venerdì 8 ottobre 2010

COLLE DI LUCA - domenica 26 SETTEMBRE 2010

Non siamo in tanti stamattina alla stazione di Saluzzo…qualcuno non ha resistito alla tentazione di rimanere a dormire ancora un po’, qualcuno aveva già preso altri impegni…comunque sia qualcuno c’è e allora via, anche oggi si va su per i monti! La meta è il colle di Luca, in val Varaita, perciò, dopo una veloce colazione al bar di Sampeyre, imbocchiamo la strada per la borgata Foresto. Proseguendo sulla strada sterrata dopo la borgata, arriviamo all’inizio del sentiero, nei pressi di una cappella; calzati gli scarponi e tarati gli altimetri ci incamminiamo, tranquillizzati dal fatto che la gita non dovrebbe essere troppo dura visto che partiamo già da quasi 1700 metri di altitudine… Le chiacchiere non mancano, le risate abbondano come sempre e, tra una cosa e l’altra, mi ritrovo a camminare vicino a Mari (errore fatale lasciare vicine 2 insegnanti!) cosicchè in breve riusciamo a stordire chi ci è accanto con i soliti discorsi su lavoro, numeri e bambini! Intanto nelle retrovie si discute di altimetri…ognuno fa la quota che gli pare…chi avrà ragione? Dopo un rapido spuntino ci avviciniamo al colle e nel frattempo iniziamo a coprirci sempre di più…qua l’aria si fa sentire! Sul colle scattiamo rapidamente la foto di rito per poi allontanarci verso il lago di Luca, con la speranza che il vento (e il freddo) si plachi un po’… ecco il lago, finalmente! Ma la speranza di trovare un po’ di riparo dal vento resta ben presto delusa…. Non ci rimane che indossare ciò che ancora abbiamo nello zaino (ma quest’inverno faceva meno freddo! O forse non ci siamo ancora abituati…mah!) e rassegnarci a mangiare con i guanti! Sempre che uno riesca a masticare anziché continuare a tremare…vero Ieio? Questo sì che è un dramma: dopo tanto camminare nemmeno riuscire a mangiare in santa pace! Siamo però davvero carini tutti raggomitolati intorno alla tavola di pietra e così ben infagottati da apparire talvolta irriconoscibili (…ma chi si nasconderà sotto quello sciarpone?). E per fortuna non manca qualche salutare bevanda a riscaldare un po’ lo spirito… Non ci resta che tornare verso le auto…non ci sfiora nemmeno l’idea di far il riposino in riva al lago! Sulla via del ritorno, con il vento che continua a fare le bizze, dobbiamo pure rianimare le dita semicongelate di Monica…ma nessun problema, qualche volontario lo si trova! Il nostro percorso ad anello ci riporta in fretta alle auto e così, vista l’ora, ci concediamo ancora una lunga merenda (al caldo!) al Segnavia…anche oggi è andata, chissà quali emozioni ci regaleranno le prossime gite?
Ma-Ester

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