martedì 30 dicembre 2008

Rifugio Unerzio


La neve…

è ovatta… annulla i rumori, rende tutto più omogeneo, arrotonda gli spigoli delle rocce, cancella le oscurità con il suo manto bianco, tranquillizza le persone, le rende meno nervose, forse persino anestetizzate,… è un ottimo calmante…

queste le sensazioni che immagino ognuno di noi prova quando vede i fiocchi di neve cadere…

Queste le emozioni che abbiamo provato in questi due bei giorni al Rifugio Unerzio…

Avevamo in mente di passare una notte in bivacco, l’invernale del rifugio Vallanta sarebbe stato perfetto, un po’ per il numero di persone, un po’ perché leggermente riscaldato… ma vista la quantità di neve caduta in questo periodo abbiamo giudicato imprudente e pericoloso inoltrarci nel Vallone di Vallanta… il rifugio Unerzio invece era la nostra ottima alternativa…

Man mano che in auto percorriamo la Valle Maira… l’altezza della neve comincia cresce… le nostre informazioni davano 2.3m di neve caduta ad Acceglio… il pensiero è già a Pratorotondo, chissà quanta davanti al rifugio… posteggiamo l’auto a Chiavetta… ci attrezziamo a puntino… carichiamo i viveri e le bevande per due giorni… e racchette ai piedi ci incamminiamo per “el viol”, il sentiero che da Chiavetta porta a Pratorotondo… per fortuna la traccia è già stata fatta dagli amici scialpinisti diretti alle innumerevoli mete della valle…

Siamo belli carichi, ma la voglia di arrivare, il nostro amato rifugio, ci dà la carica per raggiungerlo in meno di 40 min.

Arriviamo di fronte al rifugio e restiamo incantati dalla neve… adesso che è già compatta, sui tetti supera il metro e mezzo… con le pale creiamo un accesso per scendere alla cucina… senza difficoltà invece raggiungiamo il dormitorio dato che la neve è al piano del balconcino…

Ognuno di noi si prodiga per i primi lavori… io accendo il putagè, Bartolo inizia a fare spazio davanti alla legnaia, gli altri sistemano gli zaini, i viveri e preparano i posti per dormire…

Il tempo vola è già l’una e mezza quando mettiamo l’acqua sul fuoco per la pasta, intanto restiamo tutti vicini vicini al putagà per godere del caldo…

Il freddo crea qualche difficoltà con le bombole del gas, sostituiamo quella vuota… preoccupandoci anche per i prossimo ospiti del rifugio… noi “uomini” un po’ per sfida un po’ per occupare il pomeriggio, decidiamo di andarla a cambiare trascinandola a mò di bob giù fino a Chiavetta … intanto le donne (Ieio compreso) restano al calduccio della stufa…

“el crinot”, così battezziamo la bombola, scivola giù rapidamente per la traccia, tanto che a volte bisogna correre per non essere travolti… in salita invece quella nuova si è dimostra ostile, cocciuta, non vuole saperne di salire…

Arriva l’ora di cena…

Lo chef “Mula” propone: risotto al vino rosso, salciccia flambè, formaggio, salami caserecci, il tutto innaffiato dall’ottimo “ciuciu” che esce come funghi dagli zaini…

La serata passa allegramente, le lacrime a conseguenza delle risate la fanno da padrone… scenette, smorfie, provini per chissà quale ruolo, proviamo a sconfiggere la timidezza che c’è in noi e per un attimo siamo tutti attori…

Ieio come sempre da  il meglio di sé, intrattiene la serata come primo attore, noi gli spettatori…

Sono le due e le palpebre pesanti ci trascinano a letto… domani dobbiamo essere brillanti… ci raggiungono Ago, Sara, Paola, Denis, Daniela, Romina per un’escursione con le racchette…

Sveglia alle otto, colazione in attesa dei nostri amici… Bartolo e Pedro i più mattinieri, tocca a loro il compito della colazione… noi pigroni invece scendiamo alle nove svegliati dal profumo del caffé…

Ecco che ad un tratto li vediamo spuntare da sotto gli alberi… un bicchier di tè fumante per i nuovi arrivati, intanto noi ci prepariamo per l’escursione…

Partiamo tutti con le racchette ai piedi alla volta di Prato Ciarliero, al ritorno ci aspetta una pastasciutta, salami, affettati, formaggio, panettone…

