martedì 3 marzo 2009

Andiamo a trovare i nostri valdostani…


Sabato 28 febbraio 2009: Tocca a noi andare trovare i nostri carissimi amici della Val d’Aosta…

L’autogrill di Scarmagno è il ritrovo tra le due carovane di automobili, quella di Saluzzo e quella di Carmagnola… arriviamo tutti puntuali per l’una… il languorino si fa sentire… così che ad un tratto spuntano i salami, il vino, il formaggio, gentilmente offerti dal trio Pedro, Gepe e Bartolo… il cofano della mia macchina fa da tavola… il tagliere con su i salami affettati, la borsa del pane, le bottiglie di vino attirano l’attenzione dei molti passanti… che frettolosi entrano per consumare le cibarie varie dell’autogrill…

Dopo il caffè proseguiamo il viaggio… arriviamo al punto di ritrovo ad Aosta, dove Ornella e Pino ci attendono impazienti.

In testa i nostri amici, a seguire noi per le vie ancora sconosciute del capoluogo… fino ad un parcheggio in centro dove lasciamo le auto.

Iniziamo la visita turistica della città “romana” (http://it.wikipedia.org/wiki/Aosta): la Cattedrale, il teatro romano, la bellissima chiesa di Sant’Orso, la Porta Praetoria, l’arco di Augusto, Piazza Chanoux, la principale di Aosta, dove si affaccia il municipio… dedicata ad un martire della resistenza valdostana…

Dopo la scarpinata e la visita alla città egregiamente raccontata dalla carissima Ornella, ci concediamo un attimo di pausa ad un bar sulla via principale… il vin brulè è la bevanda più gettonata…

Prima di andare in albergo, Pino ci accompagna da un produttore di formaggio all’imbocco della Valpelline… parcheggiamo nel cortile del Caseificio Duclos e scendiamo al piano sottoterra, dove si trova il caveau del formaggio valdostano.

Migliaia sono le forme, oltre alla “regina” fontina, sono moltissime le altre tipologie del prelibatissimo formaggio locale, stagionato, fresco di varie forme e consistenza…

In un attimo ci attorniamo al tavolo della degustazione per assaggiare il pregiamo formaggio… come bambini in attesa del gelato…

Il signor Eliseo è indaffaratissimo a tagliare le porzioni per i “nuovi clienti” mentre la moglie si prodiga a preparare i pacchettini…

Ognuno di noi esce dall’azienda con la sua borsa di prelibatezze soddisfatto dell’acquisto dirigendosi verso le auto con il ricordo del profumo e della strada per una prossima visita.

La colonna di auto ritorna ad Aosta per raggiungere l’albergo… prendiamo velocemente le stanze e scendiamo per cena.

Il simpaticissimo titolare ci fa subito sentire a nostro agio… il vociare delle trenta persone che formano la tavolata riempie la stanza…

Dopo la cena deliziosa e abbondante alcuni di noi fanno quattro passi per le strade limitrofe all’albergo; non abbiamo voglia di andare a dormire, cerchiamo in tutti i modi di prolungare la giornata e tirare fino a tardi anche se il giorno seguente ci toccherà una bellissima escursione impegnativa…

Domenica 1 marzo 2009…

Ore sette sveglia, mezz’ora dopo siamo già alla colazione… breve sguardo al tempo poco clemente… infatti inizia a piovere… la delusione corre su tutti i visi… ma tentiamo lo stesso…

Ci dirigiamo in macchina al punto di partenza dell’escursione con le auto in Valpelline presso il villaggio Doues…

Iniziamo la salita al Rifugio Letey verso le 9.30… tra qualche fiocco di neve e la nebbia che rende uniforme il paesaggio… passiamo vicino ad una bellissima baita, breve tempo per respirare… riprendiamo il percorso, altre baite ancora coperte di neve e qualche albero qua e là si intravedono a malapena tra la foschia… sembrano fantasmi, spariscono e riappaiono in un attimo… attraversiamo il bosco su una strada pianeggiante… arriviamo all’immenso (così dicono i nostri amici) pianoro chiamato Plan Debat a 2076m dove d’estate è possibile arrivare in auto… la salita di qui in poi si fa meno ripida, ma l’assenza di alberi, la nebbia e il manto nevoso sono un tutt’uno… una sensazione strana… sembra di galleggiare nel bianco candido senza destinazione, senza meta…

Ad un tratto si vedono davanti a noi le pareti nere della montagna che si innalzano appena dietro il rifugio (http://www.inalto.org/it/relazioni/racchette_da_neve/rifugio_letey); appare quasi istantaneamente appena sopra un cucuzzolo di neve… in breve arriviamo nei pressi dell’ingresso principale… quasi mille metri di dislivello, uao!!!. La gioia è immensa anche se a malincuore non riusciamo a vedere la catena montuosa di fronte a cui fanno parte il Grand Conbin (http://robuzz.altervista.org/combin/index.htm e il Mont Gelè (http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Gelé)

Sgranocchiamo qualcosa, nella speranza che la nebbia lasci spazio al bellissimo panorama così decantato dai nostri amici…

Niente da fare, oggi non è giornata per i panorami… foto ricordo davanti al rifugio… e via riprendiamo la strada del ritorno… scendiamo velocemente facendo alcune tappe lungo il tragitto… alle 16.00 siamo di nuovo dalle macchine…

Partiamo con destinazione Brissogne, dove avremo il piacere di assaggiare le prelibatezze valdostane nella merenda sinoira presso l’agriturismo La Famille

La giornata è ormai alla fine, è passata velocemente… è già ora di ritornare a casa… ci salutiamo calorosamente con la promessa di rivederci il prossimo anno…

Un doveroso ringraziamento va ai nostri carissimi amici Ornella e Pino… sempre gentili, disponibili, anche quest’anno sono stati formidabili nell’organizzare per noi questo meraviglioso weekend tra le loro splendide montagne.

Foto Cai Aosta (http://www.caivda.it/sito/homepage.asp)

(Mula)

 

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