giovedì 19 gennaio 2012

Punta Cialancia - Domenica 15 Gennaio


Come si fa ad organizzare una gita con le ciastre quando la neve scarseggia un po’ ovunque nelle nostre vallate? Dovremo forse rassegnarci a trascorrere la domenica in città? Prima di perdersi d’animo basta rivolgersi al nostro saggio Luigi che in fretta e furia trova subito una brillante alternativa: lasceremo le ciastre a casa e ci dirigeremo nel Vallone del Desertetto, in Valle Gesso, per puntare alla “conquista” di Punta Cialancia.
L’idea riscuote un gran successo visto che domenica mattina ci ritroviamo quasi in 40 (i ben informati dicono fossimo 39) in una borgata poco sopra Valdieri a calzare scarponi, guanti e berretto (niente artva….stavolta non serve!) per affrontare la nostra gita domenicale.
Per niente intimoriti dal freddo ci incamminiamo a passo spedito seguendo la strada che risale gradatamente il vallone che in breve risuona del nostro vociare allegro: siamo in tanti oggi ed è facile trovare qualcosa da raccontarsi con chiunque ci si trovi accanto… Pian piano ci allontaniamo dalle case delle borgate e ci inoltriamo sempre più nel bosco, superando agilmente (chi più chi meno) alcuni tratti un po’ scivolosi per il ghiaccio, in parte nascosto da un tappeto di foglie secche… il paesaggio intorno a noi, man mano che si sale verso il colle, appare sempre più evocativo del nome della località…Desertetto mica per niente! Sembra davvero di ritrovarsi in un ambiente desertico: non solo non c’è traccia di neve, ma tutto appare davvero brullo, un po’ malinconico a dirla tutta…  
Dopo le opportune soste per rigenerarci eccoci pronti ad affrontare l’ultima salita che ci porterà in prossimità della nostra punta: Luigi parte in testa conducendo il gruppo a salire in modo ordinato descrivendo ampie curve a zig zag…solo pochi birichini scappano dal gruppo per accelerare il passo ma dopo 3 (e dico 3 di numero!) passi vengon subiti richiamati all’ordine dal fido Barth e, a testa bassa e senza fiatare, ritornano lesti in fila…così anche la foto di gruppo rimane meglio!
Ormai è quasi mezzogiorno (Dona tocca il tempo) e manca poco alla cima…ma quale sarà la cima vera? Ci incamminiamo lungo il crinale e, dopo una serie di falsi miraggi, eccoci finalmente a punta Cialancia! Lo sguardo abbraccia per un attimo l’intero vallone e si ferma obbligatoriamente alla vista di Demonte per un fugace pensiero alle gustose merende consumate laggiù…poi rapidamente (si fa per dire) ci sistemiamo per la foto ricordo e ritorniamo dunque sui nostri passi per trovare un posto al riparo per il pranzo. Anche oggi non resta deluso chi vuole deliziarsi il palato: non mancano salumi, formaggi , dolcetti e bevande di ogni tipo…ce n’è per tutti i gusti!
Verso le due, ci incamminiamo per il ritorno e, in men che non si dica, ci ritroviamo alle auto…per chi non ha fretta di rientrare non può mancare una tappa per la solita merenda che riusciamo a fare nonostante l’incontro con una barista un po’ scocciata all’idea di dover servire un gruppo così numeroso.…mah! Gente strana se ne incontra proprio ovunque! Non resta che salutarci e darci appuntamento per un salutare fitwalking nel saluzzese (in programma per la prossima domenica) e per il corso invernale, nella speranza che la neve arrivi anche un po’ da noi! 
Ma-Ester

venerdì 13 gennaio 2012

Variazione Gita per domenica 15 Gennaio

Carissimi... alcuni cambiamenti per domenica...
andremo a fare l'escursione nel Vallone Desertetto (Val Gesso) con meta alla Punta Cialancia...
resta invariato l'orario di ritrovo: stazione dei treni a Saluzzo alle ore otto...
Ciao

