lunedì 22 febbraio 2010

MONTE CROSETTA - 21 febbraio 2010

Già venerdì sera durante i festeggiamenti della cena di fine corso invernale e l'assegnazione degli attestati ai partecipanti, qualcuno domandava "e domenica .... viste le belle previsioni meteo, dove andiamo ?"
La meta non ha tardato ad arrivare: Valle Gesso - Monte Crosetta, su proposta degli amici del Cai di Orbassano che ci faranno compagnia.
Il primo ritrovo è alle 7.30 alla stazione a Saluzzo, il secondo, con tanto di pausa colazione, al bar a Caraglio.
Punto di partenza il Santuario di Castelmagno, straordinariamente magnifico immerso nella neve!
Ad uno ad uno passiamo davanti a Luigi, che oggi è il nostro "cancelletto prova Arva", e poi ci incamminiamo .... la colonna è lunga: siam ben in 29 !!
Con passo tranquillo e regolare, riscaldati dal sole, tra chiacchiere, risate e attimi di silenzio a godere dello spettacolare paesaggio che ci circonda, giungiamo ad un traverso un pochino più pericoloso, che percorriamo, anzi che i nostri "saggi accompagnatori" ci fanno percorrere a distanza di sucurezza uno dall'altro ... Poco oltre sul pianoro, una breve pausa per ricaricarci di energie, con un po' di the caldo e qualche snack.
Ripartiamo, carichi per affrontare l'ultimo tratto ... quello con la pendenza maggiore ... meno male che quattro uomini al comando "Bartolo, Mario, Marco ed Ivo" ci aprono la pista ... quando giungiamo in cresto lo spettacolo a 360° è stupendo, e cancella ogni fatica lascaindo spazio solo ad una profonda ed immensa soddisfazione !
Percorriamo la cresta fino alla nostra meta e dopo le foto di rito cerchiamo un posto per fermarci, che sia un po' riparato dalla fresca brezza che ci fa compagnia ... e che ahimé non ci vuole abbandonare !
Ci gustiamo il pranzo, e la torta alla crema che ci offre Manuela, è davvero una squisita prelibatezza!!
Il vento si fa più fastidioso, e così decidiamo di iniziare la discesa ... abbastanza composta oggi: il pericolo valanghe 4 (forte) non ci permette di scherzare .. e più volte nel nostro cammino di ritorno, venaimo attraversati da un brivido: il "wooo" causato dall'assestamento della neve al nostro passaggio, non è un suono proprio piacevole ...
Raggiungiamo un pianoro, e visto che il vento si è calmato, decidiamo per una sosta: qualcuno subito approfitta della coperta di Mario per godersi il sole, altri ammirano ancora una volta lo splendore delle montagne attorno ... Poi ascoltiamo con attenzione le nozioni storiche su "Castelmagno" che ci riporta Pier Mario ...
Riprendiamo la discesa ... la neve è diventata pesante ..seguiamo la traccia di salita per raggiungere le auto.
Qualcuno ci saluta direttamente qua; la maggior parte fa ancora una tappa ristoro a Caraglio ... Le ultime chiacchiere, le ultime risate, le ultime battute, gli ultimi ricordi di una giornata di sole passata in ottima compagnia ... e la mente vola già alla prossima avventura.
Moni

giovedì 18 febbraio 2010

INFORMAZIONE MOLTO UTILE!!!

E' UN SERVIZIO SOCIALMENTE UTILE
PER IL SOCCORSO ALLA PERSONA ( con l'augurio che non debba mai servire )
.

Gli operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto spesso, in occasione
di incidenti stradali, i feriti hanno con loro un telefono portatile, ma gli
operatori non sanno chi contattare tra la lista interminabile dei numeri
salvati nella rubrica.
Gli operatori delle ambulanze hanno lanciato l'idea che ciascuno metta,
nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso d'urgenza
sotto uno pseudonimo predefinito.
Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (In Case of Emergency). E'
sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona che
operatori delle ambulanze, polizia, pompieri o primi soccorritori potrebbero
contattare.
In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare la
definizione ICE1, ICE2, ICE3, etc....
Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile.
E' una buona idea ed è anche promossa dalle autorità preposte al soccorso.

Fate circolare la notizia in modo che questo comportamento diventi
un'abitudine diffusa.

Protezione Civile Roma
www.rnsroma.it <http://www.rnsroma.it>

martedì 16 febbraio 2010

Vinadio – sabato 13, domenica 14 febbraio 2010.

