martedì 17 marzo 2009

Da Oncino a “Testa d’ Nona” -15 marzo 2009 (By Ago)


Questo grande inverno, non sembra risentire dei primi tepori della vicina primavera…

Così ci ritroviamo in 31 sopra ad Oncino, alle Meire Bigoire (1500m), alle 9,30 pronti per salire alla Testa di Cervetto, forse più nota come “Testa d’ Nona”.

Il tempo è bellissimo, c’è appena un pò di foschia a fondo valle, ma quassù splende il sole!

La temperatura è alta, mentre in fila indiana saliamo in direzione sud attraversando un ponticello coperto da oltre un metro di neve e schivando i radi arbusti che sbucano dalla neve bella e compatta. Il gruppo dei “descamisados”, che all’inizio erano pochi, in breve diventa la maggioranza, il sole si fa sentire ed i più previdenti (…dalla pelle sensibile!) cominciano a spalmarsi chili di crema dappertutto…

Dopo alcune brevi soste a quota 1650(ore 10) e 1860(ore 10,30) continuiamo nella veloce salita, con appena qualche pausa per ammirare alle nostre spalle la magnifica vista del Viso che diventa sempre più spettacolare… certo in una cornice così stona un pò il copricapo da “panda” che l’immancabile Ieio sfoggia… tutto sudato!

Durante la pausa “panoramica” a quota 2100 (ore 11,20), Luigi ci indica in direzione nord un luccichio sul lontano gruppo del Rosa… probabilmente è il riflesso del rifugio Quintino Sella dove qualche fortunato ha in passato dormito prima di salire al Castore… spettacolo!

Ore 12,10 finalmente… Testa d’ Nona (2350m) !

Posto bellissimo, panorama a 360°, neve copiosa dappertutto, sole caldo e gradevole… chi insiste a non darsi la crema è un temerario!

Ci sparpagliamo sulla sommità arrotondata ed “imbandiamo” la tavola (la coperta di Mario!) con salami, formaggi, dolci, vino, caffè, pusa-caffè… ed altre leccornie che condividiamo allegramente.

Tra un assaggio ed una chiacchiera, c’è chi si gode il panorama, chi sonnecchia al sole e chi imbastisce la rima di giornata…

Peccato che verso le 14,30, dopo le foto di rito, dobbiamo riprendere la via del ritorno… naturalmente non prima di esserci dati di nuovo un po’ di crema!

La discesa è instabile e quanto mai variegata, ma non ai vari gusti di gelato (n.b. la granita ce la facciamo noi… condendo un po’ di neve col Genepì!), è variegata perchè la portanza delle ciastre varia istante per istante, di conseguenza ci esibiamo volentieri in… ruzzoloni e capriole!

Dopo numerose pause… per goderci ancora un po’ il bel panorama, alle 16,30 raggiungiamo le auto. Prima di salutaci ci fermiamo a chiacchierare ed a ristorarci al vicino Bar, rischiarati dall’ultimo sole e dal riflesso rubino di chi…  non si è dato la crema!

Gita spettacolare(!), non abbiamo alcuna voglia di ritornare alla pianura, perché quassù c’è la gioia di stare in questi posti incantati… assieme a tanti impagabili amici!  

- In testa? La “cosa”…! -

Siamo in trentuno verso il Cervetto

dalle Bigorie con un tempo perfetto

la neve è bella e noi siamo in tanti

abbiamo tutto il futuro davanti!

Poi lassù in cima il paesaggio è divino

in mezzo ai salami già spunta il vino

e dopo al vino e al pusa-cafè…

è meglio se dormo che non sto più in piè!

Cosa volere... non c’è di meglio

se dopo al sonno al tuo risveglio

ti resta in “testa” (d’ Nona!) la “cosa” di Lù

che cosa mai… puoi chieder di più!

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