Lo chef “Mula” e il suo fido aiutante Pedro ritornano indietro a metà percorso per preparare il rancio…

Tutto pronto, in attesa del plotone, proviamo a scavare una truna davanti al rifugio… scaviamo e scaviamo ancora fino a quando troviamo l’erba del prato… ma a malapena riusciamo a vedere al di fuori del buco…

Sattete… ecco che io e Pedro sbuchiamo dalla truna prendendoli di sorpresa…

Sul tavolo solo più le briciole, abbiamo divorato tutto… intanto il tempo corre insieme alle risate e le chiacchiere… fuori ha ripreso a nevicare…

Rendiamo di nuovo accogliente il rifugio per gli amici che verranno a concludere l’anno… e ritorniamo alle auto…

Ancora una volta abbiamo trascorso un fine settimana in allegria… ci siamo già promessi di ritornarci per la Befana, in occasione della gita sociale proprio qui…

Ah perché no… VENITE ANCHE VOI!!!

venerdì 26 dicembre 2008

Dall'ESILIO


Miei cari amici, sono Ieio.

Uffa, uffa… riuffa!! Tutti vanno di qua e vanno di la… scrivono di qui e scrivono di li… sul “blogghe”(!) mentre io poveretto non scrivo mai niente... non vedo mai niente… fon faccio mai NIENTE !

Ho deciso! Devo avere una visibilità anch’io! Perciò, ecco la mia cronaca!

GITA A…. SERMIDE! (nove-dicembre 2008)

E’ una gita per pochi privilegiati… del resto non tutti possono essere sponsorizzati… dall’Alstom in crisi! E poi se anche fosse (!?) bisogna proprio MERITARSELO! Insomma c’è chi può e chi non può… io PUO!

Cosi all’inizio di novembre, me ne “sbatto” di tutti e salto agilmente (si fa per dire!) sul treno. Viaggio bellissimo… più di nove ore per fare 400 km con tre o quattro cambi di treno, sporcizia e ritardi compresi!

Benissimo, che felicità… ora sono finalmente da SOLO!

Solo nella bassa padana infestata dalle nebbie, dall’umidità, dai bancomat senza tastiere, da capannoni freddissimi e tristi, da gente strana che parla bulgaro…

Che bello, finalmente ho mandato af..fancul… i miei noiosi amici di montagna(!) ed anche le amiche… di montagna e non, ci faccio vedere io a loro… che te la fan solo “luccicare”, per giunta da lontano(!) ma da così lontano che per sentire l’odore bisognerebbe essere un cane da “trifula”!

Ora sì che dimostrerò a tutti il mio VALORE!

Primo impatto: bellissimo(!)… anzi buonissimo(!), col mio sorriso affascinante ho subito fatto breccia nel cuore materno della cuoca, anzi delle cuoche: sia quella del pranzo che quella della cena, così ora mi cucinano qualsiasi manicaretto… antipasti, primi, secondi e anche terzi (?!) perché sono in “gita” e non mi posso far mancare niente!

Intanto faccio le quotidiane uscite(!?) a “Punta Capannone”: si tratta di uno strano monte a dire il vero un po’ in piano, però… c’è la stessa nebbia che c’era sulla punta Roma o Venezia dove avevo tribulato a salire… qui se non altro arrivo sempre!

La compagnia non è male: a parte due o tre che parlano la mia lingua, con gli altri non si capisce un tubo… proprio uguale come quando ero all’Alstom a Savigliano coi marocchini e coi cinesi!

Solo il capo cordata ogni tanto mi sgrida per via delle mie scarpe anti-infortunistiche che secondo lui sono fuori norma! (vedi foto)

Quì vicino mi dicono che c’è anche un piccolo fiume chiamato Po (appunto Po = poco) … un giorno o l’altro voglio proprio andarlo a vedere sto “rigagnolo”, ma non c’è fretta tanto non sono capace a pescare…

Ma, miei cari amici di montagna, devo proprio confessarvi che qualche volta ho nostalgia di voi… anzi spesso vi sogno persino! (vedi foto)

Sogno Pedro che recupera i salami (…qui ho solo mortadelle!), Ago il mio “guru”, Bartolo e Monica da cui vorrei essere adottato, Beppe che guida felice(!) mentre io gli parlo nell’orecchio per ore, Davide che non è vero che ha perso i capelli per causa mia, Renzo e Mery che anche loro mi volevano adottare, e Carlo, Luigi, Flavio e… tutti !