Ultima uscita del corso di Ciastre…

Concludiamo questa splendida avventura con una due giorni in montagna in mezzo alla neve…

Ritrovo dalla famosissima pasticceria “Agnello” di Demonte per la consueta colazione…

Il profumo di pasticceria ci guida tra i portici della via centrale fino all’ingresso dove possiamo già osservare le prelibatezze dalla vetrina. Ripartiamo alla volta di Vinadio, punto di riferimento per questo weekend dove parcheggiamo le auto sulla piazza principale… ci addobbiamo a puntino e iniziamo la breve camminata sulla strada che conduce alla Borgata di San Defendente… oggi il freddo è polare, ma la giornata di pieno sole ci dirige sul versante sud della valle dove possiamo godere del calore del sole della vigilia di San Valentino.

Scegliamo un campo innevato e candido appena sopra una bella baita per fare le esercitazioni con l’Arva, la pala e la sonda… soccorso ed emergenza in montagna…

Ci dividiamo in due gruppi e iniziamo le esercitazioni non prima di aver ripassato un po’ la lezione teorica sapientemente spiegata dai docenti Elena (primo soccorso in montagna) e Daniele (interventi del Soccorso Alpino). Ad uno ad uno proviamo e riproviamo la simulazione di ricerca sepolto da valanga con l’uso dell’Arva… scaviamo con la pala e setacciamo a fondo la finta valanga alla ricerca della persona travolta…

All’una fermiamo i lavori per il pranzo, tutti in fila seduti lungo il muro di una baita disabitata a goderci il sole e degustare le prelibatezze…

Riprendiamo e proviamo anche ad organizzare una squadra di soccorso sul posto, dove ognuno di noi ha il suo compito ben definito per evitare perdite di tempo… terminiamo gli esercizi con l’analizzare la stratigrafia della neve, proviamo a valutare la comodità di una”truna” sdraiandoci all’interno per ripararci in caso di una sosta prolungata sulla neve…

Aimè il tempo vola e il sole ha fatto il suo giro… incontra le prime nuvole dell’annunciata perturbazione di domenica… la temperatura diventa istantaneamente gelida… ritorniamo a Vinadio per andare all’”Albergo Ligure” dove ci attendono per la sera…

Doccia, 4 chiacchiere, passeggiando per i vicoli del paesino attorniato dalle possenti mura del forte… chissà quali memorie impresse su queste facciate invalicabili… aspettando l’ora di cena…

A tavola le risate non mancano, intanto il tempo vola… è ora di andare a nanna!!! Ah! Questa sera è la vigilia di San Valentino… i pensieri, i desideri, i sogni saranno affidati a cupido, sperando che faccia un buon lavoro!!!

Colazione… mentre attendiamo i nostri amici che ci raggiungono dalla pianura per la gita… le nuvole di ieri sera hanno portato di nuovo neve che inizia a cadere fine per poi diventare copiosa… i saggi del gruppo si riuniscono in gran segreto per decidere la meta… lasciata in sospeso fino all’ultimo per valutare le condizioni atmosferiche…

Si parte per la Madonnina del Colletto, posto sempre sicuro e di ripiego in condizioni brutte… raggiungiamo con le auto la borgata di Festiona, il nostro punto di partenza… mentre la neve cade sempre più fitta…

Alcuni pensano già di rinunciare alla fatica per riunirsi attorno ad un tavolo in qualche piola…

Iniziamo la marcia verso la borgata Baut, la strada è stata pulita, ma un velo di neve e ghiaccio permette a tutti noi di calzare le ciastre per evitare rovinose scivolate… prima pausa in prossimità della fontana della borgata per una tazza di tè caldo…

Riprendiamo il percorso questa volta tutti in fila indiana… i primi volenterosi impegnati a tracciare nella neve fresca e abbondante… mentre il resto del gruppo segue con passo regolare e cadenzato… la strada sale dolcemente così da permetterci il lusso di chiacchierare… proseguiamo mentre le nuvole si aprono scoprendo un po’ di cielo azzurro e un pallido sole… ultimi tornanti di strada… la fatica comincia a farsi sentire… alcuni non vedono l’ora di arrivare alla chiesetta… per pranzare…

Arrivo ultimo chiudendo la fila, il gruppo principale di battitori ha già conquistato le posizioni migliori al riparo della cappella… per consumare il pranzetto…

