venerdì 29 maggio 2009

Gita Sociale BORDIGHERA-SEBORGA - 17 maggio 2009

Caro Ago non ci sei…

ed allora tocca a me di rimare anche per te.

La mia rima è squinternata e non è sempre baciata,

ma tu certo capirai e così perdonerai

una novia poetessa che a cantar oggi si è messa

e che non canta certo l’ira degli eroi e degli dei

ma la più tranquilla gioia di noi giovani del CAI

6,30 - Partenza

Alla stazione da cui parte il carrozzone…

«Cavourese» chiedo scusa (…irriverente è la mia musa)

Franco dice “State attenti: chi c’è c’è!” e ci ha contati

ma per fortuna (54 più l’autista) alla sera altrettanti siam tornati.

Ore 8,00 - Sosta pausa a Savona

La ginestra gialla è in fiore, noi dal freddo con amore ne ammiriamo lo splendore.

Ore 10,00 - Cap’Ampelio Bordighera

Dai giardini Margherita iniziamo la salita

su e giù per monti e valli va il gruppo al fren ribelle

ei s’immerge nella macchia, ei s’aderge ver le stelle;

or si spezza, or si ricompatta, si rispezza e ricompatta

ma Galliano tutti aspetta… il suo motto è: “Non c’è fretta!”

Ore 11,00 - Sosta panorama

Lo spettacolo è infinito, sotto il mare è sterminato

c’è Sanremo, Ospedaletti e la Francia con Menton

Ci vien voglia di volare… non sappiam se si può fare

ma con l’aiuto del buon Dio s’alza un parapendio

e poi un altro e un altro ancora ed il cielo si colora

di farfalle in movimento che cullate son dal vento.

Per la strada il rosmarino ci ricorda il profumino

sia dell’arrosto… che del gentil bicchier di vino

Ore 13,00 - Sosta pranzo

Nel bel mezzo del cammino ognun siede sotto a un pino,

qui al fresco riparati siam finalmente radunati!

C’è chi offre l’amaretto, chi la grappa chi del vino,

ma la gamba non è stanca sale in quota alla ginestra bianca

arriviam al “Principato” che ci aspetta abitato

silenzioso dai felini… ci son gatti più che pini!

“L’Osteria del Coniglio” non ci sembra un buon consiglio

«Giorgio» con la man protesa sporge da un cartolino

ha la barba brizzolata, poco nobile è il profilo, è adunco, un po’ aquilino.

D’esser principe millanta e di anni ne ha novanta

dicon beva e sempre brillo, Lui dispensi il suo sigillo

a chi cambia il “Luigino” ad un prezzo un po’… altino

Tra i carruggi silenziosi ci aggiriamo con rispetto:

sopra un muro è disegnato bianco e rosso un gran Crociato

Non c’è niun che ci accompagni nella rocca Siccolina

c’è la zecca, la prigione, il municipio, la collina, il Monte Nero, la chiesina

con il Santo Sebastiano: dei trecento seborghini protettor santo e guardiano.

Ore 16,30 - Ripartiamo

Con un viaggio liscio e piano come il volo di un gabbiano a Saluzzo ritorniamo.

Mary e Renzo ci han seguito da vicino solo col telefonino,

un problema familiare li ha tenuti via dal mare.

Grazie Mary, grazie Renzo,

ciao Galliano, grazie a Te ognun porta via con se

un po’ di sole, un po’ di mare e… un’altra storia da narrare!

Mary per sempre e seppur per sempre Mary, Mary per sempre    

martedì 26 maggio 2009

14°CORSO DI ESCURSIONISMO - 2ª uscita: S.Lucia della Vardetta - 24 maggio 2009 (By Ago)

I partecipanti alla seconda uscita del corso sono quarantacinque.

Nonostante il rado sole oggi fa veramente molto caldo(!)… mentre ci prepariamo alla salita e cerchiamo in lontananza il famigliare profilo del Monviso, che però è nascosto da vaghe nubi.

Alle 9,30 iniziamo l’escursione in val Po nei pressi delle Grange Inferiori di Calcinere (930), la meta di oggi è la chiesetta alpina di “Santa Lucia della Vardetta” a quota 1618.

