giovedì 1 aprile 2010

PASSO DELLA GARDETTA - domenica 28 marzo 2010

Domenica mattina i volti son tutti un po’ assonnati quando ci si ritrova alla stazione di Saluzzo: il ritorno dell’ora legale ha lasciato il segno… Ciò non ci impedisce però di puntare ad una meta ambiziosa: passo della Gardetta, con partenza da Chialvetta… 1000 metri di dislivello con le ciastre!! La prima tappa è come sempre la colazione, in quel di Dronero, dove già ci attendono Alessandra e gli amici di Carmagnola; saluti, due chiacchiere, un caffè e via! si riparte verso Chialvetta. Qui lasciamo le auto e, dotati di arva, pala e sonda, ci incamminiamo al rintocco del campanile: son già le 10!. Il primo tratto ci conduce alla borgata di Pratorotondo, dove è forte la tentazione di fermarsi all’Unerzio… peccato non avere le chiavi, se no altro che Gardetta!! La giornata è splendida e presto il caldo si fa sentire, tanto che, arrivati alla successiva borgata di Viviere, siamo già in molti ad avere abbandonato pile e giacca a vento e a rimpiangere di non avere pantaloni più corti e leggeri… La strada è ancora lunga e Bartolo ci invita a non perderci in ciance… sarà dura arrivare alla meta, c’è già chi sussurra che di questo passo è tanto se arriviamo a prato Ciorliero… Ma la giornata è troppo bella e il panorama davvero spettacolare per rinunciare a raggiungere il passo, per cui nessuno demorde e, anche se la fatica si fa sentire, andiamo avanti. Rimango ben presto fanalino di coda del gruppo (oggi non è proprio giornata) e mi concedo qualche sosta extra per riprendere fiato… un’occasione in più per ammirare il bellissimo panorama, le “dune” di neve modellate dal vento, le cime che mi sovrastano con la loro maestosità…siam davvero piccola cosa in questo mondo! Qua e là si notano anche tracce di recenti slavine, tanto per non dimenticare i rischi della montagna… Alla vista di un fortino mi illudo di essere arrivata alla meta ma, ahimè, non è così! Finalmente scorgo Bartolo in lontananza che mi dice che manca poco e infatti… ecco il passo! Il resto del gruppo mi sta aspettando da un po’ e, fatta la foto di rito, cerchiamo un posto adatto per il pranzo: qualcuno si siede così come viene, altri son super attrezzati e si ingegnano ad usare ciastre o pale come sedili e schienali! La vista è mozzafiato: davanti a noi l’imponente Rocca la Meia che ad alcuni fa tornare in mente altre gite… Ci godiamo ancora il sole finchè si può e poi ci rimettiamo in marcia, meglio non tardar troppo a ripartire… Superiamo velocemente e con attenzione un tratto un po’ insidioso vista la cornice di neve che incombe in alto e proseguiamo a passo deciso; ormai la stanchezza inizia a farsi sentire, ma c’è ancora qualcuno con la voglia di godersi gli ultimi ruzzoloni cercando scorciatoie più o meno audaci. Arriviamo alle auto alle 17, stanchi ma soddisfatti per la bellissima gita… davvero impagabile la soddisfazione! resta però un dubbio: saran proprio 1000 metri di dislivello? Vabbè… per quanto mi riguarda non è poi così importante…
Ma-Ester

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