Panini, salame, formaggio, scatolette, buon vino e poi innumerevoli i dolci…

Il vento gelido che scollina salendo da Valdieri ci raffredda velocemente… non tardiamo a riprendere la strada del ritorno…

Pochi sguardi e sorrisi birboni… ed abbiamo tutti la stessa idea!!! Buttarci giù per i pendii tagliando i tornanti della strada…

Quanta neve!!! Scendiamo un po’ scivolando, un po’ a ruzzoloni, tra le risate divertite di tutti… la neve arriva alla vita… a volte è persin troppa per proseguire… ma il manto soffice è troppo bello… attira tutti noi nel divertimento, nel gioco… per un attimo ritorniamo bambini…

Arriviamo in fondo nei pressi della borgata… stanchissimi, bagnati, ma felicissimi...

Raggiungiamo le macchine poco dopo…

Davanti alla cioccolata fumante, ricordiamo le immagini del gioco, dei momenti passati insieme, del bel weekend trascorso…

Chissà se “quelli della piola” non si siano un po’ pentiti per non averci aspettato… condividendo con noi le emozioni di una giornata iniziata tiepidamente e finita splendidamente bene…

Beppe

lunedì 8 febbraio 2010

06-07 marzo 2010
MONT ROS - VALLE D'AOSTA


Partenza da Saluzzo (con mezzi propri) nel primo pomeriggio di sabato 6 marzo.
Pernottamento e prima colazione presso LA KIA - Arnad (www.lakia.it)
cena di sabato: trattoria Il Laghetto - Arnad

domenica 7 marzo: escursione al MONT ROS di Champorcher (mt. 2288) con partenza da Petit Mont Blanc
dislivello: mt 638
tempo di salita: circa 2 ore

Al ritorno merenda-sinoira

Costo: € 60,00 circa

Prenotazioni entro DOMENICA 21 FEBBRAIO presso:
* Monica 340 7261991
* escursionismocaimonviso@gmail.com
* Sezione Cai Saluzzo 0175 249370

All'atto della prenotazione è richiesto il versamento della caparra di € 10,00

Le prenotazioni verranno chiuse al raggiungimento dei posti max disponibili (30)

BRIC RUTUND - DOMENICA 7 FEBBRAIO 2010

Nessuna gita era in programma per oggi, ma con una giornata così…vuoi non approfittarne? Per cui ci ritroviamo come al solito alle 8 alla stazione di Saluzzo, con meta val Varaita. Prima tappa, come da copione ormai collaudato, a Brossasco per la colazione: è sempre bello cominciare la giornata davanti a un buon caffè, tanto più se ci si ritrova con amici con cui scambiare le prime chiacchiere…oggi c’è persino Luca, il neo papà! Presto è ora di rimetterci in marcia…arriviamo al punto di partenza e, lasciate le auto, ci attrezziamo di tutto punto: prova arva e via, siam pronti a partire!
In testa c’è il gruppo degli ometti che prende subito un buon passo, noi arranchiamo un po’ e il distacco si rende ben presto evidente…ma del resto spettegolare richiede anche la sua dose di fiato! Il sole c’è…peccato splenda e riscaldi l’altro versante, per cui meglio fare tappe non troppo lunghe altrimenti …che freddo! Comunque tra una chiacchiera e l’altra, si arriva alla meta, godendo appieno del panorama che anche oggi ci si presenta…c’è chi riconosce cime note e chi semplicemente si gode lo spettacolo. E’ ormai ora di pranzo e ci sistemiamo comodamente, contando di goderci un po’ di sole ma ahimè! Ben preso il sole si nasconde e, intirizziti dal freddo, decidiamo di spostarci un po’ più giù …giusto il tempo di gustare i cantuccini di Chiara (che buoni!! Complimenti alla cuoca!) e ci ritroviamo in marcia. Troviamo uno spiazzo su cui ancora splende il sole e ci risistemiamo per proseguire la nostra meritata pausa: il calore del sole ci rianima in fretta e non mancano le risate, c’è anche chi pensa a come mascherarsi per carnevale… Ieio ha idee per tutti…ma che idee!!
Vien l’ora di ripartire e la discesa non è meno impegnativa, ma tra un ruzzolone e l’altro (alcuni accidentali, altri pienamente voluti) il tempo passa velocemente e in men che non si dica ci ritroviamo alle auto…qualcuno un po’ più imbiancato: sarà rimasto vittima di una tormenta di neve? Strano, il meteo non ne prevedeva…
Ultima tappa anche per oggi è la merenda al Segnavia e poi saluti e baci…torno a casa portando con me i panorami di questa giornata e i sorrisi e gli sguardi di chi era con me: è proprio vero, la gioia si trova nelle piccole cose basta saperla cogliere…non resta che dire grazie a tutti e arrivederci alla prossima!
Ma-Ester

lunedì 1 febbraio 2010

COSTA CHIGGIA - 31 gennaio 2010 (2ªuscita , 4°corso Racchette da neve)

