mercoledì 9 giugno 2010

LAGO REISASSA - domenica 6 giugno 2010 - 3.a uscita corso di escursionismo

La terza uscita del corso ci porta in Val Varaita partendo da Bellino (Melezè quota 1800) con meta il lago Reisassa (2720).
Alle 9,10 saliamo in 33 (16 allievi) divisi in due gruppi, seguendo Bartolo, Beppe e Luigi sul pendio esposto sud con alle nostre spalle la Marchisa, il Chersogno e il Pelvo che già abbiamo ammirato da altro versante la seconda uscita.
Il sole caldo ci segue dapprima su un ripido sentiero e poi su una traccia appena accennata, che ci porta a trovare il sentiero U64 che sale verso destra in direzione del “Colle del Buon Dormir”.
A quota 1980 osserviamo su di un’antica baita, una meridiana che in francese recita così: “Je mèsure les minutes, èt Dieu tù pèrsecute”, frase un po’ provocatoria… non tanto verso il tempo che passa, ma verso l’invadenza della Divina Provvidenza…
Alle 10 veloce pausa colazione a quota 2090, sempre accompagnati dal bel sole con alle nostra spalle le già citate vette che ora sono più alte e splendenti così bianche di neve!
Si riparte, dopo aver osservato alcuni giovani caprioli ed una lepre scorrazzare sui prati; a quota 2300 incontriamo la prima neve, qui ci fermiamo per la rivista zaini... più che rivista è la pesatura: spicca in leggerezza quello di Barbara (2,5 kg) ed in grande peso quello di Ivo (10 kg) entrambi a loro modo esagerati… ma quello di Ivo era pieno di leccornie!
Alle 11,15 lasciamo a destra il sentiero che porta alla vetta del M.te Ferra e seguiamo a salire a sinistra sulla neve sempre più alta e fresca… siamo quasi belli in pantaloni corti e con le ghette!
A quota 2500 ci fermiamo ad ammirare nel cielo il maestoso volo di una grande Aquila… Siamo vicini alla meta, un ultimo salto tra neve ed allegre cascatelle e poi alle 12,20 ecco il lago… bello, verde e blu, ed ancora parzialmente gelato!
Per meglio osservare la sua forma a cuore, lo aggiriamo e saliamo fino a quota 2760 così da appollaiarci su un cucuzzolo panoramico sgombro di neve per il ben meritato pasto: ci siamo sciroppati i quasi 1000 metri di salita in poco più di tre ore… bravi e veloci!
Vista bellissima, peccato il cielo si va rannuvolando ed alcune nebbie ci accarezzano veloci… ma nulla ci distoglie dal solito piacevole e prelibato pranzo!
Alle 14 si riscende seguendo la via di salita fino a quota 2500, qui cambiamo sentiero e svoltiamo a sinistra così da compiere un giro ad anello.
Alle 15 ci fermiamo ad una baita diroccata (2390) dove Maria ci spiega, chiaramente e concretamente grazie alla sua esperienza diretta, cosa fare e NON fare quando dovessimo chiamare il soccorso; è davvero molto interessante sentire dalla sua voce come la “macchina” del soccorso (elicottero, ambulanza, squadre a terra…) sia complessa ed anche costosa(!) questo ci porterà ad essere ancora più prudenti ed attenti quando (… speriamo mai!) dovessimo farne uso, grazie Maria!
Fortunatamente le nebbie e le nuvole quasi svaniscono e ci lasciano raggiungere velocemente altre baite a quota 2270, e poi la località S. Anna (ore 16,15) e da qui le auto.
Durante la canonica pausa ristoratrice alla Porta di Valle commentiamo la bella gita, la bravura e la tenacia degli allievi… e ci diamo appuntamento alla prossima uscita che ci vedrà salire in Val d’Aosta.
Ago
- LA FORMA DEL LAGO -
Uno spicchio di cielo, in terra, lassù
tra la neve brilla di verde e di blu
è un caso o fortuna la forma che ha
chissà come è nato, nessuno lo sa.
Ma non è un caso o fortuna quando anche noi
ci accendiamo e brilliamo anche se non lo vuoi
se ci batte più forte quel cuore che
abbiamo trovato, quassù in trentatré.

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