lunedì 15 marzo 2010

Rifugio Bagnour da Alboin – domenica 14 marzo 2010

La giornata splendida, la neve, il profumo dei pini cembri riscaldati dal sole, i giochi di luce tra il bosco, i colori forti del bianco della neve e il verde scuro dei pini cembri… Monica forse pensava a tutto questo proponendo questa gita. Percorriamo il sentiero poco frequentato, leggermente più lungo di quello normale di salita da Castello di Pontechianale.

Ritrovo alle otto alla stazione dei treni di Saluzzo, caffè a Sampeyre e via!!!. Alla borgata Alboin, dove la strada finisce, il piazzale è striminzito, ma siamo fortunati perchè siamo i primi… indossiamo la “divisa” da escursionismo con ciastre, Mario verifica il funzionamento Arva e iniziamo la salita sul sentiero che ci porterà a destinazione… passiamo ai bordi delle case, alcune ristrutturate con gusto, appena fuori della borgata si vedono i lavatoi, l’acqua scorre in canali, caditoie studiate dall’ingegneria idraulica dei tempi, dalla sapienza delle persone che vivevano in questi posti, coscienti che l’acqua era un bene prezioso. Proseguiamo per il sentiero, a tratti affiancato dal muretto a secco per contenimento e terrazzamento dei campi coltivati, poco più in là un cartello posto vicino ad una pietra con su scritto la “lieio” indicava il punto esatto di appoggio dei carichi che i contadini portavano a spalle, sì, la pietra serviva per far riposare le spalle in quell’attimo di sosta prima di riprendere il cammino. All’inizio il sentiero percorre il versante della montagna tra i cespugli di nocciole selvatiche, man mano che saliamo di quota il bosco si trasforma in cembreto. Il sentiero corre sinuoso tra i cembri fino al bivio che a sinistra porta verso la Borgata Castello, mentre proseguendo verso l’alto conduce al Lago Secco. Arriviamo mezz’ora dopo e ci concediamo un attimo di pausa e il tempo per qualche foto del lago coperto dal manto nevoso. Sono le undici, riprendiamo la camminata e in poco più di mezz’ora arriviamo al Lago Bagnour. Presso l’omonimo rifugio c’è già un sacco di gente, incontriamo sul sentiero un signore del Cai di Torino, oggi per loro è l’ultima uscita con le ciastre, quale posto migliore se non il Rifugio Bagnour per concludere in bellezza la stagione invernale. Le tavole sul terrazzo assolato sono già tutte imbandite per accogliere gli ospiti torinesi con un pranzetto prelibato. Noi ci troviamo un posto dove sostare, al bordo del terrazzo… il profumo della polenta saracena, della salciccia veleggia nell’aria, forse con un po’ di dispiacere per non essere tra gli ospiti, consumiamo i nostri panini imbottiti.

Lunga pausa distesi qua e là sulla neve per godere del sole caldo. Mario oggi si sente un po’ raffreddato, un po’ giù, ma quando distende la coperta di “Linus” e accanto a lui prendono posto le donzelle, si sente già meglio, riprende colore e il raffreddore sparisce in un battibaleno. Sono ormai le 14.30, quando smontiamo il campo e riprendiamo la strada del ritorno… Monica da capofila, vuole condurci per una nuova via… mmmm… chissà!!! Ma poco dopo ripieghiamo sulle tracce di salita arrivando alle macchine verso le 16.00… concludiamo la giornata con una bevanda rinfrescante presso il Segnavia… felici, soddisfatti per la bella giornata passata insieme… mentre pensiamo già al prossimo appuntamento...

Mula

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