Ben lieti di abbandonare il caldo della pianura, domenica
mattina ci ritroviamo alle 7,30 a Dronero per una rapida colazione prima di
rimetterci in marcia verso Chialvetta, punto di partenza dell’escursione di
oggi. La nostra capogita di oggi ( nientemeno che il PRESIDENT!) si mette subito in testa alla fila e, in perfetto
orario secondo la tabella di marcia, inizia a condurci sapientemente verso il
colle Soleglio Bue da cui ci separano SOLO circa 900 metri di dislivello. Ci
inoltriamo subito nel bel lariceto che ci accompagnerà con la sua generosa e
preziosa ombra per gran parte del percorso ed è davvero piacevole immergersi
pian piano nei suoi profumi e in quest’atmosfera un po’ da fiaba, il cui
incanto è rotto solo dalle risate e dalle chiacchiere di chi, nonostante il
fiatone, riesce comunque a intrattenere pubbliche relazioni… Nei pressi delle
Grange ci concediamo una pausa di ristoro, utile per ricompattare il gruppo, ma
anche per rifocillarci un po’ e spalmarci abbondantemente di crema solare onde
evitare spiacevoli scottature! C’è anche chi non disdegnerebbe di fermarsi qui,
sdraiarsi sull’erba e godersi una piacevole siesta al ritmo cadenzato dei
campanacci delle mucche poco distanti, ma… niente da fare, occorre rimettersi
in marcia… il Colle ci attende! Detto fatto eccoci di nuovo in cammino, un
lungo serpentone che pian piano, passo dopo passo, sale di quota: la salita
diventa poco per volta più ardua, il caldo si fa sentire e le voci pian piano
si diradano lasciando spazio alla contemplazione silenziosa del bellissimo
panorama che si offre ai nostri occhi..
In men che non si dica (si fa per dire…) i primi della
fila intravedono il colle e ben presto ci accorgiamo anche noi della sua
vicinanza grazie alla piacevole brezza che ci accarezza le spalle… ormai è
fatta, ancora un piccolo sforzo e ci siamo! Impossibile non fermarsi incantati
ad ammirare la vista che ci si presenta… i più solerti si dan da fare, cartina
alla mano, per individuare i nomi delle vette che ci sovrastano e ci circondano
(una tra tutte la Meja), agli altri basta stare lì, con lo sguardo perso verso
l’orizzonte, per ritrovarsi di colpo alleggeriti da tutta la fatica fatta e
perdersi nella pace che un simile panorama sa regalare… Si è fatto mezzogiorno
e in un attimo ci si ritrova tutti con la bocca piena, pronti come sempre a
condividere leccornie e bevande di ogni tipo… c’è anche chi tenta di ottenere
la promozione al Corso con torte prodigiose, ma nessuno si lamenta, anzi! ci si
dà da fare perché nemmeno le briciole di tale delizia vadano sprecate! Complice
la bella giornata e la buona compagnia si potrebbe prolungare la siesta
all’infinito ma, dopo esserci goduti appieno la giusta dose di relax (in alcuni
casi turbata da “insetti” insoliti e dispettosi), ci tocca calzare nuovamente gli
scarponi e preparaci alla discesa… Il passo di Paola ci guida senza esitazioni
e il gruppo procede svelto concedendosi qua e là ancora qualche pausa per le
consuete foto di rito, nonché una parentesi da luna park divertendosi a farsi
immortalare in equilibrio precario su tronchi caduti che qualcuno si diverte a
far oscillare… Pian piano il silenzio lascia il posto dapprima ai campanacci
delle mucche al pascolo e poi ai clacson delle auto (…o forse Gian è già
arrivato al camper e richiama la nostra attenzione? Mah…) e tra i larici
compare di nuovo alla vista la borgata di Chialvetta; il passaparola è rapido e
in un attimo eccoci tutti a levar gli scarponi e a immergere piacevolmente i
piedi nell’acqua gelata della fontana… che sollievo! Non resta che concludere
la giornata da Rolando, bevendo qualcosa insieme e scherzando ancora un po’… E
nel darci appuntamento per il trekking del prossimo weekend non si può fare a
meno di ringraziare Paola per la splendida gita organizzata: tutto è andato
alla perfezione… del resto mica è diventata Presidente a caso, no?
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