mercoledì 30 luglio 2008

Rubrica storica:“AHH… M’ARCORD!” n.4 - (L’abitudine di commentare le gite viene da lontano… By Ago)

Dal 5° Corso di Escursionismo, giugno 2000 - Minitrekking con «Serata di Gala»

§ 1° giorno 24 giugno: St.Paul(1400)-Fouillouse(1900)-Rif.Chambeyron(2626)-
Una partenza più che all'alba (h.4!) ci vede iniziare il trekking conclusivo del 5°corso. Il bus che ci porta in Francia è pieno, nonostante l'ora solo Pier Bartolo riesce a dormire(!) mentre tutti gli altri sono impegnati a discutere del percorso, della preparazione dello zaino, del tempo ecc.
Alle 8,20 iniziamo la salita da St.Paul seguendo un sentiero che inizialmente costeggia il torrente, svolta a destra e sale in una fresca pineta da dove, alle 10 , scorgiamo in lontananza il profilo del vecchio ponte romano della carrozzabile della valle (foto di rito). Alle 11 raggiungiamo Fouillouse, attraversiamo uno ad uno il traballante ponte in legno, ci riforniamo di acqua fresca e ci ritonifichiamo con un pò di gelato! (n.b. solo i più golosi!)
Appena fuori dall'abitato svoltiamo a destra e velocemente iniziamo a salire, il paesaggio è più brullo e la vegetazione si fa scarsa, alle 12,30 ci fermiamo per la pausa pranzo a quota 2300.
Il cielo è terso, la cima imponente dello Chambeyron ci guarda dall'alto, una fresca brezza mitiga il calore del sole e diffonde intorno un fitto brusio intervallato da molti, forse troppi(!) "clic"...che anche qui ci siano i paparazzi?!
Alle 14 riprendiamo la salita e dopo poco più di un'ora raggiamo il rifugio, qui la foto del gruppo delle bellezze femminili ottiene un significativo successo, molto meno quella dei ragazzi!
Nel tardo pomeriggio, dopo la sistemazione in rifugio ed una passeggiata in riva al lago, Valerio intrattiene i corsisti sulla storia e sulla struttura del CAI, mentre un gruppo di «volenterosi» esegue una ricognizione alla Téte de la Fréma (3151) meta prevista per l’indomani.
Il dopocena è rallegrato da un improvvisato coro e dall’apparizione di una giovane corsista che indossava disinvoltamente un improbabile, a questa quota, elegante vestito nero…

§ 2° giorno 25 giugno: Rif.Chambeyron-Lago dei Nove Colori(2840)-Tète de la Fréme(3151)-Col du Vallonet(2524)-St.Ours(1550)
Il gruppo dei 55 coraggiosi lascia il rifugio alle 7,45, il cielo è sempre terso, l'aria fresca del mattino preannuncia il tempo splendido che ci accompagnerà per l'intera giornata.
Dopo una breve sosta presso il Lac Long(2788), alle 9 arriviamo al Lac des Neuf Couleur(2840) che si presenta quasi completamente gelato e per questo forse ancora più bello ed affascinante!
Quasi la metà del gruppo, tra cui ben 17 corsisti , salgono il ripido pendio sulla destra attraversano un nevaio in precedenza attrezzato dagli istruttori e giungono al colle. La restante comitiva può agevolmente seguire dal lago la loro ripida salita alla vetta della Téte de la Fréme in un suggestivo controluce.
Dopo aver nuovamente riunito il gruppo nei pressi del Lac Long, riprendiamo il cammino dirigendoci al col de la Couletta (2714), quindi scendiamo, tra cuscini di rododendri in fiore, fino alle sorgenti a quota 2380 dove ci fermiamo per il pranzo. Durante la discesa ci siamo ulteriormente rallegrati per l'incontro con alcuni volenterosi corsisti che, non potendo partire il sabato con noi, oggi ci sono venuti incontro.
Alle 14 iniziamo la salita che ci poterà all'ultimo passo della giornata: il Colle du Vallonet che raggiungiamo dopo appena mezz'ora, qui ci è gradito ritrovare i nostri Alfredo e Pier Bartolo che il mattino erano scesi a Fouillouse con alcuni «infortunati»… per fortuna non gravi!
Il sole, che è sempre caldo e cocente, ci accompagna fino a St.Ours dove, finalmente, ritroviamo FELICI il pullman!
Di questa fruttuosa esperienza, ci sono rimasti in mente alcuni momenti dal fascino particolare...
- SERATA DI GALA -
Serata di gala , serata di festa,
su nel rifugio appare ...na “vesta”,
oh che stupore oh che sgomento,
ma in fondo sono già tutto contento,
perchè finalmente un bel sogno s'avvera:
anche se è corto, è un vestito da sera!
Il rude Francese che ancor non capisce,
guarda furtivo e poi si sparisce,
ma il prode Italiano che apprezza la moda,
indulge lo sguardo su tutta sta "roba",
roba di classe di gran qualità,
beato a chi tocca ... e a chi toccherà!

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