martedì 24 giugno 2008

13° CORSO DI ESCURSIONISMO – Minitrekking Rifugio del Carro 21-22giugno08 (By Ago)


-Sabato 21 giugno- Di buon mattino e di buon grado (tutte facce molto sveglie!) in 27 sfrecciamo in Val Susa, attraversiamo il Frejus, sconfiniamo in Francia e saliamo nel Parco Nazionale de la Vanoise in direzione del colle de l’Iseran. I «motori» di questo minitrekking con cui termina il corso, sono Stefania, Flavio e Luigi, che in località Bonneval (1850) ci compattano a forza in sole cinque auto, con cui poi proseguiamo fino a quota 2480 (n.b. domani si capirà meglio questa genialata!)
Perfettamente attrezzati, compresi occhiali da ghiacciaio, ghette, bastoncini e qualche piccozza, alle 9,50 iniziamo a salire in direzione nord-est verso il Rifugio del Carro che ci attende a quota 2760. Il tempo è bellissimo, il caldo sole inizia a sciogliere l’abbondante neve che a sprazzi ricopre il versante appena sopra di noi: sarà proprio la neve la principale protagonista di questi due giorni in alta quota! Subito ci cimentiamo in un ripido “salto” che, con qualche variazione al sentiero, in soli 40 minuti ci porta a quota 2690. In basso domina il verde brillante dei prati e dei boschi, mentre siamo circondati da alte cime imbiancate.
Dopo l’impegnativo inizio, proseguiamo mantenendo la quota, alle 10,45 eseguiamo ripetuti attraversamenti di larghe lingue di neve, l’equilibrio degli allievi viene messo alla prova ed essi si dimostrano agili e reattivi! Avanziamo concedendoci solo alcune brevi soste per osservare le cornici ed i seracchi di neve sul versante opposto, alle 12,20 ci accorgiamo di essere inconsciamente scesi a quota 2600, mannaggia (!) ora ci tocca risalire a quota 2700, che raggiungiamo alle 12,40 per fermarci a pranzo. Mentre sgranocchiamo il pasto, restiamo piacevolmente sorpresi nello scorgere in lontananza il rifugio: una macchia scura in mezzo alla neve!
Rinfrancati, anche dalla vista di un giovane camoscio, alle 13,50 riprendiamo il cammino ed ancora una volta scendiamo di quota fino a raggiungere il lago “del Pis” (2655) ancora abbondantemente ghiacciato. Ora c’è molta neve, attraversato un ponticello a quota 2600, iniziamo una greve salita seguendo un “traverso” che sembra non finire più! Siamo sudati ed accaldati quando, alle 15, ci fermiamo per una sosta nei pressi di un cippo panoramico (2755), per poi rituffarci in discesa in un magnifico falsopiano di neve che racchiude cascatelle, laghetti, ponti di ghiaccio… in poche parole bellissimo! Qui si mescolano vari colori: il bianco candido è alternato ad un debole rosa (vecchia nevicata con sabbia), al verde-blu del ghiaccio, alla trasparenza dell’acqua che scorre veloce, all’opaco delle grandi cascate!
Dopo aver passato il Pian Sec (2700) dove c’è un mucchio d’acqua(!), alle 16 superiamo un’imponente cascata e raggiungiamo finalmente il rifugio. Siamo belli e contenti: tra una salita e l’altra in totale abbiamo oggi percorso oltre 12 km (n.b. domani ne faremo di più!). Dopo la sistemazione nelle spartane camerate, attendiamo l’ora di cena godendoci il sole ed eseguendo dalla finestra alta del rifugio alcune inaspettate manovre di corda che strappano un’urlo agli astanti: “Pieroooo… recupera i salami!”
Dopo la gradita cena, iniziata con insaccati nostrani e terminata con vari Genepì ed affini(!), ha riscosso grande successo presso i cugini e le cugine d’oltralpe l’esibizione del nostro duo Beppe & Piero (+coro) che cantano appassionatamente! N.B. E’ stata ventilata la pubblicazione delle foto sur Le Figaro!

