverno ha disegnato per noi una bianca “curva di livello”, una linea orizzontale a quota 1800-2000 metri che rappresenta un anticipo della lezione di orientamento che faremo oggi.

Dopo aver consumato il pranzo, gli istruttori raggruppano gli allievi poco più in alto ed armati di bussola, altimetro e cartina, tornano pazienti a spiegare i segreti dell’orientamento come già fatto giovedì sera in aula… certo quassù è tutto più facile, più interessante… ed anche più bello!

A seguire il nostro medico, Paola, ci spiega brevemente le attenzioni che dobbiamo porre riguardo all’alimentazione quando andiamo in montagna.

Alle 15,30 prendiamo la via del ritorno, non prima di aver dedicato un minuto di raccoglimento ai nostri cari amici già scomparsi: Renato Rei, Livido Bertorello, Gianni Ferrari, Ciancarlo Crotto,  Beppe Buffa e Armando Maggio.

Per variare la discesa seguiamo la direzione sud-ovest e, dopo alcuni piccoli guadi… raggiungiamo il colletto “Testa d l’Asu - Chastel d la Soma” che superiamo per poi scendere in mezzo ad una verde pineta. Ora il gran caldo è un po’ mitigato all’ombra delle alte conifere… mentre raggiungiamo le meire Manjoa (1340) e quindi la strada sterrata ore 16,30.

Alle 17,30 siamo alle automobili, e quindi dal Bar di Natale per la meritata bevuta finale e le allegre chiacchiere di fine giornata… 

- La Ginestra fiorita -

Nel sottobosco in direzione “Vardetta”

per il caldo sentiero si va senza fretta,

a primavera inoltrata già si sente l’odore

della Ginestra e del suo giallo fiore…

«Com’è che dal mar dove sovente ti trovi

sei salita quassù sulle pietre e tra i rovi?»

«Spero non ti disturbi la mia presenza un pò strana

son venuta quassù… per il bel panorama!»

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