Lasciate le auto nei pressi di Prinardo, in valle Stura ci avviamo con passo tranquillo verso la meta del giorno….I becchi rossi e qui già il nome piace a me …perché è solito dire dalle mie parti che il becco diventa rosso quando è irrorato da un buon bicchiere di vino….. rosso!!
Non nascondo di essermi lasciato andare nel porgere lo sguardo su alcuni laricini ( funghi commestibili che crescono appunto ai piedi dei larici ) e quindi di raccoglierli, abbandonando il sentiero ( che A.E. …..un selvaggio !! più che mai, ) specialmente da quando dei simpaticissimi allievi del corso
Visto questo anche oggi la boraccia era completamente vuota, faceva la sua figura, rispecchiava il set delle sette cose da tenere nello zaino…..ma acqua…nisba….in compenso e soprattutto per aver fede alla nuova figura assegnatami non dimenticavo quello che da sempre veniva chiamato “ Il nettare degli Dei “ facendo solo lo sbaglio di aver lasciata la bottiglia di Nebbiolo in custodia ad un “ Amico “ Maurizio Gottero, ben supportato da quell’altro merlo “ dal becco giallo “ Mario Mana……aggia a te.
Proprio vero :
Le cose che ti sono state e ti stanno più a cuore
devono essere custodite gelosamente
nel tuo zaino….. esteriore
e più ancora
all’insaputa di nessuno all’infuori di te !!!!
in quello interiore.
Alle 12 circa eravamo sul colle dal quale, su una cresta in fila indiana si mostravano a noi tre spuntoni identificati con il nome di “ Becchi rossi “ proprio perché formati da una roccia abbastanza erosiva mista a terriccio rosso del quale si nota il colore osservando lo sfasciume che veniva depositato ai piedi di questi spuntoni.
Invitavano a salire sulla loro sommità, regalando anche qualche emozione per chi voleva provare un pochino l’esperienza dell’esposizione al vuoto regalandosi qualche fotografia e un ricordo un po inebriante per aver osato un pochino e aver anche acquisito qualcosa di nuovo con il quale si è misurato e aver vissuto.
In questi frangenti ove quasi tutti si accingevano a salire su queste rocce invitanti ma comunque da un lato esposte ad un vuoto verticale di un centinaio di metri, mi trovavo con Monica , Sandra, Mario ( la prossima volta ti butto giu !!! ) ad innalzarci verso uno di questi becchi ascoltai la voce di Luigi ( quale responsabile con Carlo dell’escursione ) intento a fare foto; si presentò con suono più grave, con un…..Be…Em..Em….mi raccomando e….come dire a tutti noi :
Che sia il becco lungo o corto
che sia rosso, dritto o storto
non scordare che sei un uomo
e di volare ancor non sai
non andare oltre la punta
perché le ali tu non hai
Giunge l’ora della pappa, ci raduniamo nei pressi del colletto, per rifocillarci e bere un buon bicchiere di vino, ma una parte del pregiato nettare è dentro lo zaino di qualcuno che tarda a arrivare, perché guarda caso è impegnato a visitare una postazione militare, “ in dolce compagnia !! “ ( vi odio )
Bartolo ci soccorre all’inizio del pasto con una delle sue bottiglie di gran qualità, ma dopo il rifornimento che tardava ad arrivare, scatena l’A.E. Pedro, che si alza di scatto e scalzo senza un minimo riguardo, come un animale si invola sul sentiero per recuperare di persona l’amata bottiglia, e anche lui con un brontolio intimidatorio verso i ritardatari, ma in senso scherzoso, in contrapposizione a Luigi, pareva voler dire a tutti noi :
Anche tu puoi già volare
come un gabbiano sul grande mare
se hai un po’ libera la mente
dai troppi pensieri ; che non sono il presente
se ti fa compagnia un buon bicchier di vino
sei più libero in volo, incontro al Divino
Dai cantanti recenti allo zecchino d’oro,
ci hanno allietato sino al termine dell’escursione.
con lo splendido coro.
Un ritrovo al bar di Bersezio per una bevanda insieme e poi come al solito il classico : Baci abbracci e ….gargarismi,( come dice Dona ) con appuntamento alla prossima escursione.
Con augurio :
Che : un giorno cosi ben vissuto, ( allentando le catene di un mondo che ci vuole sempre più prigionieri, con le sue menzogne ) sia stato un esempio da seguire anche nella quotidianità di tutti i giorni, vi saluto caramente con questa frase che ho fatto mia e mai come oggi credo c’è ne sia tanto bisogno : La vita comincia dove il pensiero finisce.
Oggi pochi pensieri, ma tanta armonia con “ Sé “
Un abbraccio a tutti quanti i presenti all’escursione…………El Pedro
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