-Domenica 22 giugno- Ieri il sole non tramontava più: era il giorno più lungo, ma oggi è comunque arrivato presto: sveglia ore 6,00, colazione ore 7,00, foto e partenza dal rifugio ore 7,45. In 24 attrezzati di tutto punto saliamo verso il colle procedendo quasi costantemente su neve dura e compatta. Il tempo è sempre bello, gli allievi pimpanti procedono spediti su di uno spettacolare traverso che ci porta a quota 3000 (ore8,45).
A quota 3050, la salita si fa ancora più ripida e dura, in 7 ci fermiamo sul falso-piano mentre il grosso del gruppo sale ancora fino al colle del Carro raggiunto alle 9,30. Pensate è la “Cima Coppi” di tutti i corsi d’escursionismo: mai avevamo raggiunto i 3150! Bravi, bravi! Tornati a quota 3050, tutti assieme ricordiamo i nostri cari amici che non sono più con noi: Livio Bertorello, Beppe Buffa, Giancarlo Crotto, Gianni Ferrari e Renato Rey che certamente ci stanno guardano dall’alto…
Dopo un’esemplificazione pratica di soccorso con corda, imbraco di fortuna e piccozza, eseguita da Beppe, Bartolo, Flavio e Piero, riscendiamo nella neve ormai molle al rifugio osservando dall’alto il lago Nero ed il lago Bianco che si intravedono appena sotto di noi.
Dopo il veloce pranzo, alle 12,15 iniziamo la discesa, giunti al Pian Sec svoltiamo a sinistra su un nuovo sentiero e con un “tuffo” attraversiamo praticelli, fiumiciattoli, ponticelli distrutti, fino a fermarci sotto una grande cascata a quota 2400. Sono le 13, il cielo ha avuto pietà di noi ed alcune rade nuvolette, mai viste in questi due giorni, sbucano provvidenziali a proteggere questo “quasi abbrustolito” gruppone…
Osservato un notevole “orrido” scavato dall’acqua sotto la già menzionata cascata, alle 14,10 raggiungiamo la strada sterrata. Fa molto caldo e la nostra speranza di essere alla meta s’infrange in un lungo sali-scendi tra prati e boschetti che alla fine ci porta a Bonneval (1850) alle 15,40. Qui si materializza la genialata di ieri, i sei autisti pigiati nella rombante auto di Giancarlo si fiondano ai 2480 a recuperare le auto!
Che menti(!) un applauso a Stefy, Flavio e Luigi, organizzatori avveduti!
Durante la pausa ristoratrice al Bar, prima del ritorno al suolo natio, ci complimentiamo a vicenda per il notevole successo di questa “due giorni” in alta quota!
Grazie a Beppe(el diretur), agli AE: Stefania, Bartolo, Flavio, Luigi, Piero, agli allievi: Elena G., Elena S., Fiammetta, Manuela, Marina, Sara, Simona, Andrea, Beppe, Davide, Mario, Paolo, Silvio, agli Aiuti+Aggregati: Anna, Monica, Ago(me), Beppe B., Beppe F., Davide, Giancarlo e Ieio perché, se anche uno solo di loro non ci fosse stato… non sarebbe stato così bello!

- La neve a colori -
Lassù in Vanoise di là dei monti
oggi la neve è diversa da qua
noi siamo venuti a vederla in tanti
è di tanti colori: bianca, azzurra e… lillà.
E tu non ci credi se non ci sei venuto
lassù sul laghetto ancora gelato
e sul ponte di neve non ancora caduto
rischiando l’ammollo non ci sei passato!
Ma nel giorno più lungo i più belli colori
tra un’allegra cantata fra monti scoscesi
sono gli occhi, i sorrisi, che riscaldano i cuori
di noi Italiani… sopra ai monti francesi!

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