lunedì 8 luglio 2013

CAMMINARE NON E' UNO SPORT

Approfitto di questo spazio per condividere con chi legge il primo paragrafo di un libro che sto leggendo in questi giorni... vi ho ritrovato molti dei pensieri che spesso mi passano per la mente.

1. CAMMINARE NON E’ UNO SPORT

Camminare non è uno sport.
Lo sport è una faccenda di tecniche e di regole, di risultati e di competizione, che richiede un lungo apprendistato: conoscere le posizioni, introiettare i gesti corretti. E poi vengono, molto dopo, l’improvvisazione e il talento.
            Lo sport è fatto di risultati: a che livello sei? Qual è il tuo tempo?  E il punteggio? E sempre quella separazione tra vincitore e vinto, come in guerra… C’è, tra la guerra e lo sport, un’affinità da cui la guerra trae il suo onore e lo sport il suo disonore: il rispetto dell’avversario la prima; l’odio del nemico il secondo.
            Lo sport è anche, ovviamente, senso della resistenza, gusto dello sforzo, disciplina. Etica, impegno.
Ma è altro ancora: attrezzature, riviste, spettacolo, commercio. E’ prestazione. Lo sport è pretesto per cerimonie mediatiche immense dove si  accalcano i consumatori di marchi e immagini. Il denaro lo pervade per immiserire gli animi, e la medicina per costruire corpi artificiali.
            Camminare non è uno sport. Mettere un piede davanti all’altro è un gioco da bambini. Nessun risultato, nessun numero quando ci si incontra: il camminatore dirà quale strada ha preso, quale sentiero offre il miglio panorama, quale vista si gode da quel certo promontorio.
            Si è provato, è vero, a creare un nuovo mercato di accessori: calzature rivoluzionarie, calzini fantastici, zaini ipertecnici, pantaloni estremamente funzionali…
Si cerca, sì, di insinuarvi uno spirito sportivo: non si cammina più, si fa “trekking”. Sono in vendita bastoncini affusolati che fanno somigliare chi cammina a un improbabile sciatore. Ma ci si ferma qui. Non si può andare oltre.
            Camminare: non si è trovato niente di meglio per andare più lentamente. Per camminare, occorrono anzitutto due gambe. Il resto è inutile. Volete andare più veloci? In tal caso non camminate, fate altro: guidate, sciate, volate. Non Camminate. E poi, camminando, c’è un solo primato che conta: l’intensità del cielo, lo splendore dei paesaggi. Camminare non è uno sport.
            E’ pur vero che, una volta in piedi, l’uomo non sa star fermo.

 Frederic Gros, ANDARE  A PIEDI Filosofia del camminare, Garzanti

Per voi che significato ha camminare....?

Luca

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