E poi le mie donnetutte, tutte mi sorridono, tutte,tutte mi vogliono… ho capito: E’ DAVVERO UN SOGNO!!

Ciao, care teste di rapa (ma da che pulpito…!) miei amici di montagna, forse non tutto questo l’ho proprio scritto io… ma vi assicuro che è proprio tutto vero… e proprio tutto come avrei voluto scriverlo!

Un abbraccio dal semprevostro… mitico… IEIO !

(p.s. Sto pirla di Ago chissà dove è finito… volevo chiedergli se andava bene…)

 

domenica 21 dicembre 2008

Madonna del Colletto... 21-12-08


Oggi è una giornata splendida… dato che siamo allergici alle gite nei grandi magazzini… e visto che anche per i regali di Natale siamo a posto, abbiamo preferito fare una nuova escursione con le racchette…

Venerdì al taglio del panettone per gli auguri di Natale al Cai… propongo di fare un’escursione al santuario Madonna del Colletto, con partenza da Festiona…

un itinerario super sicuro visto la quantità di neve caduta la scorsa settimana e il vento di Foen che riscaldava …

Arriviamo alla borgata Brocci appena dopo Festiona già caffettati… l’itinerario oggi è tutto all’ombra, ma il vento di Foen riscalda gli animi e dopo i primi passi siamo già accaldati… Solo Luigi ed io conosciamo questa gita, fatta anni fa… i partecipanti sono un tantino delusi vedendo il versante opposto soleggiato, tanto che Simona vorrebbe essere teletrasportata al caldo sole…

Percorriamo la strada per tutto l’itinerario evitando di tagliare i tornanti… la neve è ben assestata, il gelo notturno l’ha già trasformata rendendola portante, forse anche con l’aiuto di un po’ di pioggia…

Svoltiamo l’ultimo tornante e già si intravede il santuario in pieno sole… sì, è in posizione soleggiata fino al pomeriggio… ognuno di noi cerca il posto comodo per godere del caldo sole e consumare il nostro pranzetto…

Per accedere all’atrio del santuario, dove abbiamo a disposizione i gradini e le panchine in pietra per sederci, dobbiamo “scendere” dalla neve, Bartolo si prodiga con la sonda da soccorso per misurare l’altezza della neve, ben 1.5m assestata…

Il sole piacevole e caldo ci accompagna durante il pranzo… rispunta il “ciuciu” portato da Bartolo… è un piacere pranzare con un bicchiere di vino rosso… sicuri che verrà smaltito durante la discesa…

Per ingannare il tempo cominciamo a giocare come bambini con la neve, impronte nella neve farinosa, battaglia a palle di neve, ecc… “che masnà”

intanto alle 14.00 il sole comincia a nascondersi dietro la montagna lasciando il posto all’ombra… è ora di scendere…

Riprendiamo la traccia per il rientro, ma ad un tratto vista la neve sicura, ci viene voglia di tagliare i tornanti nei punti accessibili… nei prati la neve sembra meringa, intatta, bella da vedere, il manto è scalfito solo dalle miriadi di impronte di animali, gli unici padroni del territorio, in certi punti la neve è già trasformata in lunghi cristalli, segno delle forti gelate notturne…

In meno di un’ora e mezza siamo di nuovo dalle macchine… il tempo per cambiarci dai vestiti sudati, raggiungiamo il bar della colazione per gustare qualcosa di caldo…

Ancora una volta soddisfatti per la bellissima giornata passata insieme, ma un pensiero va: alla carissima Manu, impegnata con le aperture natalizie del negozio; a Lu che questa mattina ha perso la dura battaglia con il letto caldo; a Sara, sempre super impegnata, a tutti gli altri amici che per un motivo o per l’altro non hanno goduto della bellissima giornata insieme a noi…

Aggiorniamo il programma dei prossimi incontri… un saluto e ognuno ritorna all’ovile… con il cuore e la mente pieni di emozioni e ricordi…

Mula

venerdì 19 dicembre 2008

AUGURI...



AugurandoVi un Buon Natale e un Felice Nuovo Anno... 
Vi lasciamo con una frase di "Dag Hammarskjold" (http://it.wikipedia.org/wiki/Dag_Hammarskjöld) su cui meditare...