Con i diciannove allievi divisi in due gruppi procediamo inizialmente su di un’ampia strada sterrata (che incroceremo poi di nuovo più in alto) per poi proseguire su una facile mulattiera che s’inerpica tra prati e rada vegetazione di castagni, noccioli, grandi faggi e le immancabili betulle.

Peccato manchi un pò di venticello a rallegrare la comitiva che, dopo le spiegazioni degli istruttori riguardo l’orientamento nei pressi delle grange Superiori (1060), sale accaldata verso la vetta.

Poco prima di incrociare nuovamente la strada sterrata a quota 1350 (ore 10,50) incontriamo un orbettino che si mimetizza sul ciglio del sentiero e che, disturbato dal nostro passaggio, se la squaglia velocemente pur essendo cieco!

Verso le 11,45 raggiungiamo la meta: su di un ampio spiazzo erboso c’è una maira già adibita a piccolo ovile e la bella Chiesa di Santa Lucia della Vardetta qui eretta nel 1936.

Il panorama è bellissimo, tutto attorno possiamo ammirare la verde vallata sottostante, lo sguardo spazia fino alla pianura: in primo piano c’è il Monte Bracco circondato dalla verde campagna punteggiata dai centri abitati.

Sul versante opposto l’abbondante neve del passato inverno ha disegnato per noi una bianca “curva di livello”, una linea orizzontale a quota 1800-2000 metri che rappresenta un anticipo della lezione di orientamento che faremo oggi.

Dopo aver consumato il pranzo, gli istruttori raggruppano gli allievi poco più in alto ed armati di bussola, altimetro e cartina, tornano pazienti a spiegare i segreti dell’orientamento come già fatto giovedì sera in aula… certo quassù è tutto più facile, più interessante… ed anche più bello!

A seguire il nostro medico, Paola, ci spiega brevemente le attenzioni che dobbiamo porre riguardo all’alimentazione quando andiamo in montagna.

Alle 15,30 prendiamo la via del ritorno, non prima di aver dedicato un minuto di raccoglimento ai nostri cari amici già scomparsi: Renato Rei, Livido Bertorello, Gianni Ferrari, Ciancarlo Crotto,  Beppe Buffa e Armando Maggio.

Per variare la discesa seguiamo la direzione sud-ovest e, dopo alcuni piccoli guadi… raggiungiamo il colletto “Testa d l’Asu - Chastel d la Soma” che superiamo per poi scendere in mezzo ad una verde pineta. Ora il gran caldo è un po’ mitigato all’ombra delle alte conifere… mentre raggiungiamo le meire Manjoa (1340) e quindi la strada sterrata ore 16,30.

Alle 17,30 siamo alle automobili, e quindi dal Bar di Natale per la meritata bevuta finale e le allegre chiacchiere di fine giornata… 

- La Ginestra fiorita -

Nel sottobosco in direzione “Vardetta”

per il caldo sentiero si va senza fretta,

a primavera inoltrata già si sente l’odore

della Ginestra e del suo giallo fiore…

«Com’è che dal mar dove sovente ti trovi

sei salita quassù sulle pietre e tra i rovi?»

«Spero non ti disturbi la mia presenza un pò strana

son venuta quassù… per il bel panorama!»

lunedì 18 maggio 2009

RIFUGIO VALLANTA – domenica 17.05.2009

Qualche irriducibile amante della neve, oggi ha trassato la gita sociale “Traversata Seborga-Bordighera” per cimentarsi ancora una volta con le ciastre: meta il rifugio Vallanta.

Dopo la consueta pausa caffé a Sampeyre, alle 08.45 siamo a Castello e zaino in spalla e ciastre sullo zaino, ci avviamo !

Il sentiero è praticamente pulito (attraversato di tanto in tanto da lingue di neve che superiamo facilmente) fino alle Grange del Rio, dove finalmente  calziamo le ciastre.