Per la seconda uscita del corso invernale saliamo in Valle Maira. Dopo la pausa colazione a Dronero, alle 10,00 iniziamo la salita dalla borgata Parrocchia sopra Marmora (1548).
In 33 coraggiosi, sfidando il freddo (-13°C), saliamo in direzione Sud-Est su di un pendio dove gli Allievi (n.21) s’impegnano a tracciare il percorso di salita seguendo i consigli degli Istruttori.
Il bel sole riesce a malapena a riscaldarci, mentre osserviamo le diverse morfologie che assume la neve anche solo a distanza di pochi metri: crostosa e ventata dove gli sbalzi termici sono elevati, soffice e farinosa nei pendii meno assolati.
Seguendo il tracciato della carrareccia estiva, percorriamo un ampio Lariceto costellato a da radi pini. Ci concediamo alcune brevi pause (brevi… per non… congelarci!) a quota 1720 nei pressi delle grange Cros e poi a quota 1860 (ore 10,45) appena sopra la Chiesetta di San Teodoro, da qui se ci voltiamo possiamo ammirare in lontananza il caratteristico profilo di Rocca La Meja: salita da non perdere… d’estate!
Mentre percorriamo alcuni tratti all’ombra il freddo si fa più intenso(!) poi finalmente l’abbraccio dell’amato sole ci accompagna quando, dopo una breve sosta a quota 2010 (ore 11,30) lasciamo la traccia per imboccare la ripida salta che ci porterà alla meta!
Gli Istruttori, i PQ e gli Allievi (che hanno già imparato…) tracciano regolari zig-zag nel candido manto… divertiti, più che affaticati, nel constatare come con un po’ di attenzione si riesca ad intuire le pendenze variabili del versante, così da assecondarle per fare meno fatica!
Ore 12,00 spettacolo: a quota 2100 raggiungiamo la cresta e di fronte a noi si apre il panorama mozza-fiato della pianura lontana… veramente bello!
Alle nostre spalle il Viso ci guarda mentre osserviamo senza sporgerci(!) la “cornice” gelata: un ricciolo di ghiaccio in equilibrio precario sul sottostante strapiombo…
Proseguendo in direzione Sud sulla spettacolare cresta, raggiungiamo alle 12,15 Costa Chiggia (2156) dove ci godiamo il bellissimo panorama… e subito via al pranzo con il consueti assaggi di ogni “ben-di-dio”! Le gradite bevute “fuori-ordinanza”, sono foriere di concitate chiacchiere con i nuovi amici… e di qualche aneddoto para-filosofico sul come lasciarsi “scivolare” via le maliziose provocazioni di qualche birbantello!
Bello, bello… ma freschetto(!) così alle 13,30 dobbiamo abbandonare il meraviglioso balcone per scendere (come un’orda di Unni!) a capofitto in direzione nord-ovest così da completare l’anello. Allegro e divertente… poi a quota 1980 pausa lezione di stratigrafia della neve, che rileviamo con la sonda ed ancor più scavando fino a trovare il terreno, così gli Istruttori ci fanno toccare con mano i vari strati… interessante!
Poi di nuovo a capofitto in discesa in mezzo al bosco, tra risate, chiacchiere, ruzzoloni e racchette disperse nella neve…
Ore 15,20 eccoci alle auto… bellissima ed interessante giornata, immersi in questa montagna incantata… con tanti cari amici!
Ago

- LA CORNICE -

Di trentatré facciam tre gruppi

per andar a Costa Chiggia

i belli, i buoni ed… anche i brutti

giornata bella… e non grigia.

Saliam vispi in Lariceta

per arrivare alla “cornice”

quasi persi e senza meta

vedo là il pian… e son felice!

Ma la più bella (cornice) non è di neve

… se gli vai su fa la valanga(!)

sono i sorrisi di chi è con noi

gente allegra, vispa e in gamba!