"Non ci è permesso scegliere la cornice del nostro destino, ma ciò che vi mettiamo è nostro"

Dipende da tutti Noi avere un Nuovo anno migliore...
Auguri...

Scuola Escursionismo Cai Monviso

domenica 14 dicembre 2008

Ciastrata sotto le stelle???

Sarebbe stata indimenticabile vista la luna di venerdì sera…

Invece ci siamo accontentati della neve che cadeva piano piano silenziosamente…

Ritrovo alle 16.00 in piazza della stazione dei treni di Saluzzo come di consueto e partenza alla volta di Crissolo…

Stasera siamo in tanti “44 gatti in fila per tre…”, forse attirati dalla voglia di provare l’ebbrezza della camminata notturna o forse dai profumi della cucina dell’albergo ristorante Monviso… che di lì a qualche ora andremo ad assaggiare…

Il nostro leggendario Luigi ci precede di mezz’ora in modo da visionare la percorribilità delle strade per arrivare, dopo la Frazione  Borgo di Crissolo, nei pressi del bivio che da un lato porta alla borgata Brech dall’altra alla borgata Bertolini…

Dopo un breve summit in Piazza a Crissolo per raggruppare le auto, proseguiamo fino al punto di partenza dell’escursione…

Il buio ha già preso il posto alla luce del giorno… si sente solo il vociare delle persone impegnate nella vestizione… Bartolo distribuisce, io mi prodigo per aiutare i meno esperti nell’indossare l’Arva…

 

Solito cancelletto di partenza per verifica Arva, Luigi capo fila inizia a tracciare  il percorso sulla neve immacolata…

Ci inoltriamo nel fitto bosco zizagando tra gli alberi, percorriamo una carrareccia che conduce ad una baita più in su…

Le luci delle frontali si intravedono appena nell’oscurità della sera, la neve che cade fine e costante non migliora a visibilità… intanto gli alberi diventano sempre più radi e il paesaggio diventa piatto per assenza di riferimenti visibili.

Dopo una decina di minuti  accaldati dalla salita ci svestiamo di una pelle, invito gli amici a provare a spegnere le luci… in un attimo veniamo travolti dal buio e dal silenzio, si sente appena il rumore dei fiocchi che cadono sul manto nevoso…

Proviamo a proseguire al buio… dopo Pero tocca a me il compito di condurre… gli occhi si abituano all’oscurità e così che vediamo le forme un po’ inquietanti degli ultimi alberi e di qualche masso affiorante… riesco a vedere tutte le ombre scure degli amici che dietro di me disegnano una linea sinuosa tra la neve…

Anche se siamo qua per divertimento, qualche immagine triste attraversa la mia mente… immagini di lunghe file di soldati nella ritirata di Russia, che nella neve e nella morsa del gelo scappano da una tragica fine…

 

Il buio, il rumore cadenzato delle ciastre, i fiocchi di neve che colpiscono il viso, il respiro affaticato, trasmettono una sensazione piacevole… siamo in tanti, ma è come se fossi da solo, solo con me stesso, l’istinto mi guida nell’oscurità, mi indica la via da percorrere, riesco a scorgere tutte le forme del manto nevoso, la salita diventa quasi una sfida con me stesso… emozione bellissima…

Ad un tratto ritorno alla realtà della serata quando la voce di Bartolo mi ricorda che siamo al giro di boa… dobbiamo ritornare sui nostri passo per raggiungere il caldo del ristorante… un sorso di tè caldo è cosa gradita da molti amici…

E’ ora di tornare indietro!!!

Tocca a Bartolo questa volta condurre il groppone in discesa… la voglia di scappare dalla traccia di salita, per sfogare  il nostro senso di libertà, di segnare una propria traccia… raccomandiamo però a tutti la necessaria prudenza aggravata dal buio…

Raggiungiamo le macchine verso le otto… raccogliamo gli “attrezzi del mestiere”, cambiamo gli indumenti sudati con altri puliti e profumati e ritorniamo in piazza a Crissolo… la neve continua a cadere incessante, a volte sembra aumentare di intensità… Nel frattempo ci hanno raggiunto i nostri cari amici che per vari motivi si aggregano solo per cena…

al bancone del bar l’aperitivo apre i festeggiamenti… velocemente prendiamo posto ai tavoli, i profumi, e il borbottio delle nostre pance la fanno da padrone…

si aprono le danze con un ricco piatto di antipasti, seguirà un risotto ai funghi speciale e come secondo polenta alla piastra con cinghiale e salciccia… tris di dolci, caffé…

il pusa cafè è offerto dalla nostra mitica Eliana “madama cavagnin” la nostra esperta in fiori e essenze per i deliziosi liquori preparati dalle sue sapienti mani…

