venerdì 8 luglio 2011

Domenica 3 luglio - Punta Tre Chiosis

La meta di questa prima domenica di luglio è la bella Valle Varaita.

In trentatré ci apprestiamo a salire il primo tremila della stagione estiva: Punta Tre Chiosis.

Alla partenza dal piazzale di Pontechianale l’aria è frizzante così, mentre Maria e Luigi (responsabile-accompagnatore di questa gita) si barcamenano tra la raccolta di soldi e la distribuzione di biglietti per la salita in seggiovia, noi procediamo col consueto rito della vestizione (cambio sandali-ciabattine con scarponi ed aggiunta di giacca antivento o pile in abbinamento a foulard-guanti per i più freddolosi, come la sottoscritta).

L’impianto di risalita ci porta, in circa venti minuti, dalla frazione Maddalena ai 2375 metri della stazione di arrivo; qui, il panoramico Rifugio Helios è ancora chiuso (ne usufruiremo al ritorno).

Il gruppo, compatto, inizia la marcia di avvicinamento alla cima alle ore 9,15.

Il luogo appare da subito incantevole; procediamo speditamente pungolati dal vento sferzante che mai ci darà tregua impedendoci, fino al ritorno, di incrementare l’abbronzatura su braccia e spalle.

Ci dirigiamo in direzione dello spartiacque Varaita-Vallanta e, su bella collinetta erbosa, dopo circa un’ora e mezza, sostiamo per la consueta breve pausa energetica.

La cerchia di vette che si mostra ai nostri occhi è di tutto rispetto; Luigi indica: il Monte Salza, il Pelvo d’Elva, il Faraut, la Marchisa, Rocca la Niera, Rocca Bianca…

Ripresa la marcia subito appare in lontananza il Rifugio Vallanta col suo azzurrissimo lago; da quassù gli escursionisti che stanno percorrendo il sentiero per il rifugio paiono minuscole formichine.

Le foto si sprecano perché ormai l’impatto con la mole ravvicinata del Monviso è notevole; scorgiamo anche la cima della Losetta e già alcuni pensano all’escursione in programma a settembre chiedendo delucidazioni a Maurizio che ne sarà il responsabile.

L’ultimo tratto lo percorriamo interamente in cresta: la lunga Cresta Savaresch appunto…

Le piante endemiche presenti sono quelle delle alte quote, quelle che hanno dovuto escogitare metodi di adattamento per poter fiorire e rifiorire anche dove sembrerebbe impossibile, come appunto su questa cresta impervia. Notiamo: il nanismo, la forma a cuscinetto e la lanugine superficiale (riusciamo anche a scorgere la bellissima e rara Stella Alpina).

Un ultimo strappo e… finalmente ecco la croce (monca di un braccio) ed un bel nevaio da attraversare per raggiungere la sospirata vetta.

Consueti abbracci e complimenti per l’impresa portata a termine, foto di gruppo ed un paio di scatti anche per Ele ed Ella (simpatici peluches di Manu rubati alla partenza da Mauri-Manolesta con la complicità della sottoscritta).

Mentre ci ritempriamo, la vista continua a beneficiare di tanta bellezza: davanti a noi un anfiteatro di cime lambite da un mare di panna montata (nessuna invidia per i bagnanti della domenica ammassati su spiagge affollate… a noi lo spazio non manca di certo!)

Prima del pranzo, la nostra psicologa Silvia viene interpellata per “un’analisi di gruppo d’alta quota” (anche la parcella richiesta “lieviterà” in rapporto all’altezza?)

Vista appagata, animo curato, non ci resta che trovare un riparo e “consolare” anche lo stomaco: detto e fatto!

Alle ore 13,30 Luigi richiama il gruppo per intraprendere la via del ritorno; si scende chiacchierando dei più svariati argomenti e Ieio, questa domenica più rilassato, perché esente dall’incarico di accompagnatore, porta avanti una conversazione “fiume” con Paola (la fisioterapista del gruppo).

Il rifugio Helios, questa mattina deserto, pullula di gitanti della domenica; considerando che la discesa è stata veloce, anche noi possiamo sostare per almeno mezz’ora prima di riprendere la seggiovia.

Ultimo atto di questa giornata la rilassante discesa sospesi nel vuoto ammirando il verde del Lago di Pontechianale animato dai surfisti, le mucche al pascolo, le corse delle marmotte…

Ormai di spalle… Punta Tre Chiosis: un tremila dal quale attingere infinita bellezza!

La maestra a quadretti

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