giovedì 12 gennaio 2012

RIFUGIO MIGLIORERO - venerdì 6 gennaio 2012


Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
… e la neve è il suo mantello,
ed il gelo il suo pannello,
ed è il
vento la sua voce…
Forse voler scomodare il sommo poeta, adoperando a nostro “uso e consumo” alcuni versi di Giovanni Pascoli, pare alquanto eccessivo e poco umile.
Forse, come mi ha suggerito Gian… quando gli ho confidato che le idee da “mettere nero su bianco” erano un po’ carenti… sarebbe più opportuno e saggio scrivere che… per il grande freddo patito (e nel mio caso ne basta veramente poco) le mani sono ancora intorpidite e, a tutt’oggi, fatico a scrivere.
Fatto sta che, interrogando questi pochi versi strappati all’intero componimento, si individuano tracce nascoste o esplicite riferite a questa giornata trascorsa sui monti della Valle Stura.
Partiamo in trenta con l’idea di salire al Rifugio Migliorero, nel Vallone dell’Ischiator per occupare la giornata della Befana (e secondo i ben informati di vecchie rugose, nel gruppo, ce n’erano parecchie, armate di scope mimetizzate sotto forma di bastoncini telescopici… per le rughe, pare… non esistano “restauri” efficaci…)
Previsioni meteorologiche poco rassicuranti promettevano e preannunciavano “tempesta di Foehn a notte fondache… puntualmente si è concretizzata in tutta la sua potenza, ma che comunque non ci ha impedito di intraprendere questa nuova avventura.
Poco oltre l’abitato di Besmorello, una manciata di case aggrappate sopra le ben più famose Terme di Vinadio, parcheggiamo le auto perché, più avanti, il fondo stradale comincia a diventare insidioso.
In poco più di dieci minuti raggiungiamo Pian del Medico oltre il quale, anche d’estate, è obbligatorio proseguire a piedi in quanto la strada è chiusa al traffico con una catena.
Continuiamo su sterrata con la dovuta cautela: il ghiaccio è ormai il padrone incontrastato. Se da un lato rende difficile l’incedere dei nostri passi, dall’altro però ricama intrecci e plasma forme geometriche uniche.
Questo spettacolo lo ammiriamo soprattutto quando, abbandonata la sterrata, imbocchiamo il sentierino che conduce alla cascata del Pisciai; la troviamo solo in parte ghiacciata, ma comunque meritevole di decine di scatti fotografici.
Ripresa la marcia raggiungiamo un’amena conca pascoliva dalla quale il rifugio, adagiato in posizione panoramica su un alto poggio, pare un albergo in stile “Belle Époque”. Qui, la neve ha finalmente disteso il suo bianco mantello ed anche il vento comincia ad ululare.
Proprio poco prima di risalire l’ultimo sperone roccioso prepotenti raffiche, sferzanti e gelide ci costringono spesso ad interrompere la marcia; il viso ormai congestionato dal gelo viene più volte ricoperto dalla neve trasformata in  polvere, simile quasi a zucchero a velo.
Così la meta dell’escursione si riduce ad un “mordi e fuggi” generale in quanto, appena messo piede davanti al rifugio, subito scendiamo disciplinatamente alla ricerca di un luogo meno “tormentato” per poter consumare il pranzo. Anche questo momento lo concludiamo in tutta fretta cercando di battere sul tempo la morsa del gelo che appena può ci attanaglia.
Resta un’immagine che, in questa giornata algida e ventosa, riscalda il cuore: quella del nostro amico Ieio, seduto al tavolino della pasticceria Agnello di Demonte, intento a consumare la sua merenda pomeridiana.
Davanti ad un piatto colmo di pasticcini cremosissimi e colorati, scelti con minuziosa cura al bancone e sognati da tempo, tutti l’abbiamo potuto osservare serafico, appagato, in fase quasi contemplativa, intento a gustarseli con quella calma ed quella “pacatezza riflessiva” che lo contraddistinguono…
Se quei dolci glieli avesse portati la Befana… sarebbe stata sicuramente  orgogliosa della propria missione: nessun regalo poteva essere più desiderato!
                                                                                    
                                               La Maestra a Quadretti

lunedì 2 gennaio 2012


Carissimi...


Venite con noi a scoprire le meraviglie del Vallone dell'Ischiator cadido di neve insieme alla Befana?


Raggiungeremo il Rifugio Migliorero...


Partenza dell'escursione: Besmorello


Dislivello: 650m - Tempo percorrenza per l'intera escursione: 4-5h


Ritrovo: ore 7.30 Stazione dei Treni a Saluzzo


possibilità di noleggio Ciastre, Artva, Pala e Sonda






Prenotazione obbligatoria


Monica: 3407261991


Beppe: 3479166234


escursionismocaimonviso@gmail.com