Come di consueto c’è la premiazione delle foto più belle dell’anno… questa volta il vincitore è il nostro Ieio… che ci ha raggiunto dall’esilio forzato in quel di Sermide, carina cittadina in provincia di Mantova…

Le note della chitarra di Ago e le nostre “voci bianche” allietano la serata fino a quando, visto l’ora tarda, dobbiamo ritornare all’ovile…

L’ultima tappa a Saluzzo per i saluti… con un po’ di dispiacere per il tempo che vola… e le belle serate che fuggono via…

Ma già stiamo programmando il futuro prossimo.. con la voglia  di stare insieme di fare gruppo, per vivere!!!

Mula

 

 

 

lunedì 8 dicembre 2008

Monte Crocetta – Castelmagno – 8-12-08


Oggi abbiamo deciso di visitare la Valle Grana… la meta: Monte Crocetta…

Ritrovo al filatoio di Caraglio, colazione al solito bar in piazza… un cappuccino un cornetto e via… destinazione Santuario di Castelmagno… arriviamo in poco più di mezzora… calziamo velocemente gli scarponi e le ciastre, indossiamo l’arva… e siamo pronti per l’escursione… a me il consueto compito di cancelletto per verifica Arva… Bartolo il capo fila, seguito subito dal gruppetto…

Saliamo il pendio assolato e ci lasciamo alle spalle il Santuario… passiamo vicino alla madonnina che veglia su di esso e proseguiamo sulla carrareccia che porta alle Grange Nollo e Sibolet… al secondo tornante pieghiamo a destra e percorriamo l’ampio versante sud… Oggi siamo fortunati.. la via per il monte crocetta è già stata tracciata da ciastristi forse ieri… non ci resta che ripercorrerla sempre con un occhio di riguardo alla sicurezza…

In un oretta arriviamo a metà strada dove il vallone spiana leggermente e sulla destra presenta un cenno di collinetta tondeggiante con qualche pietrone… la veduta sulla pianura è spettacolare, ancora tutta bianca con in fondo le colline delle langhe… un sorso di tè caldo, una barretta… un po’ d’acqua visto il sole cocente.. siamo già tutti in maniche corte e gli occhiali sono indispensabili per la neve accecante

Riprendiamo la salita, il vento nei giorni scorsi ha lavorato parecchio la neve… si passa in un attimo dalla farina alla neve ventata e dura all’erba… la neve scolpita dai granelli di ghiaccio trasportati dal vento sembra un’opera d’arte… assomiglia ad un insieme di fogli di carta bianca deposti uno sull’altro… ogni tanto vediamo qualche impronta di mustelide, non riusciamo però ad individuare con esattezza l’animale… Ancora qualche passo e sbuchiamo sulla cresta tondeggiante…sulla nostra sinistra la cresta Chiot che con il suo profilo raggiunge la cima del Monte Tibert, a destra invece si intravede la croce e piloncino in pietra del Monte Crocetta… in breve siamo già piazzati attorno alla croce per la foto di rito… Sono le undici e mezza passate e le pance borbottano… ognuno cerca il posto migliore al riparo dal vento e in pieno sole per pranzare… il panorama della pianura ci lascia senza fiato… l’aria limpida ci permette di vedere tutta la pianura cuneese… Restiamo a goderci il caldo sole e le chiacchiere fino all’una e mezza, quando riprendiamo la strada del ritorno… faremo un ampio giro ad anello per ricongiungere il sentiero di salita nei pressi dei tornanti della carrareccia… il Santuario alle tre del pomeriggio è già in ombra… resta li solitario a vegliare la valle fino a primavera quando la neve lascerà il posto ai fiori nei prati circostanti…

Anche oggi concludiamo un’altra bellissima giornata… con un pensiero però ai quattro scialpinisti deceduti ieri sotto una slavina in Val Pellice… non li conoscevamo di persona, chissà però che nelle escursioni non ci siamo salutati qualche volta, magari due parole…in montagna siamo tutti amici…

