giovedì 29 aprile 2010

Rifugio Vallanta - domenica 25 aprile

A Giancarlo non andava proprio giù il fatto di non essere riusciti ad arrivare al rifugio Vallanta a causa del troppo vento… e così eccoci pronti a ripetere la gita di qualche settimana fa, con l’intenzione di raggiungere l’ambita meta… Dopo la solita tappa per la colazione all’ormai familiare Porta di Valle a Brossasco, verso le 9 siam tutti pronti per partire, zaino e ciastre in spalla e via! Il primo tratto è subito in salita, cosicchè persino noi donne non parliamo più, impegnate a risparmiare fiato ed energia… Pinan piano prendiamo il passo e riprendono così anche le chiacchiere e le risate. Sul sentiero si notano già numerosi crocus, segno della bella stagione che poco per volta conquista il suo spazio, ma qua e là c’è ancora qualche lingua di neve a ricordarci che l’inverno è stato lungo…ed ecco che camminare solo con gli scarponi diventa impossibile…è quasi una gara a chi riesce a procedere senza sprofondare, finchè ci arrendiamo e facciam tappa per indossare le ciastre: ora sì che si avanti! Finalmente arriviamo alle baite, dove ci concediamo una pausa un po’ più lunga, in compagnia di una bella marmotta che ci osserva a distanza di sicurezza...il sole è bello caldo, quasi quasi vien voglia di fermarsi qui, ma poi chi lo tiene Giancarlo? Niente da fare, oggi si deve arrivare fino in fondo! Dopo esserci rifocillati ripartiamo dunque alla volta del rifugio, seguendo in fila indiana gli apripista che cercano le vie migliori… la strada è ancora lunga e la fatica inizia a farsi sentire, soprattutto nelle retrovie… e Marco ha il suo bel da fare ad incitarci a non fermarsi per non perdere il passo! Ed ecco apparire il rifugio: anche oggi è fatta, non ci resta che sistemarci al meglio e goderci il giusto relax! Peccato per la nube che ci oscura un po’ il Monviso… In fretta arrivan le 14, è ora di ripartire: raduniamo le nostre cose, lasciando il posto agli sciatori appena arrivati e ci incamminiamo… Durante la discesa più volte ci fermiamo per osservare le piccole slavine che scendono come innocue cascatelle dai monti, la distanza cui siamo ci permette di goderci lo spettacolo in tutta tranquillità! La discesa non è meno impegnativa della salita e sono ormai le 17 quando finalmente arriviamo alle auto: anche oggi la giornata è stata ben spesa, sui nostri volti si legge la stanchezza ma anche la serenità che queste belle gite in buona compagnia ci sanno regalare… e speriamo che anche Giancarlo sia soddisfatto, se no chissà fin dove ci farà andare la prossima volta!

Ma-Ester


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