Quando raggiungiamo il Gias della Balma, il paesaggio che si presenta ai nostri occhi è impressionante: sono scese slavine da entrambi i versanti  e la quantità di neve che si è accumulata è davvero un’infinità: non credo riuscirà a sciogliersi durante l’estate ….

Poco oltre incontriamo Livio, il gestore: è stato due giorni al rifugio x verificare e valutare i danni causati da questo bizzarro inverno; quattro chiacchiere e riprendiamo il cammino, prima di raffreddarci.

E’ praticamente mezzogiorno quando raggiungiamo il Vallanta ….. e di neve lì ce ne sarà ancora x un po’…..

Ci sistemiamo e tra il pranzo, una chiacchierata, un bicchiere di nebbiolo, un altro di dolcetto , una visita alla parte invernale del rifugio, un po’ di tintarella …..è già arrivata l’ora di tornare a valle! 

La neve è molle, marcia e pesante  : ma la buona compagnia ci distrae dal pensarci !! 

Di tanto in tanto ci fermiamo: a volte ad ammirare le marmotte, a volte ad osservare i camosci, a volte semplicemente per goderci ancora qualche raggio di quel sole che per tutta la gionata ha giocato a nascondino con le nuvole. 

Concludiamo la giornata con una pausa alla Porta di Valle;

un grazie agli irriducibili della neve per la magnifica giornata : Andrea, Bartolo, Lu, Luca, Marco, Mario e Paolo. 

Moni 

martedì 12 maggio 2009

14° CORSO DI ESCURSIONISMO - Prima Uscita: M.te Cornet - 10 maggio 2009 (By Ago)

Inizia il 14° corso di Escursionismo.

Dopo la lezione serale di giovedì scorso, eccoci alla prima uscita che ha per meta il Monte Cornet (1939) in Val Maira. Alle 9,30 di domenica 10 maggio, il nutrito gruppo di volenterosi (n.45) inizia l’escursione partendo da S. Anna di Roccabruna (1280).

Il tempo è coperto quando, divisi in due gruppi, iniziamo a salire in direzione Nord seguendo la strada sterrata. Velocemente ci inoltriamo nel verde di un fitto bosco di conifere e quasi subito prendono forma alcune difficoltà che avevamo intravisto nell’uscita invernale con le “ciastre” dell’8 febbraio scorso: le innumerevoli nevicate di questo eccezionale inverno, hanno colpito duramente molti Pini, Abeti, Larici, facendoli cadere rovinosamente a terra. Spesso sono alberi di dimensioni notevoli, tanto che facciamo fatica a superarli: a volte li scavalchiamo, altre volte facciamo digressioni più o meno lunghe nel bosco, infine ci passiamo addirittura sotto!

Rallentati da questa imprevista complicazione (a volte sembra di essere in una spedizione nella giungla) dopo un’ora di cammino abbiamo guadagnato solo 200 metri di dislivello; ciò nonostante la salita non è stata affatto noiosa: i nostri bravi A.E., Beppe, Bartolo, Angelo, Luigi, Pedro e Renzo, ben riconoscibili dagli allievi (n.21) perché opportunamente “etichettati”, ci hanno fatto ripassare le nozioni spiegate giovedì scorso riguardanti la conduzione e l’abbigliamento.

Sara ci fa osservare che questo bel bosco è opera del rimboschimento effettuato negli anni a cura della Regione Piemonte, infatti la caratteristica distintiva dell’opera dell’uomo è la quasi totale mancanza del sottobosco… intanto osserviamo i Larici che esibiscono i nuovi aghi ancora di un bel verde chiaro (non sono sempreverdi… poverini!), gli slanciati Abeti, sia bianchi che rossi, i più contorti Pini.

Riprendiamo a salire, a quota 1600 usciamo dal bosco ed incontriamo le prime lingue di neve… sopra di noi, tra le varie nuvole, scorgiamo il profilo dello sparti-acque tra Val Maira e Val Varaita ancora abbondantemente imbiancato.

Superato agevolmente un ultimo strappo innevato, alle 11,15 raggiungiamo il Colle della Ciabra (1723) dove i due gruppi si ricompattano e si rifocillano. Purtroppo, a causa delle nubi e delle nebbie vaganti, possiamo solo intuire il bel panorama delle due valli sottostanti!

