mercoledì 30 gennaio 2008

Con le "Ciastre" in Valle Maira




Favoriti dalla bella giornata ci siamo ritrovati in sedici alla frazione Castellaro di Celle Macra (1451) pronti ad affrontare i bei pendii innevati circostanti.
Iniziamo la salita alle 9,15 seguendo il sentiero che serpeggia in un rado bosco e che dovrebbe condurci alla meta prefissata: il monte Bastia (2134).
Alle 9,45 raggiungiamo un pianoro a quota 1600, qua la neve è più alta e ventata, seguiamo la mulattiera che sale tra alti pini ed abeti per sbucare su di un ampio colle (1700) alle 10,20.
Davanti a noi si apre un ampio panorama sulla sottostante pianura, il tempo è sempre bello e nonostante un po’ di vento la temperatura è gradevole, dopo aver costeggiato una baita a quota 1800, continuiamo la salita che ora si fa più ripida ed impegnativa.

Più saliamo e più il panorama sotto di noi si allarga in ogni direzione, quando raggiungiamo quota 2000 con lo sguardo possiamo spaziare dalle Marittime, al Monviso e su su verso nord fino a distinguere il profilo caratteristico del Cervino!
I nostri fidati responsabili ci distolgono da questo spettacolo veramente notevole, per dirci che da questa quota in avanti non ci sono più le condizioni di sicurezza per proseguire. Un po’ di delusione serpeggia tra la “ciurma” che però, compresa la situazione, accetta di buon grado la variazione: almeno ora possiamo goderci questo spettacolare panorama con calma, distinguiamo la Strada dei Cannoni, il colle della Ciabra, i monti Birrone, Roccere, San Brnardo ed innumerevoli altre cime…

Dopo aver scartato l’opzione di pranzare quassù a causa del vento che a tratti diventa più vivace (non capisco… se tengo il berretto è calmo, se lo tolgo torna a soffiare, ma…!) scendiamo alla baita a quota 1800 che è più riparata.
Il parco pasto (panino) è allietato da alcune piacevoli varianti in cui i cibi si mescolano in modo inusuale alle bevande: ai piacevoli sorsi di tè e caffè bollenti, si alternano assaggini (?!) di genepì che scopriamo sposarsi egregiamente con tali wafer “Babbi” di Cesena per dare armonie di gusto notevoli (…non ricordo bene se lo abbiamo detto a Monica!).
Dopo alterne chiacchiere sui “target” da prefiggerci, che per forza di cose quassù diventano più “elevati”, sempre godendoci il panorama riprendiamo, un po’ a malincuore, la via del ritorno.

Per questo grande spettacolo ringraziamo la alta Valle Maira… e soprattutto i nostri cari leaders Bartolo, Carlo, Flavio, Luigi, e gli “amici di ciaste” Adriana, Elena, Marisa, Mary, Monica, Olga, Davide, Gian Luca, Ieio, Saverio, Silvio e Ago (me!).

P.S. Naturalmente sulla via del ritorno ci siamo concessi un meritato dopo-gita al bar a San Damiano Macra, dove abbiamo ritrovato gli sci-alpinisti Stefania e Beppe reduci dalla salita al Rasciass.

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