Un pensiero va anche alle loro famiglie… travolte dal dolore…

Lasciamo al vento i nostri pensieri e le nostre preghiere…

Mula

lunedì 1 dicembre 2008

IL BOSCO INCANTATO... DOMENICA 30-11-08


C'è un bosco in Valle Varaita, bellissimo, secolare, il più grande bosco di pini cembri dell'arco alpino... a pochi passi da noi... che in certi periodi dell'anno si veste di un fascino particolare. Quando le abbondanti nevicate cadono come zucchero a velo sui pini cembri, diventa incantato...
Viste le previsioni del fine settimana, decidiamo di fare un'escursione con le ciastre nel Bosco dell' Alevè, fino a rifugio Bagnur, dove i gestori ci attendevano con una deliziosa polenta...
Percorrendo in auto la strada che sale su in Valle Varaita l'ambiente è già da favola, la nevicata della notte non è stata ancora rovinata dai primi raggi del sole, gli alberi, i tetti delle case, i prati circostanti, sono coperti da un candido manto nevoso...
Parcheggiamo a borgata Castello nel piazzale antistante la diga, ci prepariamo per benino, scarponi, guanti, berretto, arva, pala e sonda...e via! verso l'attacco del sentiero che porta al Rifugio Bagnur (
http://www.rifugiobagnour.it/)... Calzate le ciastre, mi posiziono a mo di cancelletto per verificare il funzionamento degli arva (importantissimo per la nostra sicurezza)... Pedro il primo della fila, tocca a lui a battere la pista... gli altri dietro. Saliamo su percorrendo il sentiero estivo, qualche foto qua e là, cerchiamo di non toccare i rami dei pini evitando così di essere inondati dalla neve farinosa...
Arriviamo presso le grange Grangetta, breve pausa per un tè caldo e riprendiamo il sentiero alternandoci a tracciare il percorso...
Nella salita incontriamo una miriade di impronte... riusciamo a riconoscerne alcune, altre invece... mmmm, chissà che non siamo quelle dei folletti del bosco!!!
Poco più in là il bosco si apre e appare la spianata con al centro il lago Bagnour e l'omonimo rifugio situato sulla sponda... un saluto a Livio (il gestore) intento a spalare la neve dal terrazzo il quale ci invita al caldo tepore del caminetto...
In attesa di metterci a tavola, il vociare e le risate riempiono il locale, l'aperitivo con pastis ci prepara al sontuoso pranzetto...
Tutti a tavola!!! oggi la cuoca propone, tris di antipasti, polenta concia, polenta con salsiccia e patate, e dolce...
Tra le chiacchiere più o meno serie e l'ottima cucina, il tempo vola così che a malincuore ci tocca riprendere la strada del ritorno... il sole si è velato un pò e il freddo si fa dinuovo sentire... Allungando un pò il percorso di ritorno decidiamo di passare vicino al Lago secco... Bartolo è l'apripista e in breve arriviamo nei pressi del lago... anche qui si vede una bellissima distesa di neve vergine, è persin un peccato rovinarla con il nostro passaggio... qualche scatto fotografico e ci inoltriamo dinuovo nel bosco fatato, qualche tacca rossa ed ogni tanto un segnale con su scritta la direzione ci riporta alle grange Grangetta... di li in breve ritorniamo alla strada... Concludiamo la bellissima giornata con qualcosa di caldo alla "Porta di Valle" (
http://www.segnavia.piemonte.it/) il di riferimento per le informazioni turistiche della Valle Varaita...
Tra i miei pensieri di oggi, mi balza alla memoria il film "In to the Wild", il paesaggio innevato ricorda molto le lande percorse dal ragazzo solitario in ricerca della felicità... ma un flash mi porta al libro da cui hanno tratto il file, una frase che mi ha colpito è quella che ha scitto poco tempo prima di morire su uno dei libri che era solito leggere "Happiness is real only when shared": la felicità è autentica solo se condivisa.
Oggi Bartolo, Elena, Giusy, Ieio, Luigi, Manuela, Monica, Piero, Rinuccia, Simona ed io ritorniamo a casa felicissimi per la bellissima giornata, sono certo però che non sarebbe stato così bello se a percorrere quei sentieri fossimo stati SOLI...

Escursione sotto le stelle...