Quattro antipasti, un primo, un
secondo, tre dolci, caffè e pusa cafè erano il mio pranzo di Natale.
Insomma, la ciambella attorno
alla vita, invece di sparire, in questi giorni continua a crescere... un
rimedio?
Una bella escursione in
montagna, calpestando un pò di neve per smaltire l'abbondanza di Natale...
Consapevoli dell'abbuffata, per
perdonare i peccati di gola, avevamo già programmato una bella escursione nel
Vallone di Bellino (l'unico luogo con abbondanza di neve) visto che l'inverno
fino ad adesso è stato un pò stitico...
Dopo il consueto caffè al
Segnavia... risaliamo la
Val Varaita per svoltare nel Vallone di Bellino subito dopo
Casteldelfino... il termometro dell'auto sembra impazzito, a volte 2°C , altre -5°C ... il freddo pungente ci
assale al parcheggio di fronte al Rifugio Melezè... appena scendiamo dalle
macchine... berretto e guanti sono indispensabili.
Bartolo ed io procediamo alla
distribuzione del materiale di sicurezza (artva, pala, e sonda), mentre il
resto del gruppo si attrezza per la partenza, regolazione zaini sulle spalle,
ciastre, bastoncini...
Partiamo alla volta del Pian
Traversagn, ad uno ad uno a distanza di tre metri passiamo davanti a Bartolo
che scrupolosamente verifica il buon funzionamento dei nostri Artva...
procediamo a passo spedito sul tratto di strada coperto da un velo di neve che
ci conduce a Sant'Anna, in modo da riscaldare i muscoli intirizziti dal gelo...
svoltiamo a sinistra percorrendo
la traccia che porta su al pianoro...fino al bivio per la vecchia miniera, qui
il sole ha già illuminato il manto nevoso, per noi, una piacevole sosta per
consumare una frugale colazione. Scegliamo di proseguire sulla strada, con uno
sguardo ai canaloni che frequentemente scaricano gli accumuli di neve… l’occhio
attento dei più esperti fa da guardia per tutti. Oltrepassiamo i conoidi di
neve sulla strada provocati dalle slavine cadute alcuni giorni dopo le
nevicate… verso le 11.30 siamo all’inizio del Pian Traversagn… molte persone
oggi sulle nostre tracce, chi con gli sci, chi con le racchette… si disperdono
nel pianoro… i più agguerriti proseguono per conquistare la Marchisa …
Noi scegliamo di proseguire fino
alla baita assolata del caro amico Tony Richard sulla destra orografica per
pianoro, verso la vecchia miniera…
Puntuali a mezzogiorno troviamo
posto davanti alla baita… pranziamo con il necessario per spegnere il
languorino… senza esagerare… abbiamo ancora le score tipo cammelli del pranzo
di Natale…
Quattro sciatori scendono da
Punta Rasis, appena sopra di noi… si avvicinano a noi e scopriamo che il primo
è proprio Tony… quattro chiacchiere mentre accende la stufa nella baita per
pranzare…
Il sole velato da un leggero
lenzuolo di nuvole stenta a scaldare… la brezza frizzante la fa da padrone…
alcuni di noi riscoprono il vecchio gioco delle scivolate con le borse di
nylon… dopo qualche discesa, la pista è belle che fatta… Paolo propone il suo
“nylon da serra” di dimensioni esagerate, l’antenato del bob a quattro… diverse
squadre si presentano al cancelletto di partenza… per provare l’ebbrezza della
discesa.
Purtroppo è l’ora di scendere…
in fila indiana seguiamo Bartolo… passiamo per il sentiero della vecchia
miniera. Al fondo del pianoro imbocchiamo il canale che scende ripido fino ad
incrociare di nuovo la strada. Le parti più ripide vengono affrontate da alcuni
di noi col metodo inglese “Culeman”…
Come ogni gita…. Raccogliamo le
impressioni le risate, le immagini delle nostre meravigliose montagne, davanti
ad una tazza di cioccolata fumante… rinnovando il prossimo appuntamento con le
nostre camminate… per il giorno della Bafana…
Beppe
Nessun commento:
Posta un commento