“Cos’è quella borgata che si intravede più in là…? Cosa sarà quel paesino? … ma! ”. I bravi corsisti che si aspettano risposte immediate a queste domande… sono delusi… Ma ecco spuntar dagli zaini la cartine topografiche che, opportunamente lette, ci danno le giuste risposte: “Così fa un bravo escursionista!”   

Alle 11,40 riprendiamo a salire seguendo la cresta innevata in direzione Ovest ed, alle 12,30, ci fermiamo a quota 1900 sullo spuntone roccioso subito prima del Monte Cornet che ora è avvolto completamente dalle nubi, peccato… per oggi la nostra cima è questa!

Un po’ infreddoliti facciamo velocemente le foto di rito e rientriamo al colle per il pranzo. Alcuni dolori muscolari accusati da Francesca (col freddo la fatica si fa sentire di più…) vengono superati con volontà e tenacia grazie l’aiuto della nostra Elena, che dispensa pomate e pasticche contro questi disturbi.

Anche qualche goccio di vino e di Genepì a fine pranzo, danno il loro valido aiuto morale alla “truppa”!

Dopo il pranzo, ascoltiamo Beppe che ci spiega i pericoli oggettivi e Pedro che ci “illumina” sulla forza devastante dei fulmini: “Per sfuggire alle saette di Zeus… VIA subito tutti gli oggetti metallici!”

Alle 15 iniziamo la discesa seguendo il percorso del mattino… salvo il primo gruppo che compie un’allegra digressione per ammirare meglio il bosco! Meno male che alcuni “aiuti” (P.Q.) si erano dotati anch’essi di etichette nominative… così è stato più facile ritrovarsi!

Alle 16,30 siamo alle auto e, dopo una pausa ristoratrice a Dronero, ci diamo appuntamento alla seconda uscita tra 15 giorni… sperando in un cielo più limpido!

- La Forza della Neve -

La mano violenta dell’Inverno passato

si è abbattuta con forza sul Bosco Incantato…

Di Pini ed Abeti ne ha colpiti tanti

distesi a terra li abbiam qui davanti.

Poi su in cima la neve ancor tanta

fa cadere qualcuno che la forza gli manca,

ma è solo un momento: poi si rialzerà

per il Pino e l’Abete così non sarà… 

domenica 3 maggio 2009

Sentiero del Lupo – Domenica 3 maggio 2009


Finalmente il sole!! In programma una piacevole passeggiata tra le vigne e i noccioleti della collina di Montelupo Albese… quindici giorni fa era stata annullata per il brutto tempo…

Ci troviamo in ventisette a Gallo Grinzane per il caffè… proseguiamo il viaggio in auto per  Montelupo Albese, dove lasciamo le auto presso l’ampio parcheggio del cimitero…

Lu, Manu, Monica e Mario con descrizione dell’itinerario alla mano hanno il compito di condurci per il sentiero che percorre la collina sormontata dal paese… dopo pochi minuti troviamo subito un cartello che obbliga ad una deviazione forzata, causa smottamenti e frane del sentiero. Nell’ultima settimana le incessanti piogge hanno provocato ingenti danni alle colline langarole… per la strada abbiamo incontrato parecchie frane e crolli parziali del manto stradale…

Percorriamo per un breve tratto una stradina asfaltata fino ad incontrare il proseguo del sentiero originale… passiamo tra i noccioleti verdissimi e rigogliosi, la vista spazia alle colline circostanti con i paesini posizionati sulle sommità… La Morra, Serralunga con il suo maestoso castello… Rodello ed in bassa valle Alba, oggi in festa per Vinum, rassegna enologica di primavera…

Il sentiero dopo un breve tratto di strada bianca si inoltra nel bosco ai piedi della collina, qui il fango la fa da padrone, il sole non è riuscito a oltrepassare il fogliame degli alberi… inzuppiamo un po’ gli scarponi, pazienza…

Sbuchiamo nei pressi dei vigneti di dolcetto, ordinati, rigogliosi, bellissimi… svoltiamo a sinistra percorrendo un tratto di strada statale che conduce al paese, ad un tratto veniamo accolti dal saluto dei Vespisti che con i loro mezzi sfrecciano davanti a noi… oggi ad Alba c’era il raduno internazionale di Vespe…

Scendiamo a destra su una strada che fa da spartiacque ad una collina rigata dai vigneti…

E’ ora di pranzo, scegliamo l’ombra di un ciliegio per consumare il pasto a base di panini, salame, formaggio e la deliziosa torta di mele e cannella di Chiara… il proprietario del vigneto a spasso tra i filari viene a salutarci, preoccupato forse per le proprie viti e per gli “intrusi”…

Chiacchieriamo piacevolmente del più e del meno e dopo alcuni minuti riprendiamo il “viaggio”… raggiungiamo di nuovo il bosco, la stradina scende ripida fino ad oltrepassare un torrentello che con il lento scorrere dell’acqua ha portato in risalto le venature del terreno argilloso e le pietre di Langa…

Abbiamo ormai percorso i tre quarti del sentiero, la strada sale dolcemente fino ad incontrare le prime case sparse del paese… passiamo in alcune borgate, qui il tempo sembra che si sia fermato e la piacevole sensazione di benessere avvolge anche noi…

Siamo ai piedi del paese… le villette in posizioni ricercate, sono spettacolari, bellissime, da sogno… le case vecchie e storiche avvolgono invece l’unica piazza del paese con vista a 360° sulle colline circostanti…

Breve sosta sulle panchine… la fontana viene presa d’assalto per rinfrescarci… ritorniamo alle macchine, ancora una volta felici per la bella giornata in compagnia…

Domenica? 1.a uscita del corso escursionismo base…

Mula

venerdì 1 maggio 2009

Sentiero dei ciclamini… - venerdì 1° maggio


Mercoledì sera dopo la presentazione del nuovo corso, davanti ad una tazza di caffè e le prime impressioni sui nuovi allievi, c’era già chi pensava a cosa fare il 1° maggio e la domenica successiva…

Monica irrefrenabile voleva ancora fare ancora una gitona con le ciastre, altri sbuffavano, già stufi della solita neve…

Allora che fare? spremiamo le meningi per trovare un sentiero in bassa valle, percorribile in tenuta estiva…

mmmm…. Perché non percorrere il sentiero dei ciclamini? Presto fatto!!! Ritrovo a Dronero per il caffè alle 9.00… poi a Macra… il punto di partenza…

Le pioggie degli ultimi tempi e il caldo sole hanno colorato la montagna con il verde brillante e puntinata da una miriade di fiori colorati…

Che peccato per i ciclamini non ancora fioriti…

Seguiamo il facile sentiero, le soste sono frequenti per ammirare meravigliati le bellezze della natura, i fiori, le loro forme, i colori vivaci, i profumi…

Il sentiero assolato prosegue a mezza costa, passiamo vicino ad un pilone, dietro lo strapiombo della montagna, in basso la Valle Maira e il fiume che la percorre…

Riprendiamo il percorso e arriviamo alla Borgata Camoglieres… le pareti calcaree si stagliano ripide di fianco a noi, un gruppetto di persone si cimentano con monotiri sulle falesie chiodate per l’arrampicata… più in là la ferrata con il ponte tibetano… intanto suonano le campane di mezzogiorno e le nostre pance brontolano… ma dobbiamo resistere ancora un quarto d’ora per arrivare alla ciesetta appena più in là… in un attimo troviamo i posti comodi, via gli scarponi e le calze… pranziamo e ci godiamo il sole spaparanzati sull’erba…

Spettacolare. Chi chiacchiera, Ieio ronfa… altri sonnecchiano… rilassamento totale… qualche volta ci vuole!!!

Alle 14.30 riprendiamo il cammino, chiudendo ad anello il sentiero per arrivare alle macchine…

Bellissima giornata di relax, sole e bella compagnia!!!

Domenica? Sentiero